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ATP Miami: prima semifinale per Sinner, non sarà l’ultima

Come non era troppo difficile da pronosticare Jannik Sinner è arrivato alla sua prima semifinale di un Masters 1000 superando in due, più o meno combattuti, set Aleksander Bublik, uno così diverso da lui che c’è da chiedersi se giocano lo stesso sport. Il gioco di Sinner è terribilmente essenziale ed estremamente efficace, e chi vuole divertirsi, come sanno i calciofili, vadano al teatro. Botte terribili di dritto e rovescio e se non funziona si tira più forte. In questa versione di tennista degli anni ’20 Sinner c’è anche, rispetto ai picchiatori tradizionali, una tendenda a venire avanti per chiudere qualche punto un po’ prima, cosa che gli consentirà di vincere molte partite. Dall’altra parte della rete c’era invece un giocatore talmente capace di fare tutto da poter perdere il filo della matassa da un momento all’altro e in genere succede nei momenti decisivi. Bublik ha un ritmo decisamente differente, non sembra seguire nessun piano tattico particolare e spesso lo vediamo compiere scelte che definire azzardate sarebbe il classico pallido eufemismo. Il risultato spesso è che fa più sciocchezze in un set di quanto Sinner ne farà in tutta la carriera e se riesce a tenere il risultato in bilico è grazie ad un talento enorme e l’incapacità di Sinner di poter opporre qualcos’altro alla botta vincente. Così Bublik ha giocato un primo set col saldo positivo fino al 5-4, appunto nel momento decisivo, quando ha combinato una serie di disastri che hanno fatto dubitare persino della possibilità di arrivare al tiebreak. Lo ha aiutato Sinner che ogni tanto perde la pazienza e troppo spesso non bada all’avversario tirando ciecamente i suoi colpi, come nella parte finale del dodicesimo game e nei primi punti del tiebreak. Per sua fortuna Bublik dal 4-1 nel tiebreak ha cominciato a seguire delle seconde qualsiasi e Sinner è riuscito a portare a casa il tiebreak.

Secondo set non troppo diverso perché Bublik ha cominciato dando l’aria di voler smettere presto e rifilando due servizi da sotto all’esterefatto Sinner, che forse per rabbia ha ceduto subito dopo il servizio. Poco male naturalmente perché Bublik lo ha presto restituito per poi sostanzialmente stufarsi. Buon per Sinner, ma povero tennis.

Quarti di finale

[1]D. Medvedev vs [7] R. Bautista Agut
[21] J. Sinner b. [32]A. Bublik 7-6(5) 6-4

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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