Dopo la sorpresa del pomeriggio, con Zverev vittorioso su Alcarazper giunta in rimonta, va tutto secondo copione il match serale: Medvedev sconfigge nettamente per la settima volta su nove incontri il connazionale, nonché grande amico, Rublev.
Quest’ultimo parte subito soffrendo al servizio ma rispetto alle sconfitte prevedibili quanto “uguali” dei precedenti, cerca di fare qualcosa diverso: mai visto Rublev cercare così spesso la rete, seguendo addirittura il servizio a rete più di una volta.
Il problema per Andrey è che per battere Medvedev giocando così c’è bisogno di un ottimo senso della posizione a rete, oltre che di una discreta mano: purtroppo in entrambe le cose il russo numero 2 è carente.
Il numero 3 del mondo, vincitore in questo torneo nel 2020, sembra poco propenso a tentennamenti quest’oggi: non sfrutta 4 palle break nei primi due giochi ma passa nel settimo game alla quinta chance utile.
Ci prova Rublev, lasciando andare ancora di più i colpi e trovando soluzione inusuali per lui, come il rovescio lungo linea: conquista le prime palle break ma Danil è bravo ad annullarle mettendo giù 2 ace.
Medvedev va al servizio per il set nel decimo gioco ma qui arriva la sliding door del match: Rublev gioca alla grandissima, il connazionale fa e disfa (3 ace e 2 doppi falli nel game) ma gli annulla altre 4 palle break, per un totale di 7 in questo parziale.
Al quarto set point Medvedev conquista un lottatissimo primo parziale per 6 giochi a 4.
Ma non finisce qui: il numero 3 del mondo va 0-40 sul servizio del connazionale che è bravo ad annullare tutte e tre le occasioni.
2 errori, uno di dritto e uno di rovescio, danno il break a Medvedev: Rublev è al tappeto, Danil non ha pietà e nel quinto game bissa il break.
Dopo un’ora e 32 minuti, Medvedev chiude per 6-4 6-2 e prenota la sfida contro Zverev: in caso di vittoria per due set a 0, il russo sarebbe qualificato per la semifinale.
Rublev esce con le ossa rotte: martedì affronterà Alcaraz, ma gli servirà un miracolo per passare il round robin.
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