Diamo i Numeri

Statistiche Roland Garros: prima settimana colorata d’azzurro e con Sinner e Trevisan si continua a sognare

Sabato Matteo Berrettini, autorevole alfiere della pattuglia azzurra, avrebbe potuto mettere il sigillo sulla prima settimana Slam più esaltante del tennis italiano.

Ultimo azzurro a scendere in campo dei 5 approdati al terzo turno, aveva di fronte il tedesco Altmaier, numero 186 del mondo, proveniente dalle qualificazioni, che sta giocando il suo primo Slam in carriera. Difficile crederci eppure il tennista romano, per lunghi tratti irriconoscibile, ha incassato in tre veloci set la sconfitta più dolorosa tra quelle subite fin qui in carriera.

Se Berrettini avesse vinto come da pronostico, l’Italia avrebbe avuto in campo maschile, per la prima volta nell’Era Open, tre rappresentanti negli ottavi di un torneo Slam. Questo sogno non si è realizzato ma resta invariato il giudizio assolutamente positivo di quanto fin qui fatto dai nostri tennisti, donne comprese, che finora si sono aggiudicati complessivamente 20 match, 13 dei quali contro pronostico.

In campo femminile avevamo al via quattro tenniste: a Camila Giorgi e Jasmine Paolini, in tabellone di diritto in base alla classifica, si sono aggiunte, grazie anche al superamento delle qualificazioni, Sara Errani e Martina Trevisan e sono state proprio queste ultime a rendere il bilancio azzurro in campo femminile, dopo tre turni, il migliore degli ultimi 5 anni.

La 33enne tennista romagnola (numero 150 del ranking), assente sulla terra rossa di Parigi dal 2017 e che da allora non vinceva un match in uno Slam, ha ritrovato d’incanto l’ispirazione e l’animus pugnandi che tanta gloria le hanno dato in passato (finale 2012 e semifinale 2013). Ha asfaltato contro pronostico all’esordio l’ex campionessa olimpica, la portoricana Monica Puig, (6-2 6-1 il punteggio finale) ed è arrivata ad un soffio dalla clamorosa vittoria contro l’ olandese Bertens, numero 8 del mondo, a cui si è arresa dopo tre ore 14 minuti e dopo aver sprecato un match point sul 6-5 del set decisivo (punteggio finale 7-6 3-6 9-7 per l’olandese).

In parallelo Martina Trevisan, che aveva alle spalle una sola partita in uno Slam (Australian Open 2020 contro la Kenin), dopo aver vinto il derby nel match d’esordio contro Camila Giorgi, ritiratasi a metà del secondo set dopo aver perso il primo, si è imposta in rimonta nei due successivi impegni, sulla carta quasi proibitivi, contro il fenomeno americano di precocità Cori Gauff (16 anni e numero 51 del mondo) e contro la greca Maria Sakkari (n.24 ) superata col punteggio di 1-6 7-6 6-3 dopo aver annullato due match point nel secondo set.

Era dal 2015 che l’Italia femminile non figurava tra le nazioni presenti negli ottavi di finale a Parigi. Artefici del traguardo furono Flavia Pennetta e Sara Errani che avanzò fino ai quarti dove si arrese a Serena Williams. Martina però ha saputo fare ancora meglio, battendo la Bertens e qualificandosi per i quarti di finale.

Ma se questa è la favola che sta vivendo la Trevisan, in campo maschile sono tuttora vivi i sogni di Jannik Sinner, approdato ai quarti. Si è fermato agli ottavi invece Sonego. Trattasi della seconda doppia presenza azzurra al quarto turno dal 1976 dopo quella del 2018, l’anno del miracolo Cecchinato che raggiunse la semifinale mentre Fognini si fermò agli ottavi.

Il tennista altoatesino che aveva vinto fin qui un solo match in uno Slam (in Australia a gennaio scorso contro l’australiano Purcell), ha impressionato per la autorevolezza e la continuità con cui ha saputo imporre il suo gioco agli avversari fin qui incontrati (Goffin, il francese Bonzi, l’argentino Coria e soprattutto Sascha Zverev).

