Matteo Berrettini vede la top ten e può puntare con decisione alle Finals di Londra. La fantastica semifinale raggiunta agli US Open consente al tennista romano di guadagnare dodici posizioni nel ranking ATP: ora Matteo è tredicesimo. Tra gli azzurri, nell’era computerizzata, meglio di lui hanno fatto solo Adriano Panatta (quarto nel 1976), Corrado Barazzutti (settimo nel 1978), Fabio Fognini (nono nel 2019) e Paolo Bertