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ATP Auckland: Paire raggiunge Humbert, derby francese in finale

Saranno il giovane Ugo Humbert, uno dei più interessanti newcomer dell’ATP, e l’estroso Benoit Paire a giocarsi il secondo titolo dell’anno, dopo quello di Doha. Finale non facilmente pronosticabile anche se per motivi diversi. Se per Humbert infatti sarà un esordio a questi livelli, dopo le semifinale perse l’anno scorso contro Kukushkin a Marsiglia, lo stesso Isner a Newport e Murray ad Anversa, per Paire il problema sta nella totale imprevedibilità del suo gioco, che vale certamente il famigerato prezzo del biglietto ma funziona secondo bioritmi del tutto sconosciuti, principalmente al protagonista. Paire giocherà la nona finale e l’ultima l’aveva persa proprio a Winston Salem proprio contro l’avversario di oggi, questo Hurkacz che, come si dice in gergo, non si batte da solo. Nell’estate nordamericana il polacco si era imposto alla distanza, in quella australiana è stato invece a lungo dominato prima che Benoit prima lo riammettese nel match distraendosi dopo il break del quarto game del secondo set, e poi giocasse un disastroso tiebreak che lo costringeva a prolungare il match al terzo. Di nuovo Paire trovava il modo di perdere il break di vantaggio ma alla fine, forse grazie alla gentile concessione di Hurkacz, capace di tirare il doppio fallo nel match point, ha portato a casa il match e domani proverà a vincere il suo quarto titolo, dopo quelli della lontana (nel tempo) Bastad e i due dell’anno scorso a Marrakech e Lione.

Ben diversa la situazione di Ugo Humbert, che quest’anno è chiamato a dirimere i dubbi sulle sue reali possibilità. Il 21enne francese ha ingaggiato la solita battaglia di servizi contro Isner, mostrandosi enormemente più efficace, anche se lo statunitense sembra entrato nella fase di irreversibile declino diventando a tratti imbarazzante in risposta, tanto da consentire un incredibile 100% sulla prima a Humbert. Bravo, ci mancherebbe, ma un dato del genere è inspiegabile se non con l’aiuto di chi risponde. E sulla seconda non è che sia andato tanto meglio, visto che alla fine ha fatto un misero 6 su su 18. Sei punti nelle undici volte che è andato a rispondere e naturalmente nessuno nel tiebreak. Come si dovrebbe vincere un match in queste condizioni è difficile da capire, buon per Humbert che si è preso la rivincita della sconfitta di Newport e ha collezionato, proprio a partire a quella sconfitta, la quarta vittoria di fila contro un top20. Come accennato in apertura, per Humbert è la prima finale dopo le tre semifinali perse nel 2019. Non si fermerà qui.

Semifinale

[5] B. Paire b. [6] H. Hurkacz 6-4 6-7(1) 6-2
U. Humbert b. [4] J. Isner 7-6(5) 6-4

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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