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WTA: in attesa di Halep, Palermo pubblica una entry list provvisoria. Wild card a Giorgi

Il torneo WTA International di Palermo darà il via, ormai sembra quasi certo, alla ripresa della stagione tennistica 2020. Le incognite sono tante, i problemi saranno concreti, ma alla fine come tutti i business non può permettersi di rimanere bloccato a lungo e dunque si cercherà di costruire qualcosa che possa aiutare giocatrici e giocatori (nel caso dell’ATP).

Il torneo nel capoluogo siciliano aveva già annunciato che aprirà le porte a 500 spettatori a sessione, un modo per provare a rimanere a galla raccogliendo quel po’ di incasso che il botteghino può consentire, e per questo la possibilità di avere al via Simona Halep al momento è vista un po’ come una manna dal cielo.

La rumena, che aveva annunciato di considerare fattibile la possibilità di volare in Sicilia, al momento non è segnata sulla lista di partecipanti che è stata resa nota. Questa però non è ancora il documento definitivo perché la WTA stessa ha concesso una settimana in più di tempo (col nuovo limite fissato alle 17 di lunedì 13) alle giocatrici per decidere.

Basandoci sulla lista di giocatrici al momento annunciate, il torneo si prospetta di livello piuttosto interessante perché sono tante tra le prime 50 del mondo a essersi segnate, basti pensare che la prima nella lista è Aryna Sabalenka, numero 11 del mondo e con un ottimo curriculum alle spalle. Con lei Elena Rybakina che stava giocando benissimo nella prima parte di stagione ed era salita fino alle soglie della top-15, ma anche giocatrici molto preparate sul rosso come Marketa Vondrousova, Elise Mertens, Maria Sakkari, Petra Martic, Kristina Mladenovic, per non parlare della campionessa a Parigi 2009 Svetlana Kuznetsova. Questo senza dimenticare la campionessa dello scorso anno Jil Teichmann, o la più che probabile presenza di Kiki Bertens che sul rosso ha dimostrato di poter battere quasi tutte. Questo senza dimenticare appunto Halep e, forse, Elina Svitolina.

Il problema, però, è che l’Italia ha deciso al momento di aprire le proprie frontiere solo ai paesi dell’Unione Europea. La pandemia causata dal covid-19 ha segnato profondamente l’andamento del traffico internazionale e fino almeno al 15/20 luglio non ci saranno nuovi aggiornamenti per quanto riguarda il destino di paesi al di fuori dell’Unione. Al momento, dunque, chiunque provenga da fuori ha l’obbligo di fare due settimane di quarantena e in una fase dove il virus sta riprendendo a circolare (seppur non ancora ai livelli visti negli scorsi mesi) c’è grande allerta alle frontiere e non sembra questo il momento che possa segnare una riapertura.

La lista al momento vede iscritte:

Aryna Sabalenka
Petra Martic
Elena Rybakina
Marketa Vondrousova
Maria Sakkari
Donna Vekic
Dayana Yastremska
Ekaterina Alexandrova
Svetlana Kuznetsova
Veronika Kudermetova
Kristina Mladenovic
Alona Ostapenko
Anastasija Sevastova
Rebecca Peterson
Polona Hercog
Fiona Ferro
Alison Van Uytvanck
Alizé Cornet
Bernarda Pera
Jil Teichmann
Laura Siegemund
Daria Kasatkina
Kristyna Pliskova
Arantxa Rus
Camila Giorgi (WC)

Le giocatrici a forte rischio cancellazione, immaginando che non possa esistere la prospettiva dell’isolamento di 14 giorni in vista di un torneo, sono:

Aryna Sabalenka (Bielorussia)
Elena Rybakina (Kazakistan)
Dayana Yastremska (Ucraina)
Ekaterina Alexandrova (Russia)
Svetlana Kuznetsova (Russia)
Veronica Kudermetova (Russia)
Bernarda Pera (USA)
Daria Kasatkina (Russia)

Si “salva” Teichmann (Svizzera) perché malgrado la Svizzera non sia parte dell’Unione Europea è comunque parte dell’area di Schengen. Situazione simile potrebbe verificarsi per Svitolina che sì è di nazionalità ucraina ma ha residenza a Londra e da ormai più di un anno passa il tempo fuori dai tornei in Svizzera. Pera, invece, malgrado il passaporto USA è originaria della Croazia e nel caso abbia una residenza lì potrebbe essere ammessa. Tutto però è in continua evoluzione e molte di queste informazioni potrebbero variare da un momento all’altro.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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