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Roland Garros, impresa Rybakina: la kazaka elimina Serena Williams

[21] E. Rybakina b. [7] S. Williams 6-3 7-5

A inizio del 2020 Elena Rybakina sembrava destinata a un posto in top-10. Quattro finali nei primi sei tornei a cui aveva preso parte, vittorie di grande valore contro giocatrici in top-20, contro Sofia Kenin neo campionessa all’Australian Open, contro Karolina Pliskova, e una battaglia incredibile contro Simona Halep persa solo al tie-break decisivo nella finale di Dubai, la partita più bella della stagione passata. La pandemia l’aveva danneggiata più di tante altre giocatrici, perché per i primi tre mesi non aveva quasi potuto allenarsi, poi con i primi lockdown che tornavano tra Russia e Kazakistan aveva molta difficoltà a organizzarsi e il suo coach, Stefano Vukov, faceva anche fatica a organizzare le varie sessioni e i programmi di allenamento.

Adesso, la kazaka classe 1999 sta vivendo il momento migliore da quel febbraio dello scorso anno con un Roland Garros in cui è cresciuta a vista d’occhio e oggi l’ha vista imporsi sul Philippe Chatrier contro Sua Altezza Serena Williams. Non solo, l’ha dominata in quasi tutti i momenti del match, mandandola costantemente in affanno, in corsa, in ritardo. Un gioco soprattutto di potenza, ma interpretato con un modo di fare molto leggero, al di là forse di un game a metà del secondo set quando un po’ il dritto ha tremato.

Nulla però che possa intaccare una prestazione eccezionale, un 6-3 7-5 dove il servizio le ha dato una grande mano ma allo stesso modo aveva grande lucidità nelle scelte tattiche di un match che per forza di cose si sarebbe giocato su pochi scambi e dunque l’attenzione sui primi colpi diveniva fondamentale. E fin dal primo game si è presentata con grande spirito, trovando diversi punti gratuiti e chiudendo praticamente immacolata i primi turni al servizio. Sul 2-1, poi, i primi scambi l’hanno vista subito prendere il comando e martellare. Serena era già in affanno, in difficoltà nella copertura di campo, alle volte spiazzata, altre completamente in ritardo.

Subito un primo break confermato per il 4-1, poi il momento forse migliore del match per la statunitense, che ha iniziato a macinare punti col dritto, a resistere un po’ meglio in difesa e girare un importante scambio sul 15-15 per tirarsi fuori dai guai e giocare, sul 2-4, con la pressione che Rybakina stava sentendo, cominciata dal doppio fallo sul 30-30. Ha recuperato il distacco, ma sul 3-4 ha servito di nuovo male, non imponendosi mai nello scambio e, ceduto un nuovo servizio, ha visto il primo set sfilare via al quarto set point per la kazaka che si era presa qualche rischio soprattutto sul secondo, affidandosi al suo servizio per una seconda carica all’incrocio finita appena lunga ma che era sempre molto presente con la testa nel match, sfruttando il quarto set point con un dritto d’attacco non rigiocato.

La situazione, per la numero 7 del seeding, da traballante stava diventando molto pericolosa. Nel primo game del secondo set era di nuovo in grande difficoltà. Sotto 15-40 ha tirato una prima molto potente ma Rybakina ha risposto e lei era ferma coi piedi. È riuscita a tenersi a galla recuperando immediatamente lo svantaggio, approfittando di un’incertezza della kazaka col dritto a chiudere sul 15-15 e Serena ha messo insieme un parziale di 9 a 1 per andare 2-1 e 15-30, lì dove Rybakina è riuscita anche grazie al servizio a rimanere agganciata al punteggio. Sul 3-3 Elena ha cominciato un nuovo game in risposta con un super passante stretto di rovescio e sul 15-40, di nuovo, ha preso il break giocando però dopo il peggior game della sua partita, con un doppio fallo e due dritti volati via.

Malgrado tutto, non è mai sembrata vicina a crollare di testa. Ha cancellato il momento negativo con un super game sul 4-5 e volando 0-30 in risposta con due dritti fantastici, il primo in risposta a un servizio non potente ma molto angolato, poi tirando un gran tracciante di dritto. C’è stato un doppio fallo per lo 0-40 e un rovescio, poi, l’ha messa spalle al muro. Rybakina aveva un compito: non cominciare mai lo scambio, tenere tutto molto rapido, o la statunitense in qualche modo poteva risalire. Ha perso il primo punto, ma poi ace, seconda in kick sul rovescio, altro errore in risposta per Serena e nuovo rovescio lungo dopo un kick di Rybakina.

La quantità di punti che la kazaka ha ottenuto con una buona seconda, molto carica, verso il rovescio di una Williams che oggi si è mostrata debole di fronte alla prima avversaria di buon valore del suo cammino. È una sconfitta che apre completamente la parte bassa del tabellone: una tra Rybakina, Anastasia Pavlyuchenkova, Tamara Zidansek o Paula Badosa sarà in finale. Nessuna di loro aveva mai raggiunto la semifinale prima d’ora. Buon divertimento.

Diego Barbiani

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