[17] M. Sakkari b. [8] I. Swiatek 6-4 6-4
È probabilmente uno degli Slam più folli di sempre. Le quattro giocatrici giunte in semifinale non avevano mai raggiunto questo livello prima, e Maria Sakkari ha completato il filotto cominciato ieri da Tamara Zidansek estromettendo quella che sembrava essere l’unica in grado di imporsi nella finale di sabato. Iga Swiatek, invece, è incappata in una giornataccia dove il suo tennis non ha mai preso il via, con importanti errori dal lato del dritto e una coscia (quella destra) fasciata durante un MTO chiesto sul 2-0 Sakkari nel secondo set.
Fa festa la Grecia, che dopo Stefanos Tsitsipas porta anche una tennista in semifinale Slam, fatto che nel femminile non capitava dal 1925 quando Helene Contostavlos raggiungeva le semifinali nella prima edizione del Roland Garros. Oggi Sakkari si è imposta in ogni aspetto, approfittando di un primo calo importante per Swiatek sul 2-0 30-15, in un turno di battuta dove la polacca non ha mai messo il dritto in campo, palesando problemi che poi l’hanno accompagnata per tutto il resto della giornata.
A livello psicologico la sfida sembrava già finita dopo il primo parziale. Sakkari ha strappato la battuta sul 4-4, dopo essere andata sullo 0-30 e aver girato un importante scambio col proprio rovescio per il 15-40, rispondendo poi profondo e trovando zero opposizione dalla numero 8 del seeding. Rispetto alla partita contro Marta Kostyuk Swiatek è sembrata ancora più in calo. Non c’era efficacia con il top spin di dritto incrociato perché Sakkari non perdeva campo, e la palla che usciva dalla racchetta sembrava molto docile rispetto invece ai colpi della greca, che già sul 2-2 aveva sciupato tre palle break per un sorpasso che comunque è arrivato poco dopo, concretizzando col servizio un primo set di buon livello, annullando una chance del 5-5 con un’ottima seconda e poi comandando il secondo set point per il 6-4 che chiudeva la serie di set vinti dalla campionessa in carica a 22.
Swiatek ha perso definitivamente contatto col match nei primi game del secondo parziale, andando completamente in confusione al servizio e subendo un nuovo break, concretizzato poi da Sakkari per il 2-0. Iga qui ha interrotto il gioco, lamentando con la fisioterapista a bordo campo un problema alla gamba che poi è stata fasciata fuori dal campo, ma non c’era vera reazione se non nel risalire da 15-40 sull’1-3. La greca è stata bravissima a non concedere più nulla, senza nemmeno doversi superare, ma mantenendo costante un livello che dall’altra parte non poteva essere raggiunto.
Sull’ultimo dritto messo in corridoio da Swiatek, Sakkari si è inginocchiata incredula. Per lei è storia, un successo incredibile, un traguardo clamoroso e meritato. E adesso si presenterà da favorita nella semifinale contro Barbora Krejcikova, anche se di fatto tra loro due e le semifinaliste della parte bassa (Anastasia Pavlyuchenkova e Tamara Zidansek) andare ora a pescare chi potrà vincere questo rocambolesco Roland Garros è un’impresa per pochi coraggiosi.
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