Ebbene sì: Lucia Bronzetti e Iga Swiatek hanno qualcosa in comune. L’azzurra e la polacca hanno centrato oggi, nel WTA 250 di Bad Homburg in Germania, i primi quarti di finale in carriera sull’erba.
La coincidenza, abbastanza particolare, si è raggiunta con due partite completamente all’opposto. Per Bronzetti c’è stata la grande rimonta contro la testa di serie numero 4 Mayar Sherif, che aveva dominato il primo set ma ha ceduto poi 1-6 7-6(1) 6-3 mentre Swiatek dall’1-2 nel match contro la qualificata Jil Teichmann ha vinto 11 dei successivi 13 game disputati chiudendo 6-3 6-1.
La copertina è tutta per la romagnola, soprattutto perché un mese fa circa era uscita dalle prime 100 del mondo dopo un brutto inizio di stagione e nel momento più complicato dell’ultimo anno e mezzo ha saputo davvero cambiare passo grazie soprattutto alla vittoria nel 250 di Rabat. Le sue due uscite a Bad Homburg sono state contro giocatrici abbastanza fastidiose nello stile di gioco: prima Julia Grabher, poi appunto Sherif. Sia l’austriaca sia l’egiziana hanno forse nei campi in terra battuta un habitat migliore ma oggi Mayar, che allo stesso modo è in grande condizione e ormai è alle porte della top-30, ha fatto una partita piuttosto arrembante e ragionata, sfruttando spesso gli slice da entrambi i lati per variare col ritmo. Lucia però è stata bravissima a riemergere dopo un primo set molto sottotono e un break di vantaggio vanificato quasi subito nel secondo parziale.
Nelle fasi decisive, Bronzetti è stata sempre la migliore e pur non sfruttando un set point sul 6-5 30-40 ha poi dominato il tie-break. Nel set decisivo ha gestito bene i primi momenti in cui rincorreva nel punteggio, ma sul 2-2 le è capitata l’occasione e sul 30-40 ha giocato il passante al corpo dopo uno scambio molto lungo, con Sherif incapace di rigiocare la palla al di là della rete. L’ottimo game a zero successivo ha scavato il primo solco, il recupero da 15-40 sul 4-3 ha mantenuto Sherif a distanza di sicurezza e, nel nono game, è riuscita a chiudere la pratica. Domani sfiderà Varvara Gracheva, che proprio in questa settimana ha avuto il cambio ufficiale di nazionalità e da russa ora è divenuta francese. In questo torneo ha la testa di serie numero 8 e lungo il cammino ha eliminato al secondo turno Sara Errani.
Swiatek invece ha avuto una partita completamente diversa da quella dell’esordio contro Tatjana Maria e ha impiegato qualche game per entrare nel match, ma anche oggi le sensazioni per la numero 1 del mondo sono piuttosto positive. Proprio perché questa è appena l’ottava vittoria in carriera su questa superificie, l’obiettivo in settimana è provare, crescere e cercare una buona fiducia in vista di Wimbledon. Dopo due uscite, anche Iga ha ammesso che comincia a vedere qualche miglioramento. Quest’erba, ben diversa da quella anche solo di una decina di anni fa, può aiutarla e oggi si è visto come dopo un primo game di 20 punti in cui ha dovuto anche annullare due palle break ha cominciato piano piano a sentirsi meglio in campo e colpire la palla con un po’ più di anticipo, accorciando un po’ il movimento col dritto e regalando anche qualche piccola gemma come il punto sulla palla break per il 3-2 nel primo set giunto con un tweener molto ben eseguito dove Teichmann non è riuscita a rigiocare in campo il colpo successivo.
Buona varietà nella direzione con la prima palla di servizio, unita a un 75% di prime complessive in campo, determinava un 6-3 dal sapore di controllo e nel secondo parziale la polacca dall’1-1 ha messo in fila cinque game rientrando anche dal 15-40 sul 5-1 e chiudendo con un bel sorriso sul volto. Domani sfiderà la vincente tra Leylah Fernandez e Anna Blinkova.
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