Jasmine Paolini è a Stoccarda, dove da lunedì prenderà parte al WTA 500 tedesco da testa di serie numero 5 e con al suo fianco il successore di Renzo Furlan. Dopo la separazione abbastanza improvvisa con lo storico coach ed è tennista a livello ATP, la toscana ha deciso così di ripartire da Marc Lopez, […]
Se è presto per disporre in una classifica del futuro i ragazzi che inseguono il sogno di essere i numeri 1, non lo è altrettanto per esprimere i primi giudizi e le valutazioni su quali saranno i confronti al centro del tennis di domani. Sono convinto che chiunque vorrà tentare la scalata, a cominciare da chi ci ha già provato (riuscendovi, peraltro) dovrà chiedere permesso a Sinner.
Non mi ha particolarmente scosso la sconfitta subita da Jannik contro Rune a Montecarlo, non ho apprezzato i comportamenti arroganti del danese e nel primo set, quando i due hanno giocato a tutto braccio, Sinner è stato superiore all’avversario. Resto convinto che tra i due il più forte sia l’italiano, impegnato in un bel percorso di crescita tennistica e personale, cui aderisce con passione. Logico prevedere che Sinner crescerà ancora, e non solo perché alle doti che già possiede si aggiungeranno l’esperienza e un pizzico di malizia in più (che certo non guasta), e quando il percorso sarà compiuto non ho molti dubbi sul fatto che Jannik sarà davanti al danese.
Discorso diverso con Alcaraz. I due danno vita già oggi a match memorabili, nei quali Sinner non parte mai battuto, anzi, spesso è lui a dettare i tempi e i modi del confronto. Cresceranno… E altri come loro potrebbero agganciare il carro dei più forti. La presen- za degli Under 22 in classifica è uno dei dati più rilevanti di questo periodo. L’Italia ha già Sinner e Musetti (anche lui da Top Ten, sicuro) e a breve avrà anche Arnaldi. L’ho visto in tivù sui campi di Madrid: ha colpi che fanno male e personalità. Presto ci sarà anche lui nel tennis che conta.