[1] I. Swiatek b. [3] A. Sabalenka 6-2 6-2
Avevamo lasciato Iga Swiatek ieri dopo essersi salvata per il rotto della cuffia, contro una straordinaria Liudmila Samsonova, con qualche punto di domanda su come avesse potuto recuperare in pochissimo tempo dalle tre ore di lotta per prepararsi a una nuova possibile battaglia contro una gran colatrice come Aryna Sabalenka. Ebbene, la numero 1 del mondo ha messo in campo la partita perfetta: 6-2 6-2 alla numero 4, vincendo sistematicamente ogni punto importante e migliorando ulteriormente i suoi numeri di questo inizio ormai surreale di 2022.
Il primo titolo WTA da leader della classifica è giunto così in uno degli eventi più difficili della stagione, in una località rinomata per avere uno dei tabelloni più impegnativi con tantissime big al via. Un torneo vinto andando in crescendo, un punto di partenza per la sua stagione sul rosso che l’ha vista sentirsi non benissimo in campo nei primi turni mentre cercava ancora di capire la difficile terra rossa tedesca, più scivolosa e aggressiva, e salita alla ribalta definitivamente ieri. Venerdì sera sembrava avere un principio di crampi, eppure qualsiasi fosse il motivo per qualche stretching di troppo alle gambe sul finire del match contro Emma Raducanu, da quel momento a livello fisico ha sì patito un po’ contro Samsonova ma alla fine ha ottenuto quello che voleva.
La seconda vittoria in carriera contro Sabalenka è arrivata al termine di una partita abbastanza dura in alcune fasi ma dove si è superata, sistematicamente, quando aveva da giocarsi un punto importante. Molto del match è stato deciso dai primi passaggi di gara. Ha cominciato al servizio recuperando da un doppio fallo sul 30-30 giocando un gran punto sulla palla break, prendendo la riga sul dritto che le ha consegnato la chiusura e, sul 40-40, il primo dei tanti errori di rovescio (gratuiti) della sua avversaria. Sabalenka, che poteva azzannare la partita, è sembrata molto più tesa. Ieri contro Paula Badosa era sciolta, oggi nel primo turno di battuta subito un doppio fallo per lo 0-30, una smorzata gestita male per lo 0-40 e un nuovo errore per il break immediato in favore di Iga, che ha gestito bene il successivo 40-40 e, sul 3-1, non si è fatta condizionare da un nuovo doppio fallo sul 30-30 e dove ancora la bielorussa ha sprecato con troppi errori dal suo lato sinistro.
Il 4-1 è stato un primo macigno, perché Swiatek non stava consumando energie e Sabalenka era già in apnea, costretta a forzare ma senza capirci mai granché e, sul 5-2, è andata fuori giri con due doppi falli che hanno consegnato il set alla polacca. Il copione nel secondo set sembrava molto simile: la numero 1 è partita bene al servizio, la numero 4 è partita con troppa confusione e ben tre doppi falli. Si è salvata, in qualche modo, con i dritti migliori della sua partita. Soprattutto sulla prima palla break fronteggiata, Swiatek aveva azzeccato la diagonale di dritto e Sabalenka in corsa ha agganciato la palla e tirato la sbracciata perfetta all’incrocio sul lungolinea. Incrocio preso anche dopo, sempre col dritto, sulla seconda palla break. Così è riuscita a non commettere gli errori del primo set sui punti importanti, ma la sua partita non trovava la svolta. Swiatek era cinica al servizio, rientrando anche da 15-30 sul 2-2.
Il momento decisivo è arrivato dunque sul 3-2 Swiatek, quando Sabalenka ha pescato il terzo jolly di dritto sul 15-15 eppure è stata beffata da un recupero eccezionale di Swiatek su un drop shot nel punto successivo. Il game è arrivato ai vantaggi, e per tutte le chance avute dalla bielorussa non si arrivava mai alla parola “fine” anche per le risposte continue della polacca, che oggi ha concesso pochissimi punti diretti. Alla quinta parità è arrivata la magia di rovescio lungolinea di Iga che ha fatto malissimo e alla prima palla break la risposta profonda è stata un primo gancio pesante alle speranze avversarie. Il secondo è stato il miracolo a rete della numero 1 sulla palla che le ha dato il 5-2, allungandosi e arpionando il passante dell’avversaria che, come nel primo set, ha giocato malissimo il game in cui era spalle al muro.
Quarto titolo consecutivo per Swiatek, che ha vinto le ultime sette finali e con parziali nettissimi nei confronti delle avversarie: 6-4 6-1 a Sofia Kenin al Roland Garros, 6-2 6-2 a Belinda Bencic ad Adelaide, 6-0 6-0 a Karolina Pliskova a Roma, 6-2 6-0 ad Anett Kontaveit a Doha, 6-4 6-1 a Maria Sakkari a Indian Wells, 6-4 6-0 a Naomi Osaka a Miami, ora 6-2 6-2 ad Aryna Sabalenka. 23 vittorie consecutive, una delle serie più lunghe degli anni 2000 per una ragazza che ha pur sempre 20 anni.
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