La prima volta che Serena Williams ha raggiunto gli ottavi di finale a Parigi era nel 1998.
Oggi, 23 anni dopo, la leggenda statunitense ormai alla soglia dei 40 anni si è presa di nuovo la scena al Roland Garros con un bel successo per 6-4 6-4 ai danni di Danielle Collins.
Era una partita abbastanza attesa, anche perché dopo qualche impaccio contro Mihaela Buzarnescu oggi avrebbe potuto soffrire ancor di più per le caratteristiche di Collins, soprattutto nel suo essere molto esuberante in campo e dotata di un buon gioco che qualche anno fa l’aveva anche portata vicina alla top-20. Poco spin, buon timing, soprattutto il voler a tutti i costi rendere la partita una sorta di battaglia ed emergere come più tignosa. Collins ne ha fatto sempre un vanto, anche con un DNA da giocatrice di college dove lo spirito di squadra e un continuo incitarsi è quasi una tacita regola.
Invece, malgrado le previsioni fossero indirizzate verso una gran lotta, c’è stato un match abbastanza deludente. Il primo set ha regalato equilibrio ma senza la scintilla, e sul 3-3 Serena ha preso il break decisivo indovinando l’angolo del passante di rovescio dell’avversaria per colpire una voleè di riflesso che è rimasta in campo. Ha un po’ tremato sul 5-4 con due doppi falli ma dallo 0-30 ha gestito magistralmente ogni punto. Dall’inizio del secondo set, però, quel po’ di buono che si era visto è stato spazzato via da un parziale molto falloso e anomalo.
Collins recuperava un immediato break di ritardo e infilava un parziale di 4 game grazie anche al calo importante nell’intensità della sua avversaria, più lenta coi piedi e che colpiva male la palla. Più errori, si è salvata sull’1-1 0-15 ma poi dal 40-15 si è spenta e con un doppio fallo ha concesso il break per il 3-1 concretizzato da Collins con un brutto game buttato via dalla connazionale con almeno tre gratuiti di dritto. L’ex numero 1 del mondo era nel suo momento più difficile e stava ancora soffrendo all’inizio del sesto game. Recuperava il primo 15 di ritardo ma nel terzo punto si era consegnata al dritto dell’avversaria che però col campo vuoto ha messo una palla colpita male sotto al nastro. Williams si stava caricando, cercava una reazione ed era il momento in cui sistematicamente cacciava dei gran urli per svegliarsi e riprendersi. In quelle fasi, Collins aveva le possibilità di rispondere come gioco e anche a livello caratteriale. Invece è sembrata indebolirsi.
Sul 4-2 e 0-15, Danielle ha messo in campo una prima debolissima e al centro del rettangolo del servizio, un invito fantastico per Serena ad aggredire e portarsi 0-30, aumentando dubbi e pensieri nell’avversaria che capitolava, veniva ripresa sul 4-4 e perdeva ancora molto male il turno di battuta che ha dato il 5-4 a Williams, che ha chiuso nel game successivo.
Non è ancora una versione di gran livello e forse non la vedremo mai in questo torneo. Sta però facendo il suo, in maniera fin qui ottimale. Bisognerà però capire quando la barra si alzerà veramente e chissà al prossimo cosa accadrà perché avrà una giocatrice per la prima volta agli ottavi di uno Slam: Elena Rybakina. La kazaka ha fatto tanta fatica a tornare a giocare su buoni livelli da quando il circuito si è fermato nel marzo 2020 e qui a Parigi ha colto finalmente qualche bel risultato, compreso oggi il 6-1 6-4 ai danni di Elena Vesnina, con il record personale di 12 ace messi a segno. Era top-20 lo scorso anno e grazie al congelamento delle classifiche non ha perso tanto, ma aveva bisogno come il pane di un torneo così.
Victoria Azarenka porta una bielorussa agli ottavi e per lei è la prima volta al quarto turno a Parigi dal 2013. Comodo 6-2 6-2 nel match contro Madison Keys, che ha colpito quasi sempre verso il suo rovescio e mettendosi nei guai da sola non venendo sorretta da un gioco alle volte falloso alle volte troppo “smontabile” dall’avversaria. Sarà dunque la testa di serie numero 15 ad affrontare Anastasia Pavlyuchenkova, che in precedenza aveva superato 6-4 2-6 6-0 Aryna Sabalenka.
Nella parte bassa, primo ottavo di finale Slam in carriera per Tamara Zidansek, che dopo il 0-6 7-6(5) 6-2 contro Katerina Siniakova avrà di fronte Sorana Cirstea, tornata alla seconda settimana del Roland Garros 12 anni dopo la prima volta. Per la rumena importantissimo 6-3 6-4 contro Daria Kasatkina, che ha fallito una discreta per tornare molto avanti in uno Slam, soprattutto in una zona di tabellone abbastanza povera di nomi e sulla sua superficie preferita.
Marketa Vondrousova, che questa settimana deve difendere i 1300 punti della finale del 2019, sta trovando buona continuità cogliendo un’altra bella vittoria. 6-3 6-4 contro Polona Hercog e quarto turno programmato contro Paula Badosa, numero 33 del seeding e favorita per un posto in semifinale visto il grande rendimento dell’ultimo periodo. La spagnola, oggi, ha superato Ana Bogdan 2-6 7-6(4) 6-4 in quello che potrebbe essere tranquillamente etichettato come il match del tabellone femminile fin qui. Anche un match point salvato da Badosa sul finire del secondo set, recuperando molto bene dopo aver servito per il set sul 5-4 e aver fallito la chance. Per il resto quasi tre ore di lotta forsennata, con tantissimi vincenti e dove la rumena ha avuto per due volte un break di vantaggio al terzo set ed era 4-2 prima di mancare 4 chance sul 4-4 per andare a servire per il match. Sull’ultima, strepitoso il dritto lungolinea di Badosa a pizzicare l’incrocio. Poi, sulla palla del 5-5, Bogdan ha sentito i crampi e ha cominciato a muoversi molto male, sbagliando completamente il tempo per la smorzata che ha dato il primo match point alla spagnola, concretizzato da una risposta di dritto vincente.
Badosa ha confermato gli ottavi di finale del 2020, ma dovesse recuperare il grande sforzo fisico di questa partita partirebbe grande favorita contro Vondrousova ed eventualmente contro la vincente tra Zidansek e Cirstea.
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