Non c’è annuncio, non c’è avviso, ma l’assenza di Victoria Azarenka dal tabellone principale dell’Australian Open fa tanto rumore.
Senza più coach, abbandonata da Wim Fissette presente con Naomi Osaka e il suo team alla Evert Academy e in una cena di gala a Los Angeles; senza più compagna di doppio con Ashleigh Barty legatasi per il 2020 a Julia Goerges, ora la bielorussa è anche senza tornei nel primo mese della nuova stagione.
Il suo nome non c’è da nessuna parte, e non c’è al momento praticamente alcuna possibilità di pensare a un cambiamento dello scenario. La rinuncia all’Australian Open, non accompagnata da alcuna voce da parte sua o del suo team (chi è rimasto) ma solo da tanto silenzio, segue le rinunce ai primi tornei della stagione. Niente Australia per lei che ha vinto tanto qui e pure qualcosa di molto pesante come due Australian Open, e adesso? “Vika” è ferma dallo US Open e non c’è traccia di lei se non in un paio di foto pubblicate al mare con il figlio Leo. Ha provato a dedicare a lui questo suo rientro dopo le travagliate vicende personali, ma non è mai riuscita a raggiungere un punto tale da sentirsi veramente ricongiunta alle migliori di questo momento. Il concetto di “no news good news” è in questo momento il solo tentativo per pensare che tutto ciò sia solo un’invenzione frutto del timore e di un periodo dove, sostanzialmente, è un via vai di riflessioni e domande.
Negli ultimi 12 mesi hanno lasciato: Agnieszka Radwanska (piede), Lucie Safarova, Carla Suarez Navarro (entrambe giunte alla loro fine), Dominika Cibulkova (un tendine d’Achille irreparabile, una carriera giunta al termine, una gravidanza appena iniziata), Caroline Wozniacki (come Safarova e Suarez Navarro) e Barbora Strycova, che non ha ancora fatto trapelare la data ma è certo ormai che sarà in un momento nella prima parte dell’anno nuovo. Sei tenniste di grande livello tra singolare e doppio, vincitrici Slam, finaliste Slam, con presenze alle WTA Finals e in top-10 nelle due categorie. A questo punto, aggiungere all’elenco di partenti anche Azarenka è un giochino fin troppo facile, ma al di là di un’operazione mentale sono effettivamente in giro per i corridoi del tennis voci di una bielorussa che al 12 dicembre è ancora molto lontana dai campi. E ormai il ritardo con le altre è importante, perché dovrebbe riassestare il proprio team, scegliere un coach nuovo se non rimarrà neppure Slava Konikov, unitosi nel gennaio del 2018 e rimasto come collaboratore di Fissette nel 2019.
Viene anche il forte dubbio che in questo momento non ci sia nuovamente in ballo la questione dell’affidamento del bambino che, ricordiamo, non era affatto conclusa. Due anni fa era convintissima di poter chiudere la vicenda dopo che il tribunale statunitense aveva annullato la sentenza del tribunale californiano e dunque dato ragione a quello di Minsk, ma l’ex compagno ha vinto l’appello e dunque bisognava ricominciare tutto da capo. E la domanda che smuove tutto questo ragionamento è sempre quella: dopo la durissima vicenda personale e gli importanti danni recati, tenuta fuori dai campi un anno dopo il parto per gestire la causa legale, avrà ancora la forza di rimboccarsi le maniche e riprovarci? Al momento, la sensazione di tanti è più propensa per il no, sebbene il carattere mai domo di Azarenka non rappresenterebbe una novità.
Nel frattempo, il suo forfait a Melbourne “grazia” Camila Giorgi che diventa l’ultima giocatrice iscritta in una entry list che vede 99 delle prime 100 del mondo a cui si aggiungono ben cinque giocatrici col ranking protetto: CiCi Bellis, Kateryna Bondarenko, Katie Boulter, Vera Zvonareva e Anna Karolina Schmiedlova. Banalmente, se Azarenka si fosse segnata Giorgi sarebbe stata la prima fuori e (in caso di nessun forfait) costretta a passare dalle qualificazioni. Così invece l’Italia ha due giocatrici segnate: l’ex top-30 e Jasmine Paolini, al debutto assoluto a Melbourne e, in generale, in un torneo Slam da numero 1 italiana. Nessuna sorpresa, infine, tra le altre big. Ashleigh Barty sarà al via da numero 1 del mondo, la campionessa uscente Naomi Osaka si giocherà a Brisbane il posto nelle prime 4 teste di serie, Serena Williams numero 10 del seeding e dunque avrà un ottavo di finale contro una giocatrice tra la 5 e la 8 (al momento: Bianca Andreescu, Elina Svitolina, Petra Kvitova, Belinda Bencic).
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