Il 2022, ma in generale gli ultimi anni, di Sloane Stephens è stato anonimo a dir poco.
Parliamo di una ragazza che è salita fino al numero 3 del mondo, che a tennis sa giocare eccome, ma ha sempre avuto una grande pecca nel non riuscire a impegnarsi a fondo se non in qualche fiammata sporadica.
Quest anno la sua stagione è assurda a dir poco. Tolto Guadalajara, dove ha vinto un WTA 250 praticamente non affrontando top-50 lungo il cammino, la statunitense ha vinto una sola partita nel primo turno di Miami. Poi solo sconfitte, ben sette. La settimana prima del Roland Garros ha fatto una mezza figuraccia a Strasburgo, perdendo 2-6 6-4 6-1 contro la bosniaca Nefisa Berberovic, classificata allora ben oltre la top-300.
Poi Parigi dove ha perso i set di apertura contro Jule Niemeier e Sorana Cirstea nei primi due incontri e poi ha messo insieme un percorso che adesso la vede addirittura come possibile favorita all’approdo in finale dopo la moria di protagoniste e oggi, malgrado un brutto inizio contro Jil Teichmann, dallo 0-2 40-15 ha infilato ben 12 game, dilagando nel momento in cui la svizzera ha perso il controllo e avvertito i postumi della enorme fatica profusa contro Victoria Azarenka nel turno precedente, mollando la presa e perdendo 6-2 6-0.
Così Stephens al prossimo turno affronterà Cori Gauff, che si è imposta di forza contro Elise Mertens dopo un durissimo primo set finito al decimo game, dilagando anche lei nel secondo parziale chiudendo 6-4 6-0.
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