Iga Swiatek diventa oggi la terza giocatrice più giovane negli anni 2000 a cogliere 20 successi consecutivi dopo le sorelle Williams.
Venus nel 2000 arrivò a 35 vittorie di fila mentre Serena due anni più tardi (solo qualche mese più giovane di Iga) ne mise insieme 21.
La vittoria della neo numero 1 del mondo non era praticamente in discussione, oggi, per cui la sua prima uscita da leader e prima sull’amata terra rossa era più un discorso di capire a che punto fosse e quanto potesse lasciare alla sua avversaria, la giovanissima Eva Lys. La numero 342 del ranking WTA era all’esordio assoluto in un torneo del circuito maggiore, lei che non aveva nemmeno la classifica per giocare le qualificazioni ma è entrata grazie a una wild-card e ha passato brillantemente l’ostacolo riuscendo ieri a battere la numero 39 Viktorija Golubic. La differenza tra le due, di fatto, è stata enorme fin dalle prime battute.
Poteva arrivare il secondo 6-0 6-0 consecutivo dopo quello rifilato ad Andreea Prisacariu in Billie Jean King Cup, ma in entrambi i parziali Swiatek si è fermata sul 5-0 e palla set, riuscendo comunque a chiudere 6-1 6-1 e allungare la serie a 26 set consecutivi vinti, gli ultimi sette: 6-0, 6-1, 6-0, 6-0, 6-0, 6-1, 6-1. Ha cominciato mostrando un po’ di ruggine negli spostamenti, ma a evitare ogni minimo problema ci ha pensato un break immediato per il 2-0 seguito dall’allungo sul 3-0 che chiudeva ogni possibile discorso. Lys malgrado la totale inesperienza è stata pure apprezzabile nei colpi da fondo, con buoni cambi soprattutto col rovescio e un bel carattere nell’accettare senza troppa amarezza di essere di fronte a una che in questo momento è diverse categorie sopra tutte.
Zero possibilità di far match, costretta a inventarsi qualcosa, Lys ha comunque trovato qualche spunto positivo e a rete ha voluto espressamente ringraziare Swiatek per l’impegno dell’ultimo periodo nel mettere in luce i problemi in Ucraina. Lei che è nata nel paese ora vittima della brutale invasione russa, gioca da settimane con la spilla che proprio Swiatek ha contribuito a preparare e che venne distribuita a tutti per la prima volta a Indian Wells. La stessa Lys, tra l’altro, a inizio marzo denunciava in un’intervista a Eurosport Germania come in un torneo ITF che stava disputando a Nur Sultan, in Kazakistan, i tennisti russi facessero battute divertite sulla guerra e qualcuno in palestra portasse comunque la divisa della squadra nazionale. Oggi per lei è stata una giornata comunque speciale. Verrà premiata con la top-300, ha potuto misurarsi contro chi attualmente guida il gruppone. Ha forse difficoltà al servizio, colpo abbastanza macchinoso e da cui non genera ancora potenza, ma il carattere c’è e non è mai una cattiva notizia.
Nel primo match di giornata, invece, pesante vittoria per Karolina Pliskova contro Petra Kvitova. Un primo turno “infame” per i due profili in campo, anche per via di qualche screzio tra le due in passato, ma stiamo parlando delle principali protagoniste del tennis ceco dell’ultimo decennio e vederle contro in un primo turno fa per forza tanto effetto. Soprattutto ora, con entrambe molto lontane dal loro massimo per ragioni abbastanza differenti: Pliskova rientrante dopo una lunga pausa dovuta all’intervento a un polso, Kvitova in difficoltà da tempo nel trovare prestazioni convincenti. Oggi l’ex numero 2 del mondo ha perso 6-4 4-6 7-6(5) sciupando due set dove era avanti 3-0 (il primo) e 4-1 0-30 (il terzo). Dal secondo parziale soprattutto la sfida è stata poco brillante: buoni punti, diversi errori, entrambe davano la sensazione di non trovarsi a loro agio su questa superficie malgrado entrambe abbiano vinto in passato (Karolina nel 2018, Petra nel 2019). Adesso entrambe hanno però un cartello di “lavori in corso” e l’altalena tra le due si è protratta fino al tie-break decisivo, dove tra vari minibreak Pliskova si è imposta grazie al punto abbastanza rapido vinto sul 5-5, sfruttando poi l’errore in lunghezza di dritto dell’avversaria sul primo match point.
Emma Raducanu, alla terza partita in carriera sulla terra rossa, dimostra di cominciare ad avere un po’ di ordine. La numero 13 del mondo si è imposta nel suo match d’esordio con un netto 6-1 6-2 ai danni della qualificata Storm Sanders che le ha messo un po’ di difficoltà nei primi game cercando molto anticipo sulla palla e togliendole il tempo, ma dopo tre turni di battuta complicati Emma ha progressivamente preso il largo. Le sono andate spesso in aiuto palle con traiettoria molto alta giocate verso il rovescio dell’australiana, piccoli tasselli per avere a sua volta palle più corte da colpire, possibilmente col proprio dritto in lungolinea. Quello, unito a una buona percentuale di prime palle, ha alla lunga portato al netto risultato e al secondo turno dove affronterà una nuova giocatrice fuori dalle top-100: la lucky loser Tamara Korpatsch, ieri vincitrice ai danni di Camila Giorgi.
Risultati
secondo turno
[1] I. Swiatek b. [Q] E. Lys 6-1 6-1
primo turno
[8] E. Raducanu b. [Q] S. Sanders 6-1 6-2
[WC] L. Siegemund b. T. Zidansek 6-3 6-3
[6] Ka. Pliskova b. P. Kvitova 6-4 4-6 7-6(5)
[5] A. Kontaveit b. A. Kerber 3-6 6-4 6-4
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