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WTA Cincinnati: Osaka si salva, Azarenka in semifinale dopo oltre un anno

OSAKA SALVA A UN PASSO DAL PRECIPIZIO

Naomi Osaka si è trovata vicinissima a mollare la presa, ma è risorta da un set e un break di ritardo per vincere una partita abbastanza rocambolesca contro Anett Kontaveit. La numero 4 del Western & Southern Open approda per la prima volta qui in semifinale col punteggio di 4-6 6-2 7-5 e solo durante le prime parole a bordo campo si è sciolta in un vero momento di relax.

Sulla carta questa contro l’estone sembrava forse la partita più “comoda” per lei, con un importante 3-0 nei precedenti e un’avversaria che era attesa molto in forma ma con lei che ormai era entrata nel torneo dopo due test abbastanza complicati tra una giocatrice di grande estro (Karolina Muchova) e una di grande potenza (Dayana Yastremska). Invece, la giornata ha presto assunto i contorni di una di quelle occasioni dove si lascia andare un po’ troppo, perde concentrazione e pensa tanto a sé stessa, a qualcosa che non va, agli errori che crescono e un’ottima estone si portava meritatamente avanti di un break sul 3-2.

Naomi era lenta negli spostamenti, sempre piuttosto scontenta di se stessa, in ritardo e fallosa nelle esecuzioni dei colpi. E tutto questo che veniva nella sua testa ingigantito da come Kontaveit sbagliasse pochissimo, battezzando spesso una traiettoria centrale alla battuta e perdendo appena quattro punti in tutto il set. A inizio del secondo una Osaka sempre più assente, con una scarsa percentuale di prime e tanti doppi falli cedeva un nuovo turno di battuta e sullo 0-2 sembrava vicina al tracollo quando ha fronteggiato una chance di 0-3. Quasi a sorpresa è arrivato un ace centrale, poi l’avversaria regalava un punto diretto col servizio per l’1-2. In quel cambio campo Osaka si è riassestata, raccontando poi di aver cercato in tutti i modi di resettare: “Continuavo a pensare a quanto mi stessi comportando male, anche perché sono stata io a decidere di giocare qui. Non potevo comportarmi così”. Il riferimento è al fatto che per essere in tabellone ha chiesto e ottenuto una wild-card che le dava un senso ulteriore di responsabilità verso gli organizzatori.

Nel quarto game, pur non ancora nella miglior versione, Osaka ha cominciato in maniera un po’ fortuita, ritrovandosi poi 0-30. Il dritto pazzesco in risposta per lo 0-40 è stato invece il via a una fase in cui con più calma e maggior determinazione trovava costantemente modo di sfondare e cambiare gli equilibri nello scambio, dove Kontaveit ora indietreggiava e sbagliava molto di più. Alla fine diventeranno nove game consecutivi per la numero dieci del mondo, che però sul 4-1 al terzo viveva un nuovo piccolo black out e si ritrovava a fare lotta punto a punto nel finale. Non in maniera perfetta, ma è riuscita a spuntarla prima del tie-break, rientrando da 40-15 nel dodicesimo game e chiudendo al secondo match point. Per lei adesso c’è Elise Mertens, che ha giocato invece un gran match contro Jessica Pegula, vincendo 6-1 6-3.

AZARENKA TROVA UNA PREZIOSA SEMIFINALE

Victoria Azarenka cercava un percorso così da tanto tempo. Non sarà stato perfetto, non sarà stato brillante, ma se l’è preso con la determinazione di sempre. Oggi non ha vinto una bella partita, contro Ons Jabeur, ma l’ha fatta sua con uno spirito mai domo malgrado un servizio spesso assente, costretta a servire delle seconde e a essere preda degli attacchi della tunisina, ma è emersa vincitrice da un primo set chiuso in quasi un’ora e un quarto per poi dominare il secondo fino al conclusivo 7-6(9) 6-2.

Aveva bisogno di queste partite, perché la Azarenka pre-sospensione era una giocatrice spenta e lontanissima dall’essere accettabile e il rientro a Lexington contro Venus Williams non aveva dato risultati sperati. Ora, in questo anomalo torneo di Cincinnati, la bielorussa torna protagonista emergendo da una porzione di tabellone non impossibile ma che oggi aveva l’ostacolo più grande perché Jabeur sta giocando il miglior tennis della sua vita e in questo 2020, malgrado i 5 mesi di pausa, ha messo paura a tante grazie al suo gioco molto imprevedibile.

Nei primi game, anzi, Jabeur sembrava facilmente in grado di avere il comando del match mentre Azarenka faticava tanto a non arrivare in ritardo sulla palla e nel tenere il passo dell’avversaria. Poi la seconda metà del set è stata molto confusionaria con tanti errori, break e controbreak. La tunisina sciupava due set point sul 5-4 40-15 e al tie-break rimontava da 3-6 a 7-6, mancando però in tutto altri due set point. Alla fine, Azarenka si prendeva il set al quinto tentativo, sul 10-9, e metteva un distacco importante a livello psicologico tra lei, sollevata, e l’avversaria, col rimpianto delle tante occasioni mancate.

Il secondo set si è subito delineato in favore della ex numero 1 del mondo, che ha preso il largo e alla fine ha mostrato un enorme sorriso. Con questo risultato rientra in top-50 e ora si giocherà l’accesso alla finalissima contro la vincente tra Maria Sakkari e Johanna Konta.

Risultati

[12] E. Mertens b. [Q] J. Pegula 6-1 6-3
[4/WC] N. Osaka b. [14] A. Kontaveit 4-6 6-2 7-5
[8] J. Konta vs [15] M. Sakkari
V. Azarenka b. O. Jabeur 7-6(9) 6-2

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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