[1] I. Swiatek b. [20] D. Kasatkina 6-2 6-1
Trentaquattro vittorie di fila, sesta finale consecutiva, la seconda al Roland Garros. Iga Swiatek tornerà sabato a giocarsi il titolo del suo Slam preferito ed è bastata poco più di un’ora, oggi, per imporsi contro Daria Kasatkina a cui ha lasciato tre game. Un 6-2 6-1 che è uguale al loro ultimo confronto a Dubai, un 6-2 6-1 che è uguale anche al punteggio della semifinale del 2020 sul Philippe Chatrier contro Nadia Podoroska.
La sensazione è che a questo punto e dopo oltre 105 giorni da imbattuta, chiamata a vincere questo torneo per completare un cammino a dir poco irreale cominciato nell’ultima settimana di febbraio, possa sentire un po’ di tensione, un po’ di stanchezza mentale anche per le fatiche di qualche giorno fa contro Qinwen Zheng e il lunghissimo periodo che sta cercando di dosare e dove non sempre ha dato il suo meglio. Di diverso, però, rispetto a qualche tempo fa c’è che di testa sembra rispondere molto bene. La conoscevamo per le sue partenze sprint, eppure dal match di quarto turno a oggi non è stata tanto pronta. La differenza, però, oggi l’ha fatto l’importante scatto a livello di testa e gioco che dal 2-2 l’ha portata a chiudere il set cedendo appena tre punti su 19.
Il break che le aveva dato il 2-0 di vantaggio è stato subito cancellato con un brutto game al servizio, ma tra fine del quarto e inizio del quinto game ha cominciato a sciogliersi soprattutto col dritto. Cercava di manovrare e spingere verso il rovescio della russa, che a sua volta voleva mantenere un palleggio abbastanza alto e profondo. Cosa è successo di diverso rispetto alle ultime uscite della russa? Che l’avversaria era troppo più esplosiva e rapida coi piedi e molto spesso gestiva la situazione cercando a sua volta di cambiare l’inerzia. Dopo i primi dritti nel quinto game, è arrivata la spaccatura del set, e del match, quando sul 15-15 Swiatek ha sorpreso Kasatkina col rovescio lungolinea e sul 15-30 la stessa Daria ha perso la palla nei pressi della rete, cambiando decisione diverse volte su cosa fare e col vento che spirava alla fine ha colpito una palla appena sopra la spalla e nello spazio più piccolo (molto più piccolo) di campo a disposizione. La palla è finita sui teloni senza rimbalzare.
In confusione, Kasatkina ha perso la battuta e Swiatek ne ha approfittato per andare rapidamente 40-15 e salire 5-2, prendendosi infine il set con un break a zero suggellato dalla risposta vincente di rovescio su una seconda debolissima dell’avversaria.
Nel secondo set c’è stata ancor meno partita. Kasatkina è riuscita a raggiungere Swiatek sull’1-1 ma il ritmo e la pesantezza di palla dell’avversaria ormai erano troppo per il suo gioco così leggero. Ben organizzata, ma troppo “debole” nel complesso rispetto alla polacca, che sul 3-1 ha preso margine e concretizzato per il 4-1, involandosi così verso il successo e la sua sesta finale consecutiva, raggiungendo Serena Williams a 34 vittorie consecutive, serie ottenuta nella prima parte del 2013.
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