In questa quarantena imposta dal coronavirus, la famiglia Djokovic sicuramente ha trovato il modo di far parlare di te. E dunque, dopo le controverse dichiarazioni di Nole sul Covid-19 sul vaccino e sul match di Davis giocato dopo una sbronza notturna, ecco mamma Dijana confessare al quotidiano svizzero “Blick” qualche succoso aneddoto della carriera del talentuoso figlio, attuale numero uno del ranking Atp.
La signora Djokovic, che in passato aveva più volte accennato alla difficile infanzia del fuoriclasse serbo in un paese in guerra, ricordando i suoi inizi difficili nel tennis a causa della mancanza di risorse economiche, stavolta si sofferma sull’ultima finale di Wimbledon, vinta quasi miracolosamente contro Roger Federer. “La partita contro Roger a Wimbledon è stata la più difficile dell’anno scorso – ha detto mamma Djokovic- In tribuna erano quasi tutti con Federer, in pochi facevamo il tifo per Novak. Ciò mi ha infastidito perchè Roger è un pò arrogante. Quando stava a due punti dal match con il suo servizio, ho afferrato la mia croce, un amuleto che porto e che mi salva nei momenti difficili, e mi sono detta: “Nole, puoi farcela. L’hai fatto molte volte, puoi farlo di nuovo. E lo ha fatto”.
“Dio l’ha salvato. Anche Novak crede in Dio, si sente un prescelto. Indossa una croce che porta pace e felicità”. La signora Dijana ha poi svelato che la sconfitta più pesante subita dal figlio è stata quella contro Juan Martin Del Potro nel primo turno delle Olimpiadi di Rio: “Quella sconfitta mi spezza ancora il cuore. Mai l’ho visto piangere con lacrime più grandi. Aveva tutto per vincere l’oro ma il suo desiderio non è stato esaudito. Aveva un problema al gomito e non poteva sopportare la pressione. Sentiva di aver deluso il popolo serbo”.
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