Finisce come meglio non poteva la serie tra Italia e Grecia nella semifinale di United Cup.
Si prospettava alla vigilia una sfida molto equilibrata, col doppio misto che sarebbe potuto essere decisivo, e invece gli azzurri hanno chiuso il tutto già alla quarta partita e consegnato alla squadra di Vincenzo Santopadre la finale.
Che l’importanza di quel punto vinto da Martina Trevisan ieri contro Maria Sakkari avesse una portata non indifferente era ben chiaro: una eventuale sconfitta oggi di Matteo Berrettini contro Stefanos Tsitsipas non avrebbe guastato i programmi che vedevano l’Italia comunque padrona del suo destino e in Lucia Bronzetti la protagonista. Quel quarto singolare, con le ragazze in campo, era il match chiave. Un’occasione enorme da sfruttare, e la romagnola ha giocato una partita ineccepibile battendo Valentinii Grammatikopoulou dandoci il punto decisivo.
La Grecia era spalle al muro e Berrettini le ha provate tutte per fermare il loro numero 1. Matteo ha giocato probabilmente la sua miglior partita della competizione, ance per il peso dell’avversario che aveva di fronte, ed è stato impeccabile per buona parte del match perso però 4-6 7-6(2) 6-4.
L’equilibrio è stato pressoché totale per almeno due set. L’azzurro ha concesso solo una palla break al greco fino a metà del parziale decisivo, ben cancellata con una prima vincente, ma ha avuto un importante calo nel rendimento da fondo proprio nel tie-break del secondo set. Fin lì aveva rintuzzato ogni tentativo avversario, che si teneva a galla nel punteggio dopo aver perso quel parziale di apertura grazie a un gran passante di rovescio lungolinea di Berrettini sul 3-3 30-30 e dalla risposta successiva rimasta negli ultimi centimetri di campo. Purtroppo per l’azzurro, in quel tie-break ha cominciato molto male col dritto, regalando subito un importante 4-1 di vantaggio al greco che raddoppiava i minibreak con un altro gratuito per il 5-2 e chiudeva il set esaltando il folto pubblico sulle tribune. Nel parziale decisivo, infine, la differenza è maturata nella parte centrale: l’azzurro non ha sfruttato uno 0-30 sul 3-2 in un game dove sono anche maturate tre palle break, e ha perso poi il servizio subito dopo con Tsitsipas a spingere bene col dritto. Da lì, per Stefanos con tutto il pubblico a favore e la spinta del sorpasso arrivato, ha portato a casa la partita e regalato il punto della speranza alla Grecia.
L’illusione però è durata ben poco. Gli ellenici hanno pagato, come da pronostico, l’assenza di secondi singolaristi di livello. Nel femminile, tra l’altro, c’è stato pure il cambio tra Despina Papamichail (sempre in campo fin qui) e Valentinii Grammatikopoulou. Forse un problema, forse un tentativo di mossa a sorpresa per mischiare un po’ le carte. In caso, non ha funzionato. Bronzetti è partita fortissimo, con un immediato 4-0 di vantaggio, e non ha mai tremato: 6-2 nel primo parziale, break immediato in apertura di secondo parziale e condotta autoritaria fino a quando sul 5-3 ha trovato il primo match point e messo la firma sulla vittoria tricolore.
Nella nottata italiana tra sabato e domenica, dunque, l’Italia sarà in campo per giocarsi il titolo contro gli Stati Uniti. Tutto abbastanza semplice per i nordamericani, che già avevano chiuso sul 2-0 ieri contro la Polonia e anche loro hanno chiuso subito la serie grazie a Taylor Fritz che ha raccolto il terzo punto superando 7-6(5) 7-6(5) Hubert Hurkacz. A completare il netto 5-0 per la squadra guidata da David Witt, coach di Jessica Pegula, il successo di Madison Keys per 6-4 6-2 contro Magda Linette e il 6-7(5) 6-4 1-0(10-6) di Pegula e Fritz contro Lukas Kubot e Alicja Rosolska.
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