Lorenzo Sonego dal canto suo ha impressionato per la tenacia dimostrata. Ha vinto al quinto set dopo 4 ore e10 all’esordio contro l’equadoriano Gomez per poi superare senza esitazioni sia il kazako Bublik che la testa di serie numero 27, l’americano Fritz (numero 30 in classifica) costretto alla resa dopo un tie break nel terzo set in cui si sono giocati 36 punti. Poco ha potuto contro Diego Schwartzman, ma il suo resta un gran torneo.

Best ranking assicurato sia per Sinner che per Sonego ma anche per Stefano Travaglia che per la prima volta ha raggiunto il terzo turno di uno Slam (degna di nota la vittoria al secondo turno contro Nishikori in cinque set) e per il napoletano Lorenzo Giustino (29 anni)che resterà nella storia del torneo per essere stato in campo, nel match di esordio, 6 ore e 5 minuti prima di avere ragione del francese Moutet ottenendo così la prima vittoria in carriera in uno Slam. Si è trattato del più lungo match mai giocato al Roland Garros dopo il derby transalpino del 2004 tra Clement e Santoro durato 6 ore e 33.

Per quanto concerne l’andamento del torneo in generale, va sottolineata l’ecatombe di teste di serie in campo femminile dove sono approdate agli ottavi solo 6 delle 32 teste di serie: Halep (1), Svitolina (3), Kenin (4), Bertens (5), Kvitova (7), Jabeur (30). Rispetto allo scorso anno confermano la loro presenza negli ottavi soltanto la Halep, la Swiatek e la Kenin.

In campo maschile viaggiano sul velluto i grandi favoriti Djokovic e Nadal. Sarà difficile non vederli in semifinale. La sorpresa maggiore è stata senza dubbio l’eliminazione del russo Medvedev all’esordio per mano dell’ungherese Fucsovics che conferma ancora una volta di essere una delle mine vaganti più insidiose del circuito e con lui l’Ungheria torna ad avere un tennista negli ottavi del Roland Garros dopo 36 anni. L’ultimo era stato Taroczy nel 1984.

Delle altre principali teste di serie oltre a Berrettini manca Monfils, che stenta a tornare in forma dopo gli ultimi infortuni, come conferma l’uscita all’esordio contro Bublik.

ALTRI NUMERI DEL TORNEO

3 – I tennisti figli d’arte: il norvegese Ruud, l’equadoregno Gomez e lo statunitense Korda.

4 – I tennisti provenienti dalle qualificazioni approdati agli ottavi di finale: Korda e Altmaier in campo maschile e Trevisan e l’argentina Podoroska fra le donne.

5 – Gli italiani al terzo turno: Sonego, Cecchinato, Sinner, Travaglia e Berrettini. Trattasi della migliore performance dal 1955 (Pietrangeli, Sirola, Fachini, Jacobini e Merlo che raggiungerà la semifinale).

6 – Le vittorie in carriera di Zverev al Roland Garros in altrettanti incontri conclusisi al quinto set dopo la vittoria al secondo turno contro Herbert.

9 – La striscia di vittorie al quinto set negli Slam di Nishikori interrotta dalla sconfitta contro Travaglia. Il bilancio complessivo aggiornato del giapponese sale a 23 vittorie e 5 sconfitte.

17 –  I tornei di qualificazione negli Slam cui ha partecipato Giustino senza successo prima di questa settimana.

36 – I punti giocati nel tie break del terzo set da Giustino e l’americano Fritz. Trattasi del tie break più lungo mai giocato a Parigi. Il secondo in uno Slam dopo il 20-18 di Tsonga-Roddick agli Australian Open del 2007.

74 – Il record di Slam disputati consecutivamente dallo spagnolo Feliciano Lopez. La serie è aperta anche per Seppi:

101 – Le partite giocate nei tornei Slam da Sara Errani che diventa la quinta italiana a superare quota 100 (bilancio 59 vittorie e 42 sconfitte):

Giancarlo Di Leva

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Giancarlo Di Leva

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