[3] D. Medvedev b. [5] A. Zverev 6-4 6-1
Daniil Medvedev continua nella sua marcia trionfale, vince il secondo Masters 1000 consecutivo due mesi dopo la vittoria a Cincinnati, il quarto titolo del 2019 e il sesto in carriera. Non c’è stato niente da fare per Alexander Zverev che dopo aver dato segnali confortanti di ritorno, oggi è crollato sul finire del primo parziale tradito da due doppi falli che hanno riaperto le vecchie paure. Le prossime uscite a Basilea e Parigi diranno se si tratta di una piccola ricaduta in fase di guarigione o se i progressi visti in questi giorni non sono ancora consolidati. Non ci sono dubbi invece sulle condizioni di salute di Medvedev che da Cincinnati ha segnato la ventunesima vittoria a fronte della sola sconfitta subita in finale a New York da Rafa Nadal.
Piove e si gioca con il tetto chiuso. Il primo set si apre con un allungo di Medvedev che con un parziale di dodici punti a tre sale tre a zero. Il russo tiene come da normale amministrazione i suoi primi due turni di battuta mentre Zverev inizia senza la prima di sevizio e non ottenendo punti diretti sperimenta subito la dura legge del russo che inizia a palleggiare dal fondo con colpi morbidi e sicuri alternando le direzioni con disarmante continuità che hanno lo scopo di acquistare ritmo e sfinire l’avversario. Tutto funziona alla perfezione e il tedesco, stretto nella morsa, sbaglia due volte con il dritto e poi prova a togliersi dallo scambio azzardando una smorzata sulla quale però il russo arriva come un falco e chiude prendendosi tre palle break consecutive.
Sulla seconda piazza una gran risposta nei piedi di Zverev e appena lo vede lontano dal campo gioca la smorzata vincente strappandogli il servizio. Zverev è ancora in pericolo nel quarto game e piazza due ace per uscire da uno scomodo trenta pari. Le percentuali di prime sono basse per entrambi e nel quinto game tocca a Medvedev difendersi con la seconda e si trova 0-40 con due errori e un vincente di rovescio del tedesco. Con un serve e volley dietro alla seconda chiuso con una volée bassa di rovescio degna di un certo giocatore svizzero, un ace e un’altra proficua discesa a rete annulla tutto ma Zverev entra in ritmo e si difende senza più sbagliare mentre arrivano altri errori del russo che alla quinta palla break cede il servizio.
Il parziale ritorna in equilibrio ma tutto è legato al servizio. Quando i giocatori scambiano il tedesco cede sempre più campo al cinico gioco del russo che trova angoli sempre più stretti. Anche se ogni tanto commette qualche errore Medvedev sembra a suo agio e tranquillo nel gestire il gioco mentre Zverev non trova soluzioni per uscire dalla ragnatela e rimane in scia grazie al servizio. Nel decimo game sul trenta pari sente tutta la pressione di servire per allungare il parziale e con due doppi falli consecutivi si toglie il pensiero cedendolo a Medvedev.
Il primo game del secondo set è l’emblema della sfida. Sul 40-15 il russo si fa prendere da un attimo di follia e si ostina con la smorzata sbagliandone due di fila, poi si presente a rete dietro alla seconda e si fa passare cedendo una palla break ma ritrova subito la ragione e piazza una prima vincente, chiude con l’uno-due e sigla l’uno a zero con uno smash. Sascha invece ripiomba nel buio, cede ancora due volte il servizio e salva il bagel nel sesto game. Per il resto è dominio russo.
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