M. Vondrousova b. [2] N. Osaka 6-1 6-4
Era da tanto, tantissimo tempo, che Marketa Vondrousova non riusciva a mettere insieme prestazioni di questo livello per più giorni consecutivi. La ragazzina ceca classe 1999 nel 2019 aveva avuto cinque mesi di ottimi risultati e prestazioni che l’avevano piazzata dentro le prime 8/10 del mondo come rendimento stagionale, culminando il tutto con la finale al Roland Garros. Eppure, la Vondrousova di questa Olimpiade è forse ben altra giocatrice rispetto a due anni fa. Sulla terra battuta sembra quasi addormentare il ritmo, mentre oggi e in generale nella sua settimana giapponese è molto più aggressiva ed efficace.
Non basterà probabilmente questo a spiegare da solo come mai sia arrivato un sorprendente 6-1 6-4 a Naomi Osaka, ma da parte sua c’è stata una delle partite più belle della carriera. E dire che questa Olimpiade era nata con le polemiche di una convocazione in cui aveva “rubato” il posto a Karolina Muchova sfruttando un ranking protetto alquanto generoso, perché di fatto mai usato dal 2019 e che sarebbe scaduto in queste settimane. Adesso, però, è a una sola vittoria dal competere per una medaglia olimpica.
Per Osaka invece si è infranto così il sogno di una medaglia nelle Olimpiadi di casa. Era indicata come grande favorita soprattutto dopo le recenti sconfitte di tante big, ma oggi anche lei è incappata in una giornata abbastanza negativa, dove nel punteggio complessivo ha pesato soprattutto l’inizio gara e l’enorme differenza che c’era tra le due giocatrici. Sembra quasi, poi, che la condizione di indoor non abbia creato quel vantaggio per lei come ci si potesse attendere e anzi abbia aiutato maggiormente la ceca. Il campo, di per sé abbastanza lento e con rimbalzo alto, erano un primo tassello per Vondrousova perché la sua copertura di campo era spesso molto efficace e Osaka non aveva quasi mai l’impatto che voleva con la palla. In più, la ceca proponeva un atteggiamento molto aggressivo in risposta stando coi piedi sulla linea di fondo per ribattere una prima e addirittura avanzava fino a un metro e mezzo dentro al campo quando c’era da affrontare una seconda palla.
Osaka, che ha perso male il primo turno di battuta e non è stata pronta al break sul 15-40 nel game successivo, ha visto l’avversaria scappare. Le traiettorie mancine e l’ottima lettura di gioco facevano tanto male, anche perché la traiettoria di dritto poteva darle tanto quando la numero 2 del mondo doveva effettivamente compiere uno spostamento laterale. Naomi per sbloccarsi in quel set ha avuto bisogno di un game complicatissimo, già sotto 0-4, dove era indietro 15-40 e ha affrontato diverse parità. È stato però quello il primo game dove è riuscita a far valere il suo gioco, a colpire bene i primi dritti e ad affondare i colpi. Non è bastato a riaprire il set perché sul 5-1 ha perso un nuovo turno di battuta per l’incredibile 6-1 Vondrousova.
Il secondo parziale è stato molto più equilibrato perché Osaka è entrata con ben altro piglio, riuscendo per la prima volta a raggiungere una smorzata e girare lo scambio a proprio favore. Oggi Vondrousova è stata letale con quel colpo: lo adora, lo sente benissimo soprattutto col rovescio, e in ogni circostanza trovava enorme efficacia perché Naomi non aveva uno scatto deciso ma partiva tardi o senza grande convinzione. Lì ci era arrivata e ha aperto un game favorevole, dove è arrivata al break, ma tutto era comunque in equilibrio. Colpiva meglio, ma era difficile scardinare il muro difensivo della ceca. Doveva cercare le righe, prendersi rischi importanti visto anche il punteggio completamente sfavorevole. Il rovescio le è stato d’aiuto quanto ha potuto, perché sul 2-1 è venuta a meno la prima di servizio. Osaka ha avuto alcune chance di 3-1 ma sistematicamente la prima palla non entrava e sulla seconda Vondrousova sfruttava la posizione molto offensiva per comandare dal punto di vista psicologico e mettere l’avversaria spalle al muro: o si prendeva un rischio importante, o cercava una traiettoria alta per non farla “entrare” con la risposta. E invece Marketa era sempre efficace. Sull’ennesima parità, un’altra risposta sui piedi le ha dato palla break e, di nuovo senza prima, Osaka ha infine rischiato spingendo la seconda e incappando nel doppio fallo.
Dal 2-2 l’equilibrio è stato padrone. La giapponese aveva i primi turni di servizio agevoli dell’intero match e Vondrousova, sul 3-3, incappava inizialmente in una brutta fase con due doppi falli consecutivi che la mandavano sotto 15-40, ma da cui ne è uscita alla grande con due servizi al corpo a cacciare l’avversaria dietro la riga di fondo e colpire con la smorzata. Si è arrivati così al 5-4, dove Osaka ha buttato via due punti dal 15-15: sul 15-40 ha salvato molto bene i match point, ma di nuovo quando aveva le chance di 5-5 non è riuscita a imporsi anche a causa di una Vondrousova che resisteva molto bene alle sue accelerazioni spingendola a colpire in punti sempre più fastidiosi. Al terzo match point, Vondrousova ha difeso magnificamente alcune ottime pallate di dritto dell’avversaria e alla fine, con anche il nastro ad aiutare Marketa, Naomi ha gettato via l’ultimo rovescio della sua partita.
Ci sarà (almeno) una semifinalista non compresa tra le teste di serie, dunque: Vondrousova ora se la vedrà contro Paula Badosa o Nadia Podoroska. Una di loro giocherà per una medaglia olimpica.
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