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Sabalenka facile, fuori Andreeva. Jabeur ritrova Rybakina

A dispetto di quanto avvenuto ieri con Iga Swiatek, né Elena Rybakina né tantomeno Aryna Sabalenka hanno avuto un quarto turno degno di nota. Erano tre incroci particolari: Belinda Bencic aveva le possibilità di far male ed è stata due volte a un punto dall’eliminare la numero 1 del mondo, e sia Beatriz Haddad Maia sia Ekaterina Alexandrova (anche se quest ultima non meno di un anno fa) avevano vinto gli ultimi due confronti contro la kazaka e la bielorussa.

Con Swiatek che ha impiegato oltre tre ore ieri, Rybakina e Sabalenka hanno speso in totale meno di due ore. Certo pesa il ritiro di Haddad Maia avvenuto sul 4-1 nel primo set per la campionessa uscente, e pesa soprattutto perché ha tolto dai piedi una partita piuttosto attesa. Elena ora ha un record a Wimbledon di 14-1 e l’unica sconfitta è nel quarto turno del 2021 contro Sabalenka, però oggi era una situazione quantomeno da vedere perché Haddad Maia e lo si è visto anche a Parigi può dare grande fastidio alle migliori, trascinandole in una lotta fisica e di carattere.

Ai quarti di finale ci sarà la riedizione della finale del 2022 tra lei e Ons Jabeur, con la tunisina che dopo le tante fatiche contro Bianca Andreescu ha vissuto una giornata da sogno sul Centre Court liquidando Petra Kvitova addirittura col punteggio di 6-0 6-3. Troppo fallosa la ceca, spentasi completamente oggi rimediando un pesante “cappotto” nel primo parziale e che sono una mini-reazione sull’1-4 e doppio break di svantaggio ha fatto sì non finisse con un punteggio anche peggiore. Per Jabeur è il terzo anno consecutivo almeno tra le migliori otto a Wimbledon.

Piuttosto semplice invece l’impiego di Sabalenka, che ha gestito troppo bene i propri turni di battuta nel 6-4 6-0 contro Alexandrova. Sia nel secondo turno, sia nel terzo, la numero 2 del seeding non aveva avuto belle percentuali con la prima palla e il tutto si era tramutato in due partite con sei doppi falli ciascuna. Oggi, tolto uno 0-30 nel primo game al servizio, ha sempre controllato con grande agilità e alla lunga è riuscita a dilagare anche in risposta. Sul 4-3 ha mancato le prime due palle break della sua partita, sul 5-4 è salita 0-40 e pur esagerando dal 15-40 ha trovato un quarto set point dove la russa è andata in affanno col servizio commettendo un doppio fallo.

Quella spaccatura è stata decisiva, perché nel secondo set Aryna continuava a fare male da fondo, Alexandrova era spesso in ritardo perché in fase di contenimento se non proprio difensiva e si ostinava a voler spingere la palla come se stesse in comando, e col break del 2-0 concretizzato con un immediato 3-0 la partita è pressoché finita. Ai quarti troverà Madison Keys, che ha fermato la corsa di Mirra Andreeva in una rimonta rocambolesca.

È finita 3-6 7-6(4) 6-2 per la numero 25 del seeding, che a un certo punto è stata indietro anche 3-6 1-4 e 30-40. Aveva cominciato con un break di vantaggio, ma in un lampo quel 2-0 in suo favore si è trasformato in 6 game su 7 vinti dalla sedicenne russa che stava muovendo il gioco in maniera ottimale, senza veri rischi, ma leggendo bene ogni situazione per portare la sua avversaria a star male in campo e sbagliare. Keys soffriva tanto la profondità della rivale, e ogni spostamento la vedeva perdere campo, con il copione che continuava anche nel secondo set. Il venticinquesimo gratuito (contro 9) dava ad Andreeva una chance di 5-1 e servizio ma è riuscita a salvare quel game e Mirra ha cominciato a perdere fluidità soprattutto col dritto.

La partita è girata. Andreeva non serviva bene sulla palla del controbreak e Keys entrava aggressiva fino a chiudere con una magia a rete dove ha passato la racchetta dalla mano destra alla sinistra per chiudere sorprendendo l’avversaria. Nel tie-break si faceva riprendere sul 4-4 ma con bravura prendeva gli ultimi tre punti e nel set decisivo conquistava subito un importante break di vantaggio. Qui sono emersi tutti i “limiti” (l’avere 16 anni ed essere appena al terzo torneo tra le grandi) della rivale, che ha cominciato a sbagliare e scoraggiarsi, perdendo concrentrazione e finendo addirittura per rimediare un penalty point quando serviva per rimanere nel match, sul 40-40, per un lancio di racchetta. Nel punto successivo, Madison ha chiuso la pratica tornando dopo otto anni tra le migliori otto di Wimbledon.

Risultati

[7] O. Jabeur vs [9] P. Kvitova
[3] E. Rybakina b. [13] B. Haddad Maia 4-1 ritiro
[25] M. Keys b. [WC] M. Andreeva 3-6 7-6(4) 6-2
[2] A. Sabalenka b. [21] E. Alexandrova 6-4 6-0

Diego Barbiani

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