[2] R. Nadal b. [7] A. Rublev 6-3 6-4
Tutto sin troppo semplice per Rafa Nadal, che ha iniziato il suo decimo tentativo di conquistare il titolo di Maestro – l’unico che manca in una carriera straordinaria – superando in due rapidi set Andrey Rublev, che invece era all’esordio. Ma non ce la sentiamo di scomodare la differenza di esperienza tra i due giocatori in campo, perché Rublev ha pur sempre 23 anni, e arriva da una stagione in cui si è tolto buone soddisfazioni. Piuttosto Rublev è incappato in una di quelle sue giornate in cui non riesce a mantenere la calma e che lo vede squagliarsi abbastanza in fretta alle prime difficoltà. Era capitato così anche contro Wawrinka a Bercy, quando perse una partita che sembrava controllare senza neanche troppe difficoltà, e se quest’anno ha fatto sicuramente progressi anche in questo senso, non ha evidentemente ancora del tutto superato questa criticità che ne sta rallentando i successi. Con un giocatore così “in divenire” anche un pessimo Nadal avrebbe trovato modo di uscirne bene, figurarsi quello di stasera, niente di eccezionale ma decisamente “sul pezzo”, con poche distrazioni e la voglia di non correre nessun rischio. Il break del primo set è stato esemplare, nel senso che racchiude l’intera carriera di un giocatore straordinario. Rafa, dopo cinque game di assestamento, ha deciso che era il momento di colpire, aumentando l’attenzione in risposta e soprattutto giocando colpi più pesanti, costringendo Rublev a colpire un colpo in più. A questo ha aggiunto uno strepitoso recupero sulla palla game, con uno strettissimo passante di rovescio che ha lasciato lontanissimo il russo e pure un pizzico di fortuna, con un nastro che ha prolungato un dritto violento di Andrey. Da lì in poi non c’è stata più partita, anche se può sembrare strano, perché Nadal ha sempre tenuto lontano Rublev quando serviva e si è limitato al compitino in risposta. Rublev ha salvato pro-forma un paio di palle break all’inizio del secondo set e alla terza si è prodotto in un obbrobrio, colpendo al volo poco prima della linea di fondo una risposta profonda di Rafa, tirandola, ovviamente, in mezzo alla rete. Tra imprecazioni, lanci di racchetta, mani giunte e qualche urlo, si è arrivati rapidamente alla fine di un match che nessuno ricorderà.
Nadal è quindi in testa al gruppo “London 2020” e martedì giocherà contro Thiem, che nel pomeriggio aveva battuto Tsitsipas in tre set prendendosi una piccola rivincita della finale dello scorso anno. L’austriaco è favorito ma chissà, con Nadal meglio stare attenti.
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