Folle, infinito, a tratti tragico, una battaglia fisica e mentale che Martina Trevisan ricorderà a lungo.
E il sapore piacevole della vittoria le ha dato anche l’enorme soddisfazione di essersi presa la seconda partita più lunga del 2021 femminile, addirittura la settima più lunga della storia nel circuito WTA.
La toscana, che è all’ultima chiamata per salvare la top-100 considerando i 400 punti che le usciranno in automatico dal ranking WTA tra due settimane, ha cominciato il cammino a Indian Wells nel fine settimana e dopo essere passata dalle qualificazioni ha fatto suo un match di primo turno che sembrava poter durare all’infinito. 6-4 6-7(8) 6-4 il punteggio che le ha dato la vittoria contro Marie Bouzkova, sfinita e senza nemmeno la forza di muoversi giunti alle tre ore e 45 minuti. Ce ne sono voluti altri sette per la conclusione: tempo di un break, un cambi campo e dell’ultimo game dove quasi non si è giocato.
La ceca era 40-15 sul 4-4, ma le ultime rincorse in quel turno di battuta le hanno dato il colpo finale. Il muscolo della gamba tirava, già sul quinto punto una volta in cui la prima non è entrata ha cercato un’improbabile servizio da sotto, immediatamente punito. Sul 40-30 Trevisan ha trovato il contropiede di dritto che in questi casi non fa male, ha semplicemente l’effetto di una spina ustionante che penetra nel corpo. Sul 40-40 la ceca non ha trovato la prima e sulla seconda è stata investita dal dritto incrociato dell’azzurra. Ha cercato di allungarsi ma il dolore era tanto da cedere e cadere a terra. Sembrando a tutti gli effetti un indurimento, un crampo, qualcosa di non trattabile, non ha ricevuto veri controlli da parte della fisioterapista che però è scesa in campo più per verificare che potesse in qualche modo ritirarsi in piedi.
È passato qualche minuto, Trevisan ne ha approfittato per bere un po’, Bouzkova si è poi ripresa provando un qualcosa che non poteva però essere troppo diverso da passettini molto accorti, senza tanti spostamenti e cercando di spingere per chiudere il punto al più presto. Martina ha tenuto e alla quinta accelerazione dell’avversaria la palla è andata in corridoio per il break che ha deciso la partita. Ma come si è arrivati così in là nel punteggio e nella durata? La tenuta atletica di entrambe era molto buona, malgrado poi l’esito così spiacevole. Bouzkova è una che macina chilometri su chilometri a ogni partita: il suo tennis non dispone di accelerazioni importanti, ma di gestione del punto da fondo campo nel tentativo di essere il più solida possibile. Una ceca anomala, se vogliamo. Quest anno aveva già giocato tre ore e 15 minuti a Melbourne nella vittoria contro Bianca Andreescu. Oggi si stava scontrando contro un’altra molto tosta su quell’aspetto, con un tennis che cerca di essere più aggressivo e deve controllare le varie fasi: ci sono momenti dove Trevisan teneva molto bene il ritmo e il pallino del gioco, altri dove calava un po’ e si scontravano su scambi molto lunghi e articolati.
La partita era piacevole fin dai primi game. L’unico neo forse riguarda il numero dei doppi falli, ma i vari bracci di ferro e le aperture di campo più che interessanti sapevano sopperire. I break c’erano, anche perché in una fase di stallo così e senza veri colpi predominanti da ambo i lati era molto facile si creasse questo clima, ma soprattutto verso la fine del secondo set gli scambi erano molto ben articolati. A Bouzkova probabilmente è mancato il rovescio lungolinea, ma ha cancellato i primi due match point (7-6 e 8-7 Trevisan al tie-break) con grande coraggio meritando di giocarsi tutto nel parziale decisivo. E avremmo tranquillamente superato le 4 ore, se solo non ci fosse stato questo esito così sfortunato. Entrambe però erano sulle gambe, anche l’azzurra si stava ormai piegando da diversi minuti.
A 3 ore e 52 minuti è diventato così il secondo match WTA della stagione, superando di 1 minuto la vittoria di Sara Sorribes Tormo contro Camila Giorgi a Roma e fermandosi appena 3 dietro l’altrettanto incredibile match tra Kristina Kucova ed Ekaterine Gorgodze nei quarti di finale a Gdynia (tre tie-break per 3 ore e 55 minuti di match). A livello di Era Open, però, questo si colloca addirittura al settimo posto
Come diciamo anche su Twitter, fa specie che tre match tra i più lunghi nella storia del tennis femminile siano capitati tutti in questa stagione.
Al prossimo turno Trevisan se la vedrà contro Anett Kontaveit, testa di serie numero 18.
Risultati
S. Zheng vs [q] M. Frech
[WC] M. Sherif vs D. Kovinic
[Q] M. Trevisan b. M. Bouzkova 6-4 6-7(8) 6-4
[Q] E. S. Liang vs A. Riske
A. Sevastova b. P. Hercog 6-4 6-0
L. Davis vs N. Parrizas Diaz
[WC] C. Liu vs [Q] A. Kalinsakaya
V. Golubic b. M. Vondrousova 6-1 4-6 6-3
N. Hibino vs [Q] Z. Diyas
[Q] A. Anisimova vs [WC] K. Scott
D. Yastremska vs [WC] E. Jaquemont
C. Garcia b. [Q] K. Flipkens 5-7 6-4 6-0
K. Siniakova b. [WC] K. Clijsters 6-1 2-6 6-2
[Q] A. Sharma b. D. Vekic 6-4 2-6 6-3
A. Konjuh b. A. K. Schmiedlova 6-2 6-2
[Q] U. M. Arconada vs A. Tomljanovic
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