È cominciato il primo WTA 1000 del 2022 e a Doha, in Qatar, avviene la consueta alternanza con Dubai nella doppietta sulle rive del Golfo Persico.
Destinato a ospitare tra qualche mese la coppa del mondo di calcio, il Qatar torna dunque luogo di primo livello anche nel tennis femminile. Un torneo che segue quello molto spettacolare negli Emirati Arabi Uniti, che ritrova più o meno le stesse giocatrici oltre a diverse che non avevano potuto prendere parte al WTA 500 di questa settimana per il tabellone ridotto a 32 giocatrici.
Nella prima giornata ci sono state già alcune belle partite, le due principali hanno visto come protagoniste Victoria Azarenka e Clara Tauson. La bielorussa, che a Dubai aveva perso all’esordio contro la futura finalista Veronika Kudermetova, ha faticato tantissimo per avere la meglio della “solita” Yulia Putintseva. La kazaka, spina nel fianco di tantissime colleghe soprattutto quando non sono nelle condizioni migliori, ha vinto un primo set enorme, salvando 12 delle 13 palle break concesse e chiudendo 7-5 ben oltre l’ora di gioco. La bielorussa, però, si è scossa quando ha ottenuto il break in apertura di secondo parziale, involandosi al comodo 6-2. Nel terzo, però, sono tornati i problemi. Il servizio non funzionava, gli scambi erano sempre troppo lunghi per lei e favorevoli a una Putintseva che riprendeva margine e sul 3-0 addirittura raddoppiava i break di vantaggio.
Nessuna delle due si stava superando, però. La qualità generale era scesa tanto e in questa fase di enorme incertezza è bastato poco ad Azarenka per rimettersi in carreggiata, prendendo il break dell’1-4 e riportandosi rapidamente sul 3-4. Nell’ottavo game ha giocato malissimo per andare sotto 0-40, risollevandosi però con un dritto finalmente incisivo e sulla scarsa precisione di una kazaka sempre più scollegata e nervosa. L’ultimo brivido per lei è giunto quando sul 5-4 Putintseva ha chiesto il fisioterapista. Azarenka, che doveva tornare in campo e servire, era arrabbiatissima e le è scappata la frase: “Putintseva non ha bisogno del fisioterapista, ha bisogno di uno psicologo”. Dopo una lunga pausa il game è cominciato malissimo per l’ex numero 1 del mondo, che è finita sotto 15-30, si è salvata inizialmente con un gran rovescio ma sul 30-30 ha concesso match point che però Putintseva ha giocato malissimo mettendo lunga una risposta di rovescio su una seconda palla centrale a 117 chilometri orari. Salvatasi, Azarenka ha poi ottenuto il break a “15” sfruttando la sesta di 24 palle break avute nel match e chiudendo, a sua volta, al primo match point per il 5-7 6-2 7-5.
L’altro piccolo ma significativo risultato è la vittoria nemmeno troppo sorprendente di Clara Tauson ai danni di Belinda Bencic. Nel match che ha aperto il programma sul campo centrale la danese ha avuto qualche alto e basso ma è riuscita a chiudere 6-4 3-6 6-3. Era la sua prima partita in carriera in un torneo 1000 e al prossimo turno avrà la neo numero 4 del mondo Paula Badosa. Oggi a tratti ha impressionato, soprattutto nella rimonta da 2-4 nel primo set vincendo 18 dei 20 punti giocati fino allo 0-30 nel primo turno di battuta del secondo parziale. Tre ace consecutivi a chiudere il set, poi un immediato break sfruttando altri pasticci della svizzera che aveva perso il controllo e sembrava faticare abbastanza nel recuperare fiato, problema forse dovuto all’infezione da covid-19 patita a dicembre di cui ha dichiarato soffrire ancora per qualcosa rilevato nei polmoni per cui i medici le hanno dato ancora qualche mese prima di veder risolto il tutto.
In ogni caso, Tauson non ha allungato e dal 40-0, un po’ deconcentrata, ha permesso a Bencic di recuperare la situazione, cancellare altre due palle break e passare avanti. Sull’1-2 Clara ha cominciato a soffrire la risposta dell’avversaria, ora più pesante e profonda e subiva un secondo break. Riuscirà a porre fine all’emorragia di quattro game consecutivi, ma non avrà più occasioni per rientrare. Nel terzo parziale ha ricominciato in maniera decisa, malgrado forse un footwork non sempre ottimale, e al quarto game è scappata, allungando poi sul 4-1 e chiudendo abbastanza comodamente la partita. Classe 2002, ormai in procinto di entrare in top-30, è un nuovo bel tassello nel percorso di una ragazza che, ricordiamo sempre, è arrivata fino a questo livello cominciando la scalata al ranking quando questo era congelato causa pandemia, e senza alcun aiuto da parte di tornei che quando dispensano wild-card non l’hanno mai presa in considerazione.
Torna al successo anche Amanda Anisimova (7-5 6-4 a Beatriz Haddad Maia) mentre continua il momentaccio di Sofia Kenin, che perde anche contro Ann Li 6-3 6-7(5) 6-3.
Risultati (tra parentesi il nome dell’avversaria al secondo turno)
L. Samsonova vs [WC] A. Cornet ([1] A. Sabalenka)
A. van Uytvanck b. [WC] V. Zvonareva 6-4 6-4
C. Tauson b. B. Bencic 6-4 3-6 6-3 ([3] P. Badosa)
[9] J. Pegula b. K. Siniakova 6-3 6-2
[Q] K. Juvan b. [Q] S. Voegele 6-4 6-2
A. Li b. S. Kenin 6-3 6-7(5) 6-3 ([6] M. Sakkari)
[Q] A. Sasnovich b. [Q] S. Zhang 6-1 6-1 ([8] O. Jabeur)
A. Konjuh b. [Q] M. Kostyuk 4-6 7-5 6-3 ([4] A. Kontaveit)
S. Cirstea b. [WC] M. Sherif 6-2 6-1 ([5] G. Muguruza)
M. Brengle b. [WC] I. Oz 7-5 6-3
[12] V. Azarenka b. Y. Putintseva 5-7 6-2 7-5
A. Anisimova b. [Q] B. Haddad Maia 7-5 6-4
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