[15] P. Kvitova b. [18] E. Alexandrova 6-4 3-6 6-3
33 anni compiuti tre settimane fa, e Petra Kvitova continua nel suo tour di prime volte. Dopo l’ottimo cammino a Indian Wells e la semifinale soltanto sfiorata in una partita con alcuni rimpianti contro Maria Sakkari, la ceca ha trovato quella spinta in più nel set decisivo odierno contro Ekaterina Alexandrova per arrivare tra le migliori quattro nel WTA 1000 di Miami per la prima volta in carriera.
Lo scorso dicembre in Repubblica Ceca si parlava di un 2023 come un possibile ultimo ballo per una delle più forti giocatrici degli ultimi 14 anni almeno, dopo i patimenti di un 2022 colmo di insoddisfazioni e problemi, e invece con un inizio di anno strepitoso rispetto alle attese ha toccato quota 15 vittorie su 20 partite giocate mettendo tanto morale in cascina in questo Sunshine Double dove è divenuta improvvisamente tra le protagoniste malgrado le condizioni avverse tra il grande caldo di Indian Wells e l’umidità di Miami che può farle male per il suo continuo problema con l’asma.
La giornata di riposo in più ottenuta ieri a causa dell’acquazzone che ha rovinato il programma all’Hard Rock Stadium potrebbe averla aiutata a recuperare ancor meglio le energie spese negli ultimi giorni dopo che al termine del match contro Varvara Gracheva, nel quarto turno, sembrava piuttosto sulle gambe a livello di energia. Potrebbe aver giocato un set di troppo, oggi, visto che tornerà in campo già nella giornata di domani contro Sorana Cirstea, ma a un certo punto doveva risolvere una matassa molto complicata e la soddisfazione finale era stampata in un volto abbastanza incredulo.
6-4 3-6 6-3 il punteggio finale, col break decisivo arrivato di forza sul 4-3 nel terzo set e col match chiuso sfondando da fondo campo verso la sinistra della russa, che ha perso sempre più campo fino ad affossare l’ultimo rovescio sotto rete. La partita si era decisa, dicevamo, pochi minuti prima quando alla seconda chance di break Kvitova era riuscita ad angolare molto bene il dritto incrociato in recupero difensivo e farlo atterrare sulla riga laterale, quasi impossibile da rigiocare. Fin lì, però, era stata una partita molto equilibrata, tanto che alla fine pure le statistiche bilanciano ogni dettaglio: 7 ace e 7 doppi falli per Alexandrova, 6 ace e 6 doppi falli Kvitova; 26 vincenti e 26 errori non forzati Alexandrova, 19 vincenti e 19 errori non forzati Kvitova.
Si era partiti con tante chance in risposta per la ceca e una russa che faticava tanto alla battuta, con diversi doppi falli e colpi spesso fuori misura. Il break nella prima metà di set è bastato alla ex numero 2 del mondo per incamerare la frazione, ma all’inizio della seconda è stata lei a perdere completamente il servizio: sotto 1-2, dal 30-30 ha commesso quattro doppi falli su otto punti, salvandosi riuscendo a trovare il rettangolo del servizio ogni volta che era sotto pressione con la palla break da fronteggiare, mentre la rivale non trovava il campo in risposta. Era solo il preludio, però, perché sul 2-3 un altro brutto turno di battuta è costato il break e Alexandrova è scappata, incamerando la frazione. Nel terzo, è tornato il testa a testa. Poco spettacolo, ma almeno per entrambe i problemi veri sembravano alle spalle. Kvitova ha retto i vari attacchi ricevuti, Alexandrova di fatto è crollata nell’unica occasione in cui ha concesso qualcosa e ha salutato il torneo.
Sarà ora sfida Kvitova contro Cirstea, due giocatrici per la prima volta così avanti in Florida (per la rumena è la prima semifinale in un 1000 addirittura da Toronto 2013). Non è nemmeno tanto distante, ormai, un possibile rientro a breve in top-10 per Petra che, dopo le tantissime difficoltà recenti, compirebbe un piccolo capolavoro.
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