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WTA Madrid: Swiatek chiude all’undicesimo match point, agli ottavi il big match contro Barty

[14] I. Swiatek b. [Q] L. Siegemund 6-3 6-3
[1] A. Barty b. [Q] T. Zidansek 6-4 1-6 6-3

Al termine di un match folle, Iga Swiatek si è qualificata per gli ottavi di finale del WTA 1000 di Madrid. In uno dei 6-3 6-3 più falsi che troverete in questo 2021 tennistico, la polacca ha prevalso contro Laura Siegemund che ha rispolverato per lunghi tratti l’abito da “guerra” per mettere in atto un vero assedio, soprattutto nel coraggio mostrato quando sul 3-5 ha tirato dritta in un game dove Swiatek è stata più e più volte a un passo dal chiudere. Ha salvato alla grande 10 match point, ma l’ultima difesa della sua avversaria l’ha portata a un piegamento sulle ginocchia che ha lasciato il segno perché per l’undicesimo era a corto di energie e si è gettata avanti alla disperata, non riuscendo nella demivolèe conclusiva.

Undici match point in un solo game, e se Swiatek non avesse chiuso era veramente a rischio di vedersi incastrata almeno per un’altra ora in una battaglia divenuta ormai serratissima. La prima non la stava aiutando da fine primo set e sulla seconda ormai aveva poche armi per difendersi e imporsi nello scambio come riusciva nelle fasi del set d’apertura. Già sul 6-3 3-0 e servizio qualcuno poteva pensare a una sfida ormai chiusa, ma la realtà è quella di una polacca che si era giocata alcuni jolly per un doppio break di vantaggio che non rispecchiava il valore del campo, con una tedesca che aveva preso enorme fiducia da due game comunque persi.

L’imprevedibilità della sfida nasceva dal fatto che Siegemund in condizioni di terra indoor è ancor più pericolosa, e lo ha dimostrato a Stoccarda tra 2016 e 2017, ma in generale su questa superficie è una delle migliori quando riesce a essere così ispirata. Il fatto che solo nel 2020 sia riuscita a raggiungere i quarti di finale del Roland Garros sa di enorme beffa, perché nel 2017 approcciava lo Slam sulla terra battuta come una delle favorite per arrivare almeno in semifinale vista la condizione eccezionale, le big battute e la scarsità di vere favorite dovute all’incredibile serie di squalifiche, infortuni e maternità delle più forti.

Il 6-3 del primo parziale è maturato soprattutto nei primi turni di battuta: Swiatek salvava un game da 0-40 e le difficoltà ai servizi duravano fino al terzo break consecutivo a favore di Iga per il 3-1, confermato finalmente servendo bene tra kick e direzioni sempre diverse. Dal 4-1 in suo favore è cominciata la vera partita. Siegemund si è sbloccata, ha cominciato a salire di livello e stava continuamente mirando al dritto dell’avversaria in fase di palleggio per avere una palla più comoda e prendersi il punto. C’erano traiettorie alte, si giocava molto profondo e qui la numero 14 del seeding ha risposto sempre “presente” ai vari scambi delicati tanto da portare a casa gli ultimi due turni di battuta perdendo un solo 15, riuscendo a comandare lo scambio col dritto mantenendo Siegemund in ritardo sulla palla e più lontana dalla linea di fondo.

6-3, ma un equilibrio molto sottile. Uguale all’inizio del secondo parziale: la tedesca partiva un po’ spenta ma dal 15-40 si riportava 40-40. Di nuovo battaglia punto a punto, e di nuovo Swiatek a emergere e prendere fiducia salendo fino al 40-15. Qui il momento di svolta reale: in uno scambio bellissimo, di tocco e polso, le due a rete si sono sfidate e Siegemund ha trovato il colpo di reni per cominciare a girare lo scambio e ricacciare Swiatek a fondo, vincendo poi il punto con una straordinaria smorzata. Lì è diventata ancora più pericolosa, perché il punto successivo era un altro gioiello a rete e Swiatek pativa il colpo scivolando a palla break. Su una seconda Siegemund si è gettata a rete ma non ha colpito benissimo la voleè alta e la polacca l’ha passata. Si è salvata, riusciva a trovare un secondo break di vantaggio, ma di fatto sembrava esserci un equilibrio da 4-4 al terzo set.

