Sarà tra Ons Jabeur e Astra Sharma la finale del WTA 250 di Charleston.
Una sfida inedita tra la numero 28 del mondo e la 165, che trova qui la sua piccola rivincita dopo la travagliata vicenda di Bogotá quando al primo turno ci fu quel controverso episodio dove il giudice di sedia perse il punteggio nel terzo game del set decisivo e un suo break divenne game a favore di Giulia Gatto Monticone.
A. Sharma b. [SE] M. C. Osorio Serrano 7-6 6-1
È arrivata in finale battendo proprio la campionessa del torneo colombiano, quella Maria Camila Osorio Serrano che oggi ha dato vita a un bel primo set ma non ha poi avuto necessaria forza per rimanere a contatto con l’australiana nel secondo, quando Sharma ha cominciato a far valere la maggiore energia e precisione. 7-6(5) 6-1 il punteggio finale che ha premiato l’australiana, bravissima a cambiare passo dal 4-2 per la sua avversaria nel set d’apertura.
Osorio Serrano oggi aveva subito messo in atto qualcosa di diverso. Era molto più aggressiva delle recenti uscite. Andando avanti nell’incontro si è poi capito come mai: fare una partita fisica voleva dire “scoppiare” dopo un set di alto dispendio energetico. Ha trovato il break grazie a tre ottime risposte, ma in maniera abbastanza inusuale l’ha immediatamente concesso con tre errori dovuti più alla fretta di voler chiudere il punto. Lei si è mostrata abilissima nel palleggiare a lungo, nell’avere pazienza e lavorare ai fianchi l’avversaria. Oggi cercava troppa regolarità negli scambi, e anche provando a chiudere il punto non sempre riusciva perché la palla non ha pesantezza, ancora, e dunque doveva eccellere nel timing e togliere il tempo all’avversaria. Un processo più complicato.
Si è salvata con un paio di miracoli sul 4-4, mentre sul 6-5 ha avuto addirittura 4 set point. Sharma qui ha servito benissimo, con tanto kick esterno per mandare la colombiana fuori dal campo e controllare lo scambio. Solo nel terzo caso Osorio Serrano ha fatto cominciare lo scambio, ma stava comunque facendo il tergicristallo da fondo campo e malgrado fosse arrivata abbastanza bene sull’ultima scivolata non è riuscita a mettere la palla nei pressi della riga laterale per un colpo che voleva essere a metà tra difensivo e profondo. Arrivate al tie-break la diciannovenne sudamericana è stata baciata dalla fortuna con un nastro fortunoso sul 3-2, ma non ha mantenuto il vantaggio tornando a fare braccio di ferro da fondo campo. Sul 5-4 ha visto passare quello che poi si è rivelato essere l’ultimo treno: aveva messo i piedi dentro al campo già sulla prima di servizio avversaria, che ha sentito pressione e l’ha messa lunga; ha impattato bene la seconda e cominciato a manovrare col pallino del gioco prima di aprirsi splendidamente in campo. Con la palla sul dritto e il lungolinea aperto, non è andata decisa permettendo a Sharma di tornare nello scambio e chiudere poco dopo, arrivando poi a set point e chiudendo il set in proprio favore.
A inizio del secondo Osorio Serrano trovava un break, ma lei non aveva più tanto da proporre e quando Sharma si è ripresa ha poi trovato a sua volta il vantaggio dominando il resto del set.
[1] O. Jabeur b. D. Kovinic 6-3 6-0
Ons Jabeur invece si è vendicata del 6-3 6-2 ricevuto da Danka Kovinic 7 giorni fa su quello stesso campo. Oggi la tunisina ha restituito con gli interessi quel risultato, con un 6-3 6-0 fatto di buoni colpi sebbene la partita non sia stata molto regolare. Un punteggio dominato che non si è sempre rispecchiato in una partita con poco pathos, tutto concentrato in un game fiume al termine del primo set.
Jabeur aveva due break di vantaggio, era al servizio sul 5-2 e non riusciva a completare l’opera. Ha cominciato a procurarsi set point su set point, tutti falliti. Il numero cresceva: 4, 5, 6… Kovinic resisteva, ne salvava in tutto 9, e alla terza palla break arrivava al 3-5. Vinceva il primo punto, poi il crollo. Quattro punti consecutivi Jabeur, che nel game precedente aveva pure avuto problemi di stomaco, e 6-3. È arrivata la fisioterapista, hanno dato una pasticca alla tunisina, e se il suo livello da lì è rimasto molto altalenante Kovinic è invece sparita dal campo, non riuscendo più a concludere granché.
Finirà così 6-3 6-0, con Jabeur di nuovo in finale dopo l’unica volta a livello WTA nell’ottobre del 2018 nel Premier (500, ora) di Mosca. Quel giorno perse contro la futura top-10 Daria Kasatkina 2-6 7-6(3) 6-4. Domani avrà di fronte una che, come lei, non ha titoli nel circuito maggiore.
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