Naomi Osaka torna in semifinale nel circuito WTA, la prima dal WTA 250 di Melbourne dello scorso anno, il Gippsland Trophy, dove però non scese in campo per preservare la spalla in vista dell’Australian Open poi vinto in finale contro Jennifer Brady.
Quest anno, nell’evento di Melbourne Park rinominato Melbourne Summer Set, la giapponese ha avuto una partenza abbastanza arrugginita contro Alizé Cornet ma da lì in avanti ha cominciato a ingranare con quelli che sono i suoi colpi e le sue movenze molto rapide.
Siamo ancora lontani dal definirla una Osaka di alto livello, ma piano piano si intravede una crescita continua, superando oggi un piccolo passaggio a vuoto nel secondo set contro Andrea Petkovic che aveva ribaltato la situazione da 6-1 1-0 e servizio per la giapponese a 4-2 e servizio in suo favore. L’ex numero 1 del mondo riuscirà a chiudere 6-1 7-5, anche aiutata da un hawkeye che dire fortunoso è essere minimizzatori nel settimo game, quando un suo dritto lungolinea non è stato colpito benissimo, la traiettoria era molto alta ed è atterrata, beh, qui.
In quel momento passare da 30-30 a 15-40 ha fatto tutta la differenza soprattutto a livello psicologico, perché Osaka è andata subito in pressione e trovando l’immediato controbreak ha potuto evitare l’allungo della tedesca ma anche di scuotersi a sua volta dopo una serie di punti giocati con le gambe che rispondevano poco.
Il primo set è stato perfetto, per la giapponese. Subito avanti 5-0, libera di colpire la palla come voleva, implacabile di rovescio e molto sicura al servizio. Ha lasciato andare il sesto gioco per chiudere il parziale senza affanni con la battuta a disposizione. Dopo un immediato break di vantaggio nel secondo parziale, però, qualcosa si è inceppato. Dettagli, probabilmente, e soprattutto comprensibili dopo il lungo stop e tre partite consecutive, ma di fatto la prima è venuta un po’ a meno, è cominciato ad affiorare qualche errore e in una fase di smarrimento i piedi si sono fermati. Non aveva più scatto e reattività, si posizionava male per colpire e Petkovic risaliva la china fino a prendere vantaggio con un break sul 3-2. Non è riuscita, la tedesca, ad allungare e così Osaka è subito rientrata, agganciando il punteggio sul 3-3 e rimanendo in equilibrio fino al 5-5 quando ha fatto il break decisivo con la chiusura nel game seguente. In semifinale avrà Veronika Kudermetova, numero 3 del seeding, che ha battuto Anastasia Potapova 6-2 4-6 6-0.
Molto più complicata la giornata di Simona Halep. La numero 2 del seeding ha vissuto una partita dove, per sua stessa ammissione, non ha funzionato nulla. Si è tenuta viva grazie soprattutto al carattere, a uno 0-40 salvato sul 4-3 per Viktorija Golubic al terzo set. Ha detto chiaramente, al microfono a fine partita, che il suo servizio oggi è stato “una m***a, scusate, ma è così”. Tre doppi falli consecutivi nel primo turno di battuta dell’incontro, una fatica bestiale nel portare a casa i propri game contro un’avversaria che non stava facendo granché. C’era una girandola enorme di break e controbreak, Golubic era tanto fallosa e Halep sembrava rovinarsi da sola. Era avanti 6-2 4-2 ma senza alcun punto fermo a cui affidarsi, ha perso il servizio ma è subito tornata avanti 5-4. Non ha chiuso il match e ha perso tre brutti game consecutivi rimandando tutto al terzo. Di nuovo girandola di break e controbreak finché sul 2-2 Golubic per prima ha tenuto la battuta. Halep l’ha seguita, ma il momento cruciale è stato in quel 4-3 per la svizzera e 0-40 dove la rumena si è tirata fuori dai pericoli giocando probabilmente i migliori punti al servizio della sua giornata, mettendo la prima e chiudendo con un vincente nel colpo successivo.
Sul 4-4 ha trovato il fondamentale break e sul 5-4, pur dovendo fronteggiare altre due palle break, è riuscita in qualche modo a chiudere. Due ore e mezza di enorme fatica per un 6-2 5-7 6-4 che la proietta alla semifinale dove avrà la sorpresa cinese Qinwen Zheng, 19 anni e proveniente dalle qualificazioni ma tennista di enorme interesse dotata di un gran servizio e di colpi molto ben strutturati da fondo campo. Numero 126 del mondo, ma destinata ad avvicinarsi in maniera importante alla top-100 dove comunque entrerà a breve di questo passo, ha battuto con un doppio tie-break Ana Konjuh 7-6(1) 7-6(5). È il primo tabellone WTA della carriera, la rivedremo a lungo.
Risultati
[1] N. Osaka b. A. Petkovic 6-1 7-5
[3] V. Kudermetova b. A. Potapova 6-2 4-6 6-0
[Q] Q. Zheng b. A. Konjuh 7-6(1) 7-6(5)
[2] S. Halep b. [6] V. Golubic 6-2 5-7 6-4
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