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ATP Finals: la vendetta di Medvedev, ribaltato Nadal, il russo è in finale

Sarà Daniil Medvedev a sfidare Dominic Thiem per il titolo di Maestro del 2020. Il russo ha avuto la meglio in rimonta su Nadal. Un match che ha cambiato padrone diverse volte ma alla fine è finalmente arrivata la prima vittoria del tennista di Mosca in carriera contro lo spagnolo che stava diventando la sua bestia nera.

Sfide mai banali tra i due, Nadal conduceva 3-0 prima di questa semifinale, tre sfide nel 2019 tutte di un certo rilievo. La finale 1000 a Montreal dove Nadal ebbe vita facile contro un acerbo Medvedev; qualche settimana dopo i due si ritrovarono faccia a faccia in finale allo US Open, stavolta lo spagnolo dovette faticare parecchio per evitare di essere rimontato da due set sopra salvandosi al quinto set; l’ultimo precedente risaliva allo scorso anno proprio qui a Londra ed era stato il secondo match del round robin, a rimontare fu Nadal dopo aver perso il primo al tie-break.

Domenica alle 19:00 andrà in scena la finale tra Dominic Thiem e Daniil Medvedev. Giusto che i due vincitori dei gironi “Londra 2020” e “Tokyo 1970” si giochino il titolo di Maestro. Ancor più significativo che i due abbiano battuto i primi due del mondo in semifinale o nel girone ottenendo entrambi due scalpi prestigiosi alla vigilia del loro match. Medvedev ricordiamo è imbattuto e partirà svantaggiato perché giocherà tre giorni di fila (venerdì, sabato e domenica) e soprattutto a parità di intensità di match ha giocato e concluso la sua semifinale più tardi, comunque andrà domenica sera avremo un nuovo Maestro e sarà il sesto diverso in sei edizioni consecutive.

[4] D. Medvedev b. [2] R. Nadal 3-6 7-6(4) 6-3

I primi sei giochi del match mostrano un match squilibrato in favore del russo, Nadal soffre tremendamente quando batte e i suoi game in media durano 6 minuti. Medvedev invece viaggia spedito al servizio, 1 minuto e 30 in media per tenere la battuta, e nel terzo gioco dell’incontro ha a disposizione 3 palle break, non consecutive, sul servizio di Nadal che non sfrutta. Con un inizio del genere le 3 palle break che concede tutte in una volta il russo all’ottavo gioco sono un fulmine a ciel sereno. In questo frangente bravissimo Nadal a fiutare le difficoltà dell’avversario e cogliere l’attimo piazzando il break, un break preziosissimo e arrivato al momento giusto. Nadal soffre anche nel game in cui serve per il primo parziale, ma riesce dopo 45 minuti di sofferenza a far suo il primo parziale.

La reazione del tennista moscovita a inizio secondo è immediata: tiene a zero il servizio, conquista il break alla prima possibilità e allunga sul 3-0 con un altro turno vinto al servizio senza perdere un quindici. Nadal cerca di ricomporsi, ma come nel primo il russo viaggia col pilota automatico quando è al servizio. Lo spagnolo rischia un parziale più pesante quando nel sesto gioco salva una palle del doppio break,  che avrebbe portato Medvedev sul 5-1. Da questo momento si scuote Nadal che infila una serie di 4 giochi ritrovandosi a servire per il match. Medvedev ha ancora le forza di reagire, si salva in extremis e porta il secondo set al tie-break. Ad accusare di più il colpo è il numero due del mondo che si ritrova immediatamente sotto 1-4, Medvedev si issa 6-3 con a disposizione tre set point. Chiude il gioco decisivo sul punteggio i 7-4 e trascina la sfida al terzo set.

Il set decisivo ricorda il primo: Nadal fatica tanto al servizio e Medvedev sembra più in controllo. Il russo avrebbe già un’opportunità di break al primo gioco, ma gli sfugge e il break arriva 6 giochi più tardi. Sul 3-3 Nadal serve ma messo alle strette da fondo cerca di variare scendendo spesso a rete non sempre con buoni risultati. Medvedev si vede annullare due palle break, sulla terza è lui che prenda l’iniziativa e attacca la rete portandosi a casa il prezioso game. Il break viene confermato per il momentaneo 5-3, Nadal non cede ancora ma continua a soffrire terribilmente quando è al servizio, ancora vantaggi, ancora una discesa a rete e ancora un punto per Medvedev: è match point. Lo spagnolo si gioca la partita con la seconda e in uno scambio da fondocampo prova ancora ad evadere, stavolta con la smorzata che però si ferma nel suo campo.

Simone Milioti

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