[2] G. Muguruza b. [5] O. Jabeur 3-6 6-3 6-0
Una finale completamente a due volti quella del WTA 500 di Chicago, dove Garbine Muguruza ha chiuso in dominio contro Ons Jabeur la quale però a sua volta per un set e mezzo sembrava in grado di poter far sua la partita. Per la spagnola, numero 2 del seeding, è il secondo titolo della stagione, il nono in carriera, e arrivano 470 punti fondamentali nella sua corsa alle WTA Finals, soprattutto alla vigilia di un torneo importantissimo come Indian Wells, di categoria WTA 1000.
Nella “prima” edizione del torneo di Chicago, che aveva già visto però un WTA 125 e WTA 250 ad agosto, la spagnola ha fatto suo un percorso abbastanza strano. Dopo il bye all’esordio ha goduto infatti di due walkover tra ottavi e semifinali, e l’avversaria dal ranking più alto battuto era stata Ann Li al secondo turno, comunque fuori dalle prime 70 del ranking mondiale. Da grande campionessa, però, era lei l’assoluta favorita oggi sebbene poi il precedente in stagione avesse visto Jabeur trionfare nel terzo turno di Wimbledon, in rimonta.
Oggi, poi, la tunisina sospinta da un’importante presenza di connazionali sulle tribune con bandieroni e cori continui, aveva comandato la partita per il primo parziale. Lì c’è stato il suo miglior tennis contro un’avversaria spesso opaca, poco reattiva nei cambi di ritmo e nelle smorzate, poco centrata nella partita. Un break aveva segnato il parziale, ma la facilità con cui Jabeur gestiva i propri turni di battuta e la grande smorzata a suggellare il 6-3 conclusivo facevano pensare a ben altro esito. Il problema per la tennista africana è che ha cominciato a non essere più perfetta. Il suo tennis è passato dall’essere spettacolare e costante ad avere qualche pausa, e lì è subentrato il fattore tensione. Ha avuto per due volte un break di vantaggio nel secondo set: 1-0 e 3-2. Non l’ha mai confermato, e dopo l’aggancio sul 3-3 è cominciata la fase per lei veramente difficile.
Sentiva, Ons, che non riusciva più a fare quello che le riusciva benissimo fino a qualche game precedente. Cambi di ritmo, smorzate, slice e colpi angolati. Le fiammate erano sempre più alternate a brutte scelte tattiche ed errori banali. Sul 3-5 è rientrata in un game da 40-0 cancellando tre set point e procurandosi due chance del controbreak ma Muguruza è riuscita a far suo il set. Il punteggio era identico al parziale d’apertura, ma l’inerzia era ora completamente dalla sua parte. Jabeur si è spenta e anche dopo la pausa di 10 minuti per aspettare che un breve scroscio di pioggia passasse il suo tennis era scomparso. L’avversaria ha continuato nella sua serie positiva, sempre più padrona del gioco, chiudendo con 10 game consecutivi per il 3-6 6-3 6-0 finale. Difficile da prevederlo dopo i primi 40 minuti, eppure materializzatosi con grande rapidità.
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