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US Open: Berrettini facile, ora Rublev che ha sconfitto Caruso

Difficile dare un giudizio della prova di Berrettini, che pur vincendo in tre set non ha pienamente convinto e ha corso molti rischi contro Caspar Ruud, norvegese che tatticamente non è esattamente Wilander. Berrettini ha mostrato il solito istinto del killer, e ha si è sempre tirato fuori con grande sicurezza dai vari momenti difficili passati nel primo set, nel sesto gioco; nel secondo, che Ruud ha giocato meglio buttando tutto all’aria nel nono game; e nel terzo, quando il norvegese ha evitato di allungare il match giocando malissimo la palla break che poteva allungare il match. Berrettini è questo: grandissimo servizio, un dritto di rara efficacia, tanta sicurezza. Se entra nello scambio punti è destinato a farne pochi, ma entrare nello scambio con Berrettini è tutt’altro che semplice e non è Ruud quello che poteva sbrogliare la matassa. Ci proverà Rublev, nella riedizione dello scontro dello scorso anno, quando Berrettini per due set dominò il russo. Questa volta non andrà allo stesso modo.

Si sperava invece che ci potesse essere più partita tra Salvatore Caruso, siciliano di Avola, onesto mestierante del tennis e Andrei Rublev, moscovita alle soglie dei 23 anni, talento limpidissimo in un’anima imperscrutabile. È successo stesso in passato che Rublev si perdesse nei meandri dei suoi pensieri e lasciasse via libera agli avversari e un paio di volte anche tennisti italiani ne avevano beneficiato. Purtroppo è andata diversamente, molto diversamente, cioè come doveva andare: il tennista più forte ha fatto quello che ha voluto di quello più debole. Nel primo set un Rublev un po’ concentrato ha travolto Caruso, che è arrivato a 40 solo la prima volta che ha servito e dopo essere stato 0-40; nel secondo set Rublev ha un po’ mollato la presa e Caruso è risalito addirittura fino al 4 pari, remando e sbuffando, ma al russo è bastato aumentare, non di tanto, il livello di attenzione per chiudere il set. Nel terzo semplicemente ci si è allenato, con Caruso che ne aveva abbastanza di essere preso a pallate e ha pensato di finire in fretta.
Se tutto questo può sembrarvi impietoso fate i complimenti per i due turni slam superati per la prima volta in carriera: sono pur sempre 163.000$, non male per una settimana scarsa di lavoro.

Terzo turno

[6] M. Berrettini b. [30] C. Ruud 6-4 6-4 6-2
[10] A. Rublev b. S. Caruso 6-0 6-4 6-0
F. Tiafoe b. M. Fucsovics 6-2 6-3 6-2
[3] D. Medvedev b. [WC] J. Wolf 6-3 6-3 6-2
V. Pospisil b. [8] R. Bautista Agut 7-5 2-6 4-6 6-3 6-2
[21] A. de Minaur b. [11] K. Khachanov 6-4 0-6 4-6 6-3 6-1
[15] F. Auger-Aliassime b. C. Moutet 6-1 6-0 6-4
[2] D. Thiem b. [31] M. Cilic 6-2 6-2 3-6 6-3

 

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno
Tags: US Open 2020

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