Nel primo set Iga serviva a quasi il 6-5% di prime palle, nel secondo quel dato era crollato sotto il 30% nei primi game. Siegemund era ovunque e metteva sistematicamente l’avversaria sotto pressione entrando dentro al campo e andando molto più convinta per il vincente. In breve quello che sullo score sembrava un vantaggio enorme si era assottigliato fino al 3-2 15-40. La tedesca sbagliava di poco sulla prima palla break, ma sulla seconda ricavava un nuovo errore dall’avversaria per l’aggancio. L’enorme lavoro fatto però non è bastato, perché col servizio a disposizione l’inerzia si è spenta: doppio fallo sul 30-15 ed errore per la palla break Swiatek, concretizzata rispondendo forte e sui piedi della tedesca. Ora era Siegemund a pagare il colpo, pasticciando nei primi punti dell’ottavo game e dando modo a Swiatek di allungare sul 5-3.

Il nono game è stato il più duro di tutti. Sullo 0-40 Siegemund ha trovato nuove energie e sui match point era tatticamente ineccepibile e con grande coraggio riusciva ad attaccare e contenere un’avversaria sempre più in bilico, che non riusciva più a colpire bene e a trovare varchi per far punto, quasi affidandosi alle soluzioni dell’avversaria sperando ci fosse una chance vera. Dopo sette match point annullati Laura ha avuto la prima occasione del 4-5 e qui solo una risposta a tutto braccio di Swiatek ha tenuto il game vivo. Passano i minuti, passavano i match point. Ne ha giocati due male, ma era tutto merito di come l’avversaria stesse impostando quei momenti. Passato anche il decimo, sull’ennesima parità Siegemund aveva lo scambio in mano e un miracolo difensivo della polacca sullo smash ha rifatto partire lo scambio, chiuso poi con un passante basso. Siegemund ha sentito tanta stanchezza dopo questo piegamento e non ha avuto la forza per compierne uno identico pochi secondi dopo.

Swiatek si è salvata e potrà scendere in campo lunedì per la prima sfida in carriera alla numero 1 del mondo Ashleigh Barty, che ha faticato a sua volta in maniera molto diversa contro Tamara Zidansek. Anche l’australiana aveva davanti a sé una tennista proveniente dalle qualificazioni e anche lei ha faticato perché per la prima volta dopo tanto tempo si è trovata di fronte una giocatrice che sa perfettamente come comportarsi sul rosso. Il 6-4 1-6 6-3 è stato anche propiziato da un pizzico di fortuna all’inizio del terzo set quando ha vinto tre turni di battuta in cui era costantemente sotto pressione e ha approfittato dell’unico vero momento disponibile per strappare la battuta alla slovena.

Se nel primo turno contro Shelby Rogers aveva servito il 76% di prime palle, oggi è stata sempre sotto al 50% fino agli ultimi due game. Questa difficoltà al servizio si è poi riproposta in tutto il gioco, perché Zidansek è rimasta vicina per tutto il primo set, ha avuto anzi le vere occasioni sul 3-2 prima di crollare sul 4-4. L’atteggiamento però era ottimo e all’inizio del secondo set cancellava quattro chance del 2-1 e servizio per l’avversaria e da lì si è presa il controllo del gioco.

Barty è andata in difficoltà dopo un’ora in cui era sistematicamente costretta a star lontana dal campo a causa del tanto top spin della sua avversaria e non aveva veri riferimenti per come condurre i punti tanto buona era la fase difensiva e la copertura generale del campo a cui Zidansek aggiungeva buona varietà tra smorzate e cambi di ritmo. Tamara si è meritatamente presa il set per 6-1 e ha subito avuto palla break all’inizio del terzo. Nel momento più delicato, però, Barty si è salvata col servizio che piano piano ha cominciato a funzionare. Sull’1-0 è riuscita a prendere campo poi col dritto e sulla palla break lo slice di rovescio ha fatto il suo. Sul 3-1 Zidansek tornava all’attacco in risposta e qui probabilmente ha i veri rimpianti, sprecando un 15-40 prima con una smorzata colpita male e poi con un rovescio in spinta uscito di poco, dal 40-40 nuovamente il servizio ha aiutato l’australiana, che dal 4-1 ha servito sempre meglio per prendersi un successo abbastanza complicato.

E adesso, la campionessa del Roland Garros 2019 sfiderà la campionessa del Roland Garros 2020. Per Barty ci sono 13 vittorie consecutive sul rosso, per Swiatek 18 set consecutivi vinti. Una delle due serie finirà di chiudersi lunedì.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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