[1] N. Djokovic b. [9] C. Norrie 2-6 6-3 6-2 6-4
Alla fine quel primo set perso molto malamente si è rivelato solo un intoppo per Novak Djokovic, che raggiunge Nick Kyrgios in quella che è la finale più attesa delgi ultimi anni. Il serbo ha giocato una partita abbastanza sconcertante, molto scarico psicologicamente, quasi svogliato, e se è arrivato alla sua finale Slam numero 32, l’ottava a Wimbledon, deve ringraziare l’avversario, numero 9 del seeding ma non proprio un fuoriclasse. Norrie ha raccolto il primo set ma non appena Djokovic ha abbassato il numero degli errori ha mostrato che il suo livello è poco competitivo su questi palcoscenici. Norrie non ha sostanzialmente più risposto nel secondo set, e si è tenuto a galla con qualche servizio mancino e grazie all’abulia del serbo, ma di fatto si è reso protagonista di errori francamente banali. Forse, ma non è sembrato, il nativo di Johannesburg ha sentito la tensione di giocare davanti ad un pubblico eccitato dall’idea di sostenere un britannico, sta di fatto che si è reso protagonista di errori abbastanza banali.
Dopo il primo set regalato da Djokovic, come accennato, la partita si è messa su binari un po’ noiosetti. Norrie non riusciva più a rispondere e contemporaneamente faceva sempre più fatica a tenere il servizio. Il britannico concedeva palle break sostanzialmente in tutti i game e all’ottavo Djokovic non poteva esimersi dal portare a casa il break. Anche l’inizio del terzo set non mutava l’andazzo. Norrie con una serie di errori imbarazzanti finiva col concedere tre palle break, un paio le salvava molto bene, con delle buone volée in controtempo, ma nella terza combinava un incredibile disastro, tirando nel royal box un dritto non certo complicato. Il rischio, dopo il quinto game di fila di Djokovic, era la rottura prolungata, che Norrie è riuscito in qualche modo ad evitare, ma di fatto la partita non c’era. L’ultima ora si è così trasformata in una stanca attesa dell’epilogo, con Djokovic che brekkava come voleva e Norrie sempre più impotente, fino al 62 6 da consegnare agli almanacchi.
Alla fine quindi ci sarà la finale che tutti volevano, soprattutto dopo la conferenza stampa con cui Nadal ha annunciato il suo ritiro. Un Djokovic come quello di oggi non sarebbe certo favorito contro Kyrgios, ma c’è da scommettere che sarà diverso. Non è detto che basti, perché molto dipende da cosa riuscirà a combinare l’australiano. Fosse al 70-80% assisteremmo ad una discreta battaglia. Speriamo soltanto che ci facciano dimenticare questa brutta giornata.
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