Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane è arrivata l’ufficialità: Bologna sarà una delle sedi dei 4 gironi delle Finals di Coppa Davis 2022. Le altre città designate sono Amburgo (Germania), Glasgow (Scozia) e Malaga (Spagna). Ma non è tutto, la FIT ha infatti raggiunto un accordo con Kosmos – organizzatore dell’evento – per ospitare uno dei gironi per il prossimo quinquennio e nei progetti della Federazione c’è quello di mantenere Bologna come sede fissa. I match si disputeranno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e il girone sarà ovviamente quello dell’Italia, le cui avversarie dell’edizione 2022 verranno rese note il 31 marzo. Oltre agli azzurri, la fase a gironi in programma dal 14 al 18 settembre vedrà ai nastri di partenza Canada (che sostituisce la Russia, bannata dalla competizione), Croazia, Serbia, Gran Bretagna, Argentina, Australia, Belgio, Francia, Germania, Kazakistan, Corea del Sud, Olanda, Spagna, Svezia e Stati Uniti.
Le 16 formazioni saranno suddivise in 4 gruppi e le prime due classificate accederanno alla fase finale a eliminazione diretta da disputare in sede unica (ancora da decidere) dal 23 al 27 novembre. “Siamo lieti di aver riportato in Italia per il secondo anno consecutivo, e con un impegno a lungo termine, la fase a gironi delle Davis Cup Finals – ha dichiarato il presidente della FIT Angelo Binaghi -. Si tratta di una conferma non soltanto dell’eccellenza organizzativa che la FIT ha raggiunto a livello internazionale ma anche dello straordinario periodo che il tennis italiano sta vivendo. La scelta di Bologna è stata il frutto di un grande lavoro di squadra che ci ha visto supportati in maniera decisiva dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Città Metropolitana di Bologna e dal Comune di Casalecchio di Reno: a tutti loro e a nome del tennis italiano va il nostro ringraziamento. L’idea é di restare a Bologna per tutti e cinque gli anni“.
“Congratulazioni alle città ospitanti per la loro candidatura vincente – ha detto il presidente dell’ITF David Haggerty -. Siamo proiettati a uno sviluppo della competizione che manterrà comunque gli elementi tradizionali del suo status di coppa del mondo di tennis. In tal senso vogliamo portare l’atmosfera unica della Davis in sempre diverse città del mondo durante l’anno tennistico, allargando il pubblico della Davis”.
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