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Ufficiale: la WTA cambia il calendario e punta alla parità di montepremi

Giornata importante nel tennis femminile perché la WTA, nei dintorni del suo cinquantesimo avversario, ha annunciato ufficialmente un cambiamento abbastanza radicale alla struttura del suo calendario.

Le prime voci si erano avute a fine aprile quando in un’intervista a un portale ceco il direttore del torneo WTA 500 di Ostrava accennava alla possibilità di divieto per le top-30 di prendere parte ai tornei ‘250’ a partire dal 2024 e alla rincorsa che tanti tornei 250 stavano facendo per avere le carte in regola per un upgrade, che voleva dire più soldi da investire per avere un salvagente.

Poche settimane più tardi è stata la volta del direttore del torneo 250 di Linz a esporsi, confermando che sì il torneo austriaco stava cercando l’upgrade a ‘500’ e la collocazione spostata dall’autunno a inizio febbraio era pensata anche per offrire una posizione migliore alle giocatrici che finita la trasferta australiana passavano per la mini-tourneè europea. Durante il torneo di Roma, infine, il direttore del torneo 250 di Varsavia accennava anche alla possibilità di avere più tornei ‘1000’ dalla prossima stagione in un calendario che di fatto avrebbe avuto una concentrazione importante in tre sole fasce di tornei anziché le canoniche quattro: i ‘500’, i ‘1000’ e gli Slam.

Ora l’ufficialità arrivata con un comunicato della stessa WTA: si aggiunge un ‘1000’ all’iniziale numero di 9, ci saranno almeno 17 tornei ‘500’, sette tornei ‘1000’ entro il 2025 diventeranno di due settimane (poi elenchiamo bene), e i ‘250’ che saranno vietati alle giocatrici in top-30 se in concomitanza di tornei ‘500’ nella stessa settimana a meno che non ci siano alcune deroghe con due possibili esenzioni per annata. Di più: il numero di tornei che varranno per il ranking passa da 16+1 (il bonus per chi va alle Finals) a 18+1.

Ma vediamo nel dettaglio

i dieci WTA ‘1000’ annunciati: Doha, Dubai, Indian Wells, Miami, Madrid, Roma, Toronto o Montreal (continuerà l’alternanza), Cincinnati, Pechino e uno con sede ancora da stabilire.
Finisce l’alternanza tra Doha e Dubai, con entrambi i tornei che diventeranno ‘1000’ dal 2024 e si manterranno entrambi la settimana di durata.
Indian Wells e Miami proseguono come ora, con due settimane di durata, così come le “neopromosse” Madrid e Roma.
Toronto e Montreal, così come Cincinnati, passeranno a due settimane a partire dal 2025 mentre un anno prima accadrà per Pechino (dal 2024).
Il 1000 da annunciare si terrà invece su una sola settimana.
La WTA, oltretutto, annuncia parità di montrepremi negli eventi combined entro il 2027, mentre entro il 2033 per gli eventi non combined con il circuito ATP.

i 17 WTA ‘500’ annunciati: Abu Dhabi, Adelaide, Berlino, Brisbane, Charleston, Eastbourne, Monterrey (promosso da ‘250’), San Diego, Seoul e Strasburgo (entrambi promossi da ‘250’), Stoccarda, Tokyo, United Cup, Washington e Zhengzhou, più altre due località che verranno annunciate.
Nelle settimane con WTA 500 e WTA 250 in calendario, le top-30 sono obbligate a prendere parte ai tornei ‘500’ se il loro ranking lo permette, salvo ricevere un massimo di due esenzioni.
Anche qui, la WTA annuncia parità di montepremi per gli eventi combined entro il 2027, mentre entro il 2033 per quelli non combined.

la categoria ‘WTA 250‘ riceverà un boost economico per il montepremi calcolato secondo la WTA in un 34% in più entro il 2033.
Nelle settimane con ‘250’ e ‘500’, le top-30 possono chiedere un massimo di due esenzioni. Vediamo le casistiche:
– si tratta del torneo di casa della giocatrice in top-30
– si tratta della campionessa uscente
– si tratta di una giocatrice compresa tra 11 e 30 del mondo
Infine, nelle settimane con solo ‘250’ soltanto una top-10 può essere al via del singolo torneo.
Vediamo un esempio: Iga Swiatek dal 2024 potrà giocare il ‘250’ di Varsavia, dovesse ripresentarsi in calendario, usando l’esenzione come tennista di casa, ma sarebbe verosimilmente l’unico ‘250’ della sua stagione. Magda Linette, dovesse rimanere nella fascia 11-30, potrebbe invece sfruttare sia l’esenzione per il torneo di casa sia un’altra per un ‘250’ come giocatrice compresa in quel margine.

Il passaggio sui tornei ‘250’ è molto rigido. Di fatto ora c’è una regola che impone alle top-10 di giocare almeno due ‘250’ all’anno suddivisi per semestre. Dalla numero 11 in poi, invece, è tutto privo di casistiche. Così, le top-30 saranno tutte pressoché vincolate nella scelta e la categoria ‘250’ vedrà sì più occasioni per le tenniste di bassa classifica o giovani in rampa di lancio ma rischia allo stesso tempo di subire il contraccolpo dell’assenza di prime della classe. Dovrà essere brava la WTA a gestire l’intero movimento, annunciando tra l’altro l’ampliamento della categoria 125 con “più di 40 tornei” previsti nei prossimi anni ed eventi piazzati nelle seconde settimane dei tornei ‘1000’ o Slam, proibiti soltanto alle top-10.

Diego Barbiani

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Tags: WTA 2024

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