Aryna Sabalenka è fuori dal WTA 1000 di Indian Wells. La numero 2 del seeding è uscita di scena già al quarto turno del torneo californiano, sconfitta da Emma Navarro, protagonista di un inizio di 2024 davvero positivo e che da diverse partite sta lasciando un’ottima impressione per la disciplina in campo.
Una sconfitta, per la campionessa dell’Australian Open, che fa molto rumore considerato come un anno fa era in una serie molto positiva e arrivava quasi sempre quantomeno alle semifinali mentre per la seconda volta non è riuscita nemmeno ad arrivare nemmeno ai quarti. Una fase di stallo a Dubai giudicabile con un sorteggio complicato, qui maturata con un percorso traballante fin dall’esordio.
In conferenza stampa Aryna ha parlato di queste tre partite giocate senza mai avere vere sensazioni positive. A questo, possiamo aggiungerci un rumor da sala stampa con un telecronista che ha parlato di un possibile fastidio alla gamba nelle ultime partite, associabile a quel momento nel primo match contro Peyton Stearns dove ha perso l’appoggio sulla caviglia sinistra. Tanti indizi che messi assieme possono dare un quandro non molto positivo, e Sabalenka stessa oggi ha parlato di aver avuto parecchi problemi con gli spostamenti e di non essersi mai sentita bene come un anno fa, quando invece raggiungeva la finale.
Oggi, a darle ulteriore fastidio, il vento abbastanza irregolare. Un fattore che c’era anche per la sua avversaria, Navarro, ma che quest ultima ha saputo controllare davvero bene grazie a un’ottima disciplina in campo lungo tutto il corso del 6-3 3-6 6-2 che è valso la vittoria più importante della carriera. Emma, da New York, è alla prima vera stagione nel circuito maggiore dopo aver passato il 2023 facendo spesso la spola nei tornei di medio basso livello: WTA 250, WTA 125, qualche ‘500’. Classe 2001, con il successo odierno ha raccolto il maggior numero di vittorie nel tour WTA in stagione, e ha ottenuto i primi quarti di finale in un ‘1000’ con una prestazione da incorniciare.
Sabalenka fin dall’inizio è parsa impegnata a occuparsi di tanti dettagli che non funzionavano. Il suo tennis aveva alti e bassi, errori un po’ troppo frequenti, ma spesso una sensazione di non capire bene come stare in campo. Capitava di vederla investita dalla palla della statunitense, piatta ma nemmeno particolarmente violenta, e alle volte vederla colpire palle che finivano lunghe di metri. Sul 3-4 ha perso un break cominciato con un brutto smash e finito con un dritto che è volato via, sul 3-5 ha avuto la chance di rientrare grazie a un dritto che ha invece pulito l’incrocio delle righe ma Navarro è rimasta sempre molto composta ed è risalita giocando in maniera pulita ed efficace, forzando errori e sfruttando il servizio a uscire.
Aryna, che dava sempre più la sensazione di aver bisogno di una scossa, trovava l’allungo nel secondo set sul 2-1 e quel break colto facendo finalmente allontanare Navarro dalla linea di fondo con la sua pressione le ridava calma e aggressività efficace, portandola abbastanza comodamente alla conquista del set. Nel terzo, però, la dinamica generale non cambiava: Navarro non aveva alcun contraccolpo e riusciva a partire avanti nel punteggio e sull’1-0 ha costretto Sabalenka a dover subito prendersi dei rischi e tornare in affanno, in quella fase dove riduce tanto il margine di errore sentendosi in bisogno di dover imporsi lasciando andare sempre più il braccio. Contro Stearns all’esordio trovò la via per risalire da quel 5-4 40-0, oggi pur riprendendo la prima volta un break di ritardo è tornata nervosissima al servizio sull’1-2 finendo per cedere ancora la battuta. Navarro, pur subendo un nuovo tentativo di rientro è riuscita a confermare il break per andare 4-1 e recuperando da 0-30 nel successivo game al servizio si è mantenuta avanti.
Sul 2-5, infine, Sabalenka ha concluso la sua giornata nella maniera peggiore tra servizi che non entravano, rischi eccessivi che non fruttavano e un umore sempre peggiore manifestatosi nella conferenza stampa chiamata appena dopo essere uscita dal campo. Lo Slam in Australia l’aveva lanciata, questi ultimi tornei la stanno riportando un po’ sulla terra. Questo sport è abbastanza assurdo, dal punto di vista dell’equilibrio nei giudizi. Lo abbiamo visto con Luca Nardi, prima incapace di superare le qualificazioni e poi protagonista del match della vita contro Novak Djokovic. Certo è che per Aryna fin qui è una stagione abbastanza altalenante, tutto il contrario del 2023.
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