Featured

WTA Bad Homburg, Kerber vince “a casa sua”: primo titolo da Wimbledon 2018 nel torneo dove è ambasciatrice

Settimana importantissima per Angelique Kerber, che forse nel momento più complicato del suo finale di carriera è riuscita a spezzare un digiuno di successi a livello WTA che durava da ormai tre anni.

L’ultimo trofeo di campionessa sollevato al cielo è stato quello pesantissimo di Wimbledon nel 2018, ma da allora le soddisfazioni erano state molto poche.

La Kerber di questa stagione su erba, però, sembra se non altro aver trovato una posizione diversa dal punto di vista mentale e già a Berlino aveva fatto una buona settimana, ma ora a Bad Homburg, dove è ambasciatrice e dove diventerà a breve direttrice del torneo, si è tolta lo sfizio di imporsi con un cammino importante, segnato dalla giornata di venerdì dove ha avuto bisogno di due vittorie al terzo set e rimontando un set di svantaggio contro Amanda Anisimova e Petra Kvitova.

Titolo numero 13 per la tedesca, che può dire veramente di aver vinto “a casa sua”, in un luogo che ha appena aperto le porte al circuito femminile essendo questa la prima edizione ma che aveva al via un parco giocatrici di buon livello e oltre a Kerber, Kvitova e Anisimova c’era anche Victoria Azarenka, ritiratasi però dopo il match vinto nel secondo turno contro Alizé Cornet.

Angelique non era forse la favorita principale, ma l’energia trovata lungo la settimana hanno riproposto qualcosa della Kerber dei tempi d’oro. Difficile capire cosa potrà trasportare da qui a Wimbledon perché lo scenario cambierà radicalmente, ma è stato importante soprattutto venerdì rientrare mentalmente nei due match cominciati subendo un netto 6-2. Contro Anisimova le era “bastato” alzare il livello nella solidità generale, contro Kvitova invece aveva dovuto mantenere altissima la concentrazione per approfittare di ogni momento di calo dell’avversaria, che aveva anche servito per il match sul 6-5 nel terzo set prima di cedere nettamente nel tie-break decisivo.

Oggi aveva forse l’obiettivo più facile, perché contro di lei c’era Katerina Siniakova, emersa a sorpresa dalla parte bassa divenuta orfana troppo presto di Azarenka. 6-3 6-2 il punteggio finale di una sfida mai in discussione e che regala ossigeno vero alla tedesca, che rimane in top-30 e può essere una spinta se non altro a continuare in questa direzione per evitare un crollo totale nel rendimento.

Diego Barbiani

Share
Published by
Diego Barbiani

Recent Posts

Niente Roma per Alcaraz: “Troppo dolore al braccio”

"Ho sentito dolore dopo aver giocato a Madrid, un fastidio al braccio. Oggi ho fatto…

19 ore ago

WTA Madrid: che show tra Rybakina e Sabalenka. Gli highlights della semi

Elena Rybakina domina per quasi due set la semifinale di Madrid. Poi, a fine secondo…

22 ore ago

Sabalenka al fotofinish, Rybakina si mangia le mani: finale Aryna contro Swiatek

Dovevano esserci fuochi d'artificio nella seconda semifinale del WTA 1000 di Madrid, e così è…

1 giorno ago

Swiatek vola alla terza finale ‘1000’ nel 2024: travolta anche Keys

L'antipasto di giornata nel tabellone femminile non ha visto variazioni al menù, in attesa della…

2 giorni ago

Sabalenka fa la voce grossa contro Andreeva: in semifinale ha Rybakina

Dodici mesi fa la partita tra Aryna Sabalenka e Mirra Andreeva, valevole in quel caso…

2 giorni ago

Applausi e commozione: Nadal e Madrid si salutano così

Rafa Nadal esce di scena a Madrid e saluta per l'ultima volta in carriera la…

3 giorni ago