È cominciata la prima edizione della United Cup, il torneo che Tennis Australia ha creato in sostituzione dell’ATP Cup.
Si è scelto stavolta di optare per un’evoluzione della Hopman Cup, torneo tanto caro a molti tennisti, ripreso nel concetto ma modificato in varie parti del suo format. Invece di otto squadre in due gironi da quattro, qui ci sono 18 nazioni in sei gruppi da 3. Invece di un uomo e una donna, qui i team sono composti da almeno sei elementi.
All’epoca della Hopman Cup il format vedeva un singolare maschile, uno femminile e un doppio misto a conclusione. Qui la singola sfida è divisa in due giorni: nel primo un singolare maschile e uno femminile, nel secondo si ripetono questi incontri più il doppio misto a chiudere. L’Italia c’è ed è nel gruppo B, a Brisbane, dove ha fatto il suo esordio contro il Brasile. Abbastanza prevedibile l’1-1 dopo la prima giornata, con Lorenzo Musetti a fare la “voce grossa” nella squadra guidata per l’occasione in panchina da Vincenzo Santopadre, coach di Matteo Berrettini atteso in campo per la giornata di domani.
Il tennista di Carrara si è imposto 6-3 6-4 contro Federico Meligeni Rodriguez Alves. Un match dove forse partiva con quasi tutti i favori del pronostico, ma che il brasiliano è stato capace di rendere comunque duro fino all’ultimo. A emergere, a maggior ragione, è stata la migliore qualità di Musetti che fin dall’inizio col rovescio è sembrato molto in palla. Le cose migliori sono nate da quel lato, con perfetti anticipi sulla palla a dimostrazione da subito di una buonissima condizione atletica. Il primo break giungeva nelle fasi iniziali del set di apertura e proprio col colpo dal lato sinistro a salire in cattedra e disegnando ottime traiettorie. Nasceva una fase di partita con tre break consecutivi, e sul 4-2 Lorenzo allungava fino a prendersi la prima frazione. Nel secondo parziale di nuovo Musetti il primo a prendere il largo con un gran punto per il 15-40 nel primo game, e di nuovo il brasiliano a imporsi poco dopo in risposta e vincere un turno di battuta pesante subito dopo per salire 4-3 e provare a costruire qualcosa costringendo l’azzurro ai vantaggi. Nel momento chiave, però, Musetti è emerso nuovamente col break per il 5-4 ancora grazie a qualche bella soluzione di rovescio e, col servizio vincente sul match point, ha chiuso la partita.
In precedenza Trevisan è stata travolta dalla numero 1 brasiliana Beatriz Haddad Maia, che ha concluso il 2022 dentro la top-20 WTA frutto di una grande scalata cominciata soprattutto nella seconda metà della scorsa stagione. Troppo alto il ritmo dell’avversaria per Martina, che è andata in continua sofferenza al servizio e ha cercato soprattutto di rincorrere la palla per tener vivo lo scambio ma fin tanto che Haddad Maia aveva i piedi vicino alla linea di fondo poteva fare quello che voleva. Ci ha provato, Trevisan, almeno nei primi game, ma alla lunga è venuto fuori un match senza alcuna storia col punteggio finale di 6-2 6-0 in favore della giocatrice carioca.
Domani notte, a partire dall’1 ora italiana, le sfide conclusive: si parte con Matteo Berrettini contro Thiago Monteiro e a seguire Lucia Bronzetti contro Laura Pigossi. Il doppio misto viene al momento Camilla Rosatello e Marco Bortolotti opposti a Luisa Stefani (al rientro dopo la rottura dei legamenti a fine 2021) e Rafael Matos. Non si escludono modifiche da parte dei due capitani per quest ultima sfida, soprattutto se sarà giocata sul 2-2.
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