Polonia – Romania 2-0, Radom (cemento indoor)
[POL] M. Linette b. [ROU] I. C. Begu 6-1 4-6 6-2
[POL] I. Swiatek b. [ROU] M. Buzarnescu 6-1 6-0
Il debutto ufficiale di Iga Swiatek da numero 1 del mondo è stato totalmente in linea con le sue ultime uscite. Altra vittoria schiacciante della ventenne polacca, che di fronte al suo pubblico ha chiuso la giornata sull’importante 2-0 per la Polonia contro la Romania. Pochi dubbi, magari, che la differenza tra Iga e Mihaela Buzarnescu fosse abbastanza da rendere abbastanza difficile l’upset, ma la prestazione di Swiatek è stata tale che pur non inserendo quasi mai le marce alte ha finito per gestire gli scambi e al tempo stesso dominare il punteggio.
Molto bene col servizio fin dai primi punti, in controllo dei vari scambi, in fiducia anche quando la rumena poteva chiudere e si ritrovava investita da un colpo difensivo, dritto o rovescio, che ribaltava l’esito dello scambio e dava sistematicamente il punto all’avversaria. L’unico game vinto da Buzarnescu è arrivato, sul 5-0 nel primo set, quando comunque Swiatek era avanti in risposta ma ha sprecato col dritto una risposta a una seconda palla. Nel punto successivo la rumena ha trovato un buon angolo col proprio dritto e Swiatek, sulla palla game, non ha impattato bene col rovescio.
Al di là di questo, e qualche leggera imprecisione quando doveva chiudere il primo set, per Swiatek è stata una giornata quasi perfetta condita anche da uno spettacolare punto portato a casa sul 5-0 30-0 nel secondo set quando ha tramutato l’ennesima difesa in attacco con un colpo in dritto in squash, in scivolata, girandosi quasi spalle alla rete nel momento dell’impatto.
Tutto a gonfie vele per le padrone di casa, che domani avranno bisogno di un solo punto per accedere alle Finals grazie anche al successo odierno di Magda Linette contro una Irina Camelia Begu spesso contratta e insoddisfatta di se stessa, che ha perso 6-1 4-6 6-2. La differenza sostanziale, nel secondo set, è stata nell’avvio in cui Linette ha avuto un calo al servizio ed è scivolata sotto 0-3. È rientrata sul 4-4 ma sul 4-5 ha giocato male dal 30-0. Nel terzo parziale però ha preso immediatamente un break di vantaggio, conducendo il match in porto.
Repubblica Ceca – Regno Unito 1-1, Praga (terra rossa outdoor)
[CZE] M. Vondrousova b. [GBR] H. Dart 6-1 6-0
[GBR] E. Raducanu b. [CZE] T. Martincova 7-5 7-5
Piccola, grande, sostanziale, enorme. Scegliete voi il termine. Fattosta che la sorpresa del giorno arriva da Praga dove il Regno Unito è in parità contro la grande favorita Repubblica Ceca, che non ha con sé le big ma una squadra comunque di qualità superiore alle giovanissime ragazze di Anne Keothavong, che pagano soprattutto la grande differenza di esperienza sulla terra battuta. Soprattutto Emma Raducanu, malgrado sia ora campionessa Slam, non ha mai giocato un match sul rosso prima di oggi. E cosa succede? La giocatrice classe 2002 vince un incontro rocambolesco che tiene tutto in bilico in vista della giornata decisiva di domani.
Che Marketa Vondrousova finisse per “tritare” (sportivamente) Harriet Dart era più che prevedibile, e così le possibilità di avere un altro 2-0 oggi erano tante. Invece Tereza Martincova si è fermata non raccogliendo alcuno dei tanti momenti potenzialmente decisivi dei due set persi con un doppio 7-5 di enormi rimpianti. Emma non è sembrata troppo in affanno durante gli scambi, forse perché quando la palla arriva abbastanza lenta e ha tempo di colpire è capace di mettere buoni spin soprattutto col dritto. Fa fatica, quello sì: i cinque break ne sono una dimostrazione. Però a carattere oggi è stata nettamente superiore. Nel primo set ha rimontato da 5-4 e set point per la ceca, che ha perso tre punti di fila e sul 5-6 si è fatta nuovamente brekkare. Nel secondo Martincova era addirittura 4-1 e doppio break avanti prima di ritrovarsi 4-4 e perdere un lunghissimo turno di risposta per scivolare indietro 5-4. Ha rischiato di buttare tutto già nel decimo game, ma la fine è stata rimandata solo di qualche minuto.
La Gran Bretagna è viva, e domani Petr Pala dovrà decidere se ridare fiducia a una Martincova che si porterà sulle spalle un peso enorme nel quarto e decisivo singolare.
Kazakhstan – Germania 2-0, Nur Sultan (terra rossa indoor)
[KAZ] Y. Putintseva b. [GER] A. Kerber 3-6 6-3 6-2
[KAZ] E. Rybakina b. [GER] L. Siegemund 6-0 6-1
Il Kazakhstan non è mai stato così vicino alla fase finale della Fed Cup/Billie Jean King Cup prima d’ora. Le ragazze di Yaroslava Shvedova compiono un passo importantissimo nella prima giornata della sfida alla Germania salendo su un 2-0 forse inaspettato, guadagnato però sul campo grazie al solito, infinito, carattere di Yulia Putintseva e alla giornata di grazia di Elena Rybakina.
Alla vigilia sembrava, la scelta di giocare sulla terra rossa indoor, una mossa particolare vista l’esperienza sia di Angelique Kerber sia di Laura Siegemund. Per l’ex numero 1 del mondo è vero che il rosso non rappresenta una superficie amica ma ha vinto per due anni consecutivi a Stoccarda, mentre Siegemund è molto a suo agio sulla terra e (anche lei) ha vinto a Stoccarda raccogliendo un’altra finale. Invece il momento di entrambe ha inciso molto di più in negativo. Per Kerber c’è tutta la fase recente di carriera fatta di tanti stenti e pochissime soddisfazioni, per Siegemund c’è un lunghissimo periodo di inattività terminato solo poche settimane fa dopo un intervento al ginocchio.
Putintseva, che pure era partita malissimo, dal secondo set in poi è stata sempre avanti nel punteggio e ha chiuso sfogando tanta adrenalina. Rybakina ha preso il via e ha messo subito tanto distacco tra lei e Siegemund. Non sarà molto a suo agio sulla superficie, ma una palla abbastanza lenta della sua avversaria e senza particolari effetti le hanno spesso dato il controllo. Domani la stessa Rybakina sfiderà Kerber e, nel caso la sfida prosegua, Putintseva troverà Siegemund. Il Kazakhstan dovrà provare a evitare il doppio decisivo: fin qui la strada è quella giusta.
Paesi Bassi – Spagna 0-1, ‘s-Hertogenbosch (terra rossa indoor)
[SPA] N. Parrizas Diaz b. [NED] A. Rus 6-2 7-6(4)
[NED] L. Pattinama Kerkhove vs [SPA] S. Sorribes Tormo
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