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Colpo di scena all’Australian Open: Serena Williams crolla contro Wang

[27] Q. Wang b. [8] S. Williams 6-4 6-7(2) 7-5

Clamoroso a Melbourne: Serena Williams è fuori dall’Australian Open, e con merito. Straordinaria prova di Wang Qiang, che ha impostato una partita di grande spessore, riproponendo per tutto il tempo un’idea di gioco simile a quella di un’altra giocatrice che negli ultimi anni ha dato tanto fastidio alla leggenda statunitense: Angelique Kerber.

Quattro mesi fa veniva spazzata via malamente dal centrale dello US Open con un 6-0 6-1 in meno di 45 minuti che le aveva portato tantissime critiche e commenti esagerati, perché Wang è una regolarista di alto livello, che può mantenere lo scambio vivo e muovere al tempo stesso l’avversaria come mantenere profondità e mandare fuori posizione l’avversaria. La tedesca ha basato gran parte della sua grandiosa carriera anche su questo e oggi, Wang, ha espresso al meglio questo schema superandosi mentalmente e raccogliendo, alla fine, i frutti di una giornata che non dimenticherà mai.

Enorme delusione, invece, per Serena che ha vissuto una giornata pessima, in una valutazione che molto probabilmente non sarebbe cambiata neppure se avesse trovato il modo di girarla e portarla a casa, fattore che dopo il secondo set sembrava quasi scontato. Le probabilità che Wang sentisse i dolori di un finale di parziale in cui tutto le è andato storto erano piuttosto elevate, soprattutto perché Serena aveva trovato maggiore efficacia al servizio e resistere un set intero all’elevata pressione che un’avversaria così importante poteva darle.

Serena ha invece giocato male, molto male, per gran parte dei due set iniziali. Una quantità enorme di risposte mancate sono state il primo tassello negativo di una giornata che non si sarebbe probabilmente mai aspettata. Un modo di stare in campo che ricordava molto quello del match contro Tamara Zidansek al turno precedente, quando vinse 6-2 6-3 per manifesta superiorità in potenza ma lasciava molto a desiderare nella voglia e nella qualità del gioco. Oggi Wang è riuscita a esporre tutti i suoi difetti con una partita molto intelligente, resistendo alle 4 palle break concesse nel primo set e ringraziando Serena per i continui errori ma meritando di arrivare al 4-4 con lei. Copriva molto bene il campo e sapeva trovare la maniera per evidenziare i difetti della statunitense, rigiocando tanto e sbagliando pochissimo, servendo in maniera coraggiosa soprattutto la seconda. Non ha colpi definitivi, ma un gioco che nel complesso vale questa posizione in classifica tra top-20 e top-30 conquistata ormai nella parte finale del 2018 quando era sempre in semifinale.

Una Wang che non ha tremato quando Serena le ha dato modo di crearsi l’opportunità del break sul 4-4, prendendosi il punto prima col rovescio incrociato e poi col dritto a campo aperto. Infine, sul 5-4, un ottimo turno di battuta l’ha portata avanti e a inizio del secondo manteneva sempre molto bene il piano di gioco creando già problemi all’avversaria sull’1-1 e poi strappandole la battuta sul 2-2. Serena parlerà in conferenza stampa di una giornata per lei pessima, quasi irriconoscibile dal punto di vista professionale, ma c’è tanto merito di chi è riuscita a far male. Si muoveva poco, il footwork non girava come doveva, e Wang riusciva spesso a punirla arrivando anche alla chance del 5-2 e servizio. Si è salvata, Serena, con un dritto dei suoi, ma la sofferenza è continuata. Wang al servizio per il match ha trovato la miglior versione della statunitense, che ha spinto bene da fondo e sul 15-40 ha avuto lo spazio per colpire un dritto vincente in incrociato che ha rimesso in equilibrio la situazione.

Da lì è cresciuta col servizio, ha salvato un 15-40 nel game successivo con quel colpo e si è portata al tie-break, dominato. Il terzo si presentava potenzialmente come una passeggiata, visto l’andamento così critico per la giocatrice sfavorita, e invece si è creato tutt’altro scenario. Wang, bravissima sotto questo aspetto, ha cominciato il set al servizio riprendendo il piano tattico impostato fin dall’inizio. Forse nella sua testa si era installato il pensiero che non aveva grandi colpe, cosa poi effettivamente avvenuta. E da lì è cominciato un lungo scambio di game al servizio dove Wang continuava a trovare profondità e mandare fuori posizione Serena, costringendola talvolta a errori pesanti e aumentando la sensazione di frustrazione. Wang ha avuto una prima chance sul 4-3, ben salvato da una Williams che risaliva sempre col servizio, mentre sul 6-5 il rovescio ha definitivamente abbandonato la statunitense.

La cinese buttava i primi due match point, mentre dopo il nuovo regalo di Serena col dritto rispondeva ottimamente dal lato del rovescio rigiocando angolato, lì dove la numero 8 del seeding non ha saputo rigiocare il punto.

(aggiornamenti a breve)

Diego Barbiani

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