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Chissà quando comincerà il Roland Garros di Novak Djokovic, che in due partite ha lasciato per strada appena dieci game e che oggi ha fatto solo una sgambata contro Berankis, trattato più o meno come Ymer, ma senza subire deic olpi spettacolari. A terzo turno il serbo non avrà Sandgren, ma addirittura un Lucky Loser, il colombiano Daniel Ehlai Galan Riveros, nientemeno. Il 24enne numero 153 del mondo era stato sconfitto da Laaksonen nell’ultimo turno di qualificazione ma oggi ha trrovato una giornata straordinaria e ha sbriciolato il pvoero, si fa per dire, Sandgren.
La (brutta) sorpresa è arrivata da Shapovalov, che come a New York è incappato in uno spagnolo che mandava di la qualsiasi cosa e peggio che a New York si è distratto quando sostanzialmente era riuscito a liquidare la pratica. Sul 5-4 30-0, dopo una decina di game in cui l’avversario non arrivava neanche a 40 in risposta, ha perso completamente il controllo del match, sbagliando soprattutto sul 30 pari un dritto facilissimo a due passi dalla rete. Il bello è che Shapovalo ha poi immediatamente ribrekkato lo spagnolo, ma proprio il servizio è saltato, e quando finalmente Carballes Baena ha tenuto il tredicesimo game in pochi avrebbero scommesso sul giovane canadese. È un peccato perché come gioca Shapovalov in questo momento non ci gioca nessuno, solo che a lungo questo sarà anche n limite, perché basta un granellino di sabbia per mandare all’aria l’intero ingranaggio. Nello specifico un avversario che ti costringe a giocare un paio di colpi in più, aumentando la possibilità dell’errore.
Salta quindi l’attesa rivincita contro Dimitrov, che a Roma era stato sconfitto dal canadese dopo una partita davvero molto bella, e chissà se al bulgaro dispiaccia più di tanto. Oggi “Grisha” ha regolato senza particoalri problemi lo slovacco Martin e naturalmente a questo punto si spera che arrivi almeno la partita contro Tsitsipas. Dopo i brividi del primo turno il greco ha regolato con grande autorità Pablo Cuevas, in declino ma sempre capace di crearti qualche problema sul rosso. C’è stata (poca) partita solo nel secondo set, quando Tsitsipas si è un po’ distratto e ha permesso all’uruguaiano di pareggiare il conto dei break. Poca roba, Tsitsipas ha accelerato un po’ e ha rimesso le cose a posto, adesso lo aspetta Bedene, non dovrebbe essere troppo complicato.
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