[7] O. Jabeur b. [3] E. Rybakina 6-7(5) 6-4 6-1
Altra mega prestazione di Ons Jabeur a Wimbledon, vendicando almeno parzialmente la sconfitta di un anno fa in finale contro Elena Rybakina e detronizzando la kazaka con una partita di livello quasi assoluto, con un inciampo a fine primo set per sua fortuna cancellato dal resto dell’incontro.
Quando la tunisina, nel lontano 2020, ha avuto il primo grande exploit della carriera a Melbourne coi quarti di finale raggiunti all’Australian Open e la crescita progressiva nel ranking, era facile pensare che con una nuova dimensione raggiunta un torneo come Wimbledon potesse davvero essere un terreno fertile per conquiste importanti. Il suo rendimento, negli ultimi tre anni, parla chiaro: quarti di finale nel 2021, finale nel 2022 e almeno semifinale quest anno.
Si è creato un feeling speciale quasi subito, riempito da vittorie di spessore contro Venus Williams, Garbine Muguruza, Iga Swiatek, Bianca Andreescu, Petra Kvitova e ora anche Rybakina. Un 6-7(5) 6-4 6-1 che l’ha vista raccogliere alla fine una nuova standing ovation del Centre Court, la terza di questa edizione. Partiva forse sfavorita, visto soprattutto come la kazaka come anche Sabalenka e Swiatek si siano imposte tra le migliori di questa stagione e lei ha avuto molto da fare con infortuni e problemi continui. Oggi però ha ribaltato tutto: la partita, i pronostici, la volontà di avere una semifinale tra Rybakina e Sabalenka.
Siamo arrivati ai quarti con le migliori quattro del seeding ancora in tabellone: di loro, solo Aryna ha passato il turno. Oggi Rybakina ha preso un primo break di vantaggio con alcune belle risposte ma ha subito perso il vantaggio per il 3-2 e un equilibrio rimasto invariato fino alle fasi finali del parziale dove il dritto della tunisina si è acceso prepotentemente sul 5-5. Per Ons tutto ciò non è bastato, nemmeno rientrare da 15-40 nel game successivo e nel tie-break subiva la bella risposta di dritto della numero 3 del seeding sul 3-2 che spezzava definitivamente l’equilibrio. Tra l’altro, Ons non era nemmeno apparsa brillante negli ultimi punti del primo set, con un po’ di passettini scomposti tra un servizio e l’altro.
Perso il set, però, Jabeur ha cambiato passo: non è riuscita in un break sull’1-0 0-40, complici tre ottimi servizi dell’avversaria, ma salvava molto bene il game sul 2-2 dove era lei dietro 15-40. Da lì qualche game facile per entrambe e sul 5-4 la tunisina che ha davvero messo le marce più alte. Spettacolare il game in risposta sul 5-4, dove ha spiccato soprattutto la risposta di rovescio su una seconda molto robusta di Rybakina sul 15-30, con la palla atterrata negli ultimi millimetri di campo e le ha aperto lo spazio per il doppio set point, concretizzando il primo con una nuova risposta di rovescio, stavolta in lungolinea. E sfruttando questa scia lunga favorevole, Jabeur continuava a macinare gioco e vincenti, tornando subito 0-40 sull’1-0 e stavolta riuscendo a prendere la palla break e allungare sul 3-0.
Il calo di Rybakina è stato sempre più netto. È giunta ai quarti di finale con un buon livello, con due ritiri a favore nel frattempo, ma le problematiche di una preparazione non ottimale sono emerse nel lungo periodo contro un’avversaria che aveva molta più carica e qualità. Non è stata una brutta difesa del titolo, certo il dispiacere per non aver fatto almeno un passo in più e arrivare a quella nuova sfida contro Sabalenka che avrebbe forse impreziosito un po’ di più la rivalità tra le due dopo le prime puntate di questo inizio di 2023. Ci sarà invece Jabeur nella riedizione del quarto di finale del 2021 vinto abbastanza nettamente dalla bielorussa che si giocherà anche la possibilità di diventare la nuova numero 1 del mondo.
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