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Andrea Vavassori e Dustin Brown: attenti a noi due!

Le combinazioni perfette sono rare in un mondo imperfetto. Per quanto ci si provi, tendere alla perfezione è un’impresa praticamente impossibile da centrare e pare che abbia comunque in serbo un grave difetto: ha la tendenza a essere noiosa.

Invece le contraddizioni ci rendono unici nelle nostre caratteristiche peculiarità e mancanze, ma soprattutto non ci fanno correre il rischio di incappare nella noia. I diversi caratteri  delle persone contribuiscono infatti a realizzare un mondo eterogeneo e interessante.  Se poi a muovere individui differenti sono intenti comuni le diversità finiscono per confondersi e mescolarsi alla perfezione. Ne sono riprova un insolito duo tennistico che da qualche tempo a questa parte ha iniziato a mietere un successo dietro l’altro nel panorama Challenger: il giamaicano naturalizzato tedesco Dustin  Brown e il giovane torinese Andrea Vavassori formano una inedita coppia di doppio, un sodalizio sportivo che si sta rivelando, partita dopo partita, sempre più vincente.

I due si sono  aggiudicati la vittoria finale nel doppio a Tulln in Austria e a Napoli divertendosi a scompaginare stereotipi e a scardinare quel vecchio motto che concepisce sintonia solo tra chi si somiglia. Invece ordine e caos possono coesistere in un’armonia vincente.  Dell’eclettico Dustin oramai che dire? Per i pochi che ancora non lo conoscessero va detto che vederlo giocare è un antidoto naturale alla noia: lo stravagante tennista dai lunghi dreadlocks a ogni partita regala buonumore allo spettatore grazie a incredibili pallonetti, a spettacolari tweener e istintive volée in tuffo. Non importa che vinca o che perda: Dustin è sempre protagonista di  match sorprendenti. Giustiziere per ben due volte di Rafa Nadal, il simpatico giocatore rasta a trentasei anni ha deciso di dedicarsi principalmente al doppio e nel circuito ATP ha trovato nel nostro Vavassori un nuovo e perfetto compagno con cui continuare a offrire grande spettacolo al pubblico che non può che restare affascinato nel vederli giocare. Perché se la coppia tennistica è appena nata, il doppista torinese Vavassori è invece un vero mattatore nel circuito Challenger con nove titoli conquistati in carriera, di cui gli ultimi due proprio con Dustin. È sempre sorridente Andrea, un gigante buono che è passato da studente modello di liceo a specialista del serve&volley, con duri sacrifici, anni di gavetta e tanta umiltà. Forse è per questo che i due ragazzi insieme funzionano così bene: la disciplina e la costanza di Andrea da un lato e l’estro controcorrente di Dustin dall’altro creano quel mix vincente che tanto entusiasma gli spettatori, dando vita a un originale connubio sportivo basato su un affiatamento sincero. Attenzione quindi a questi due gemelli diversi che formano un ardito quanto spassoso abbinamento tennistico: per nostra fortuna sembrano intenzionati a durare e a imperversare anche nel 2022. Si sono conosciuti  al Kölner Tennis di Colonia, ne è nato un feeling immediato e ben presto ha preso corpo l’idea di giocare insieme. Mentre l’onda azzurra dell’Italtennis si infrange purtroppo sui campi di Indian Wells in California, Dustin e Andrea provano invece a conquistare nel capoluogo partenopeo il Napoli Challenger II al grido di…vietato annoiarsi! Per contrastare l’uggiosa monotonia della routine quotidiana, seguire i match di questa irresistibile coppia può diventare un vero toccasana per tutti gli appassionati di tennis: davanti ai loro colpi strabilianti sarebbe stato impossibile anche per l’indimenticabile Sandra sciorinare sbuffando al compassato Raimondo il suo celebre tormentone “che noia, che barba, che barba, che noia!”

Annalisa Migliorini

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