Coronavirus

Coronavirus, Federer: “Adesso non mi alleno, il tennis senza pubblico non sarebbe lo stesso”

Una chiacchierata tra amici con l’obiettivo di dare una mano a chi ne ha bisogno, ma anche l’occasione per parlare di tennis.

Diretta Instagram con Gustavo Kuerten e Roger Federer riportata da GloboEsporte e nella quale il campione svizzero si è unito al progetto “Ganar juntos” nato per aiutare 35mila famiglie brasiliane in difficoltà.

“King Roger” ringrazia Kuerten per l’aiuto e l’amicizia con cui l’ha accolto nel circuito agli inizi della sua carriera e poi parla della ripartenza di un tennis che, come tutti gli sport e ogni settore della società, ha dovuto e dovrà fare i conti con il Covid-19.

“Io non posso immaginare di giocare in uno stadio vuoto, non riesco a concepirlo e spero che non mi succeda mai – spiega Federer -, una cosa sono gli allenamenti, l’altra le partite, competere con l’avversario. E’ chiaro che si possa fare senza tifosi, ma non è la stessa cosa. Secondo me sarebbe meglio tornare gradualmente alla normalità e con almeno un terzo della capienza degli stadi con il pubblico, per me sarebbe molto difficile giocare i grandi tornei senza pubblico”.

Una ripresa graduale dice Federer, ma al momento il fuoriclasse svizzero ha proprio deciso di fermarsi. “Da quando mi sono operato nel 2016 non passavo cinque settimane a casa e devo dire che per me e la mia famiglia è stato un grande momento, tutti in salute e tutti insieme a casa anche se…. qualche volta si diventa pazzi”, se la ride Federer che poi torna serio quando Kuerten gli chiede dei suoi allenamenti.

“La verità è che non mi sto allenando in questo momento e onestamente non vedo la ragione per cui dovrei farlo. Sto bene fisicamente e credo che ci vorrà ancora tanto tempo prima di tornare a giocare. Per me è importante prendermi questo periodo di riposo, il tennis non mi manca più di tanto, ma quando saremo vicini al rientro e avrò un obiettivo per riprendere gli allenamenti sarò super-motivato”.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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