Dal nostro inviato a Melbourne
[1] N. Djokovic b. [14] D. Schwartzman 6-3 6-3 6-4
[32] M. Raonic b. M. Cilic 6-4 6-3 7-5
Il “peccato originale” di Diego Schwartzman è quello di essere alto appena 170 centimetri, handicap non da poco nel tennis di oggi fatto di giganti dal servizio bomba. L’argentino ha raggiunto risultati importanti ma dovrà sempre convivere con la sua modesta statura che probabilmente gli impedirà di scalare un paio di gradini in più. Per vincere contro Novak Djokovic non basta correre a perdifiato e avere due discreti fondamentali e infatti Diego è andato a sbattere per la quarta volta su quattro contro il numero 2 del mondo.
E quello visto oggi è stato ancora una volta un ottimo Nole d’Australia, brillante ma senza grande sforzo. Un tennis molto naturale, una condizione fisica eccellente come già dimostrato in ATP Cup e una sicurezza che qui a Melbourne fa davvero paura. Ci ha messo poco più di due ore a qualificarsi ai quarti per l’undicesima volta in quindici partecipazioni. Da quando ha trionfato sulla Rod Laver Arena per la prima volta ha mancato l’appuntamento con le final eight solo due volte: nel 2017 e nel 2018, nel bel mezzo del suo periodo nero che sembrava averlo svuotato di ogni energia.
Proprio durante la grande crisi Schwartzman è andato vicino a batterlo: a Parigi tre anni fa si portò avanti due set a uno prima di crollare. Altra storia, altra superficie ma soprattutto altro Djokovic, debole nel fisico e nella testa al contrario di quello visto nella prima settimana a Melbourne. Nel match di oggi è bastato un break sul 4-3 del primo set per indirizzare tutto sui suoi binari. L’argentino non gli ha mai dato fastidio, gli ha strappato il servizio solo una volta nel secondo set ma quando era indietro di due break. Per il resto tanto impegno ma con scarsi risultati.
L’ingrato compito di provare a fermare la corsa del serbo verso l’ottavo titolo a Melbourne Park spetta ora a Milos Raonic. Il canadese si è confermato in grande forma in questo inizio di stagione e dopo aver battuto Tsitsipas in tre set si ripetuto contro Marin Cilic, finalista nell’edizione del 2018. Ai quarti ci era arrivato anche un anno fa, unico risultato di rilievo (con la semi di Indian Wells) in un’annata tormentata dagli infortuni. Di nuovo a posto fisicamente può essere cliente scomodo per tutti, eccetto per Nole: i nove precedenti li ha vinti tutti il giocatore di Belgrado.
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…
La sconfitta di Iga Swiatek contro Coco Gauff non solo mette nei guai la numero…