In una off season fin qui molto tranquilla a livello di riorganizzazione dei team delle giocatrici, ecco arrivare la notizia forse più importante: Karolina Pliskova, con una foto sui suoi profili social, ha annunciato Sascha Bajin come nuovo allenatore.
La ceca che ha spesso vissuto di cambi abbastanza rapidi nel suo box e che negli ultimi anni aveva una doppia figura accanto a sé, fin dall’estate 2018, sembra tornare ora a una figura centrale nelle vesti in questo caso del tedesco che nell’ultimo decennio è stato protagonista di importanti successi prima con Serena Williams, poi con Victoria Azarenka e infine con Naomi Osaka.
Pliskova era arrivata in alto grazie prima al padre e poi a Jiri Vanek, poi da fine 2016 è iniziata una lunga girandola. Vanek è passato ad allenare Petra Kvitova e lei, che non ha mai completamente accettato questa mossa a sorpresa, provò ad avere accanto sé David Kotyza con cui però ci furono differenze di vedute che fecero terminare il rapporto già 10 mesi più tardi. Arrivò Thomas Krupa, a inizio 2018, ma a luglio la coppia si sciolse perché Pliskova era stufa, e lo disse più volte, della enorme negatività dei coach cechi. Volle cambiare e da lì cominciò un percorso completamente diverso. Arrivarono Rennae Stubbs e Conchita Martinez, ci fu una svolta e una maturazione, ma l’australiana dovette lasciare dopo l’Australian Open 2019 e purtroppo malgrado i tanti piazzamenti è sempre mancato qualcosa anche con Conchita, finendo per separarsi un po’ malinconicamente a fine stagione. Per il 2020 ci fu un altro cambio di filosofia: arrivò in veste ufficiale (ma già da tempo le due erano in contatto) Olga Savchuk, molto amica di Karolina, e la novità Dani Vallverdu, coach da diversi anni nel circuito ATP ma alla prima esperienza in quello WTA e che si è diviso nel 2020 tra lei e Stan Wawrinka. Come nel 2019, ci furono piazzamenti, buone prestazioni, un titolo, ma dalla ripresa del circuito è stato un crollo importante. Vallverdu non si è più visto, lei stessa mostrava una condizione generale abbastanza scarsa e arrivarono brutte sconfitte.
Non si sa se oltre a Bajin ci sarà anche Savchuk. Probabilmente, ma questa è più una teoria che ancora non ha certezze, le due saranno comunque in contatto perché da come Pliskova ne parlava la loro collaborazione dello scorso anno sembrava un qualcosa di pi ufficiale, agli appassionati, di un legame che va avanti da tanto tempo. Sarà interessante, poi, vedere cosa Bajin riuscirà a dare a una giocatrice di grande valore e potenziale ma che alla soglia dei 29 anni ha sempre mancato il colpo grosso. I numeri ci sono, i colpi ci sono e nei periodi migliori Pliskova ha spesso tirato fuori prestazioni importanti anche a livello mentale. Devono però cominciare un percorso, e dunque costruire il loro rapporto. Sarà interessante anzitutto capire se sarà il coach a spostarsi dalla Florida, dove vive e fa spesso tappa, e come vorrà impostare il lavoro. I suoi ultimi due precedenti non sono stati memorabili: dopo la brusca separazione con Osaka aveva deciso di dare una mano a Kristina Mladenovic, una sorta di accordo tra amici, ma a fine anno lui ha cominciato a trattare con Dayana Yastremska. La francese ci rimase molto male, ma non potè fare granché. Malgrado la collaborazione con l’ucraina sembrasse partire sotto interessantissimi aspetti, col tempo nacquero imperfezioni, crepe, che nella seconda parte di stagione hanno portato alla rottura post US Open, con Yastremska che non aveva preso bene i complimenti di Bajin a Osaka e in generale una sensazione di fiducia venuta a mancare da parte di entrambi.
La sfida adesso è nuovamente molto intrigante per entrambi i protagonisti coinvolti. Vediamo quando potranno partire.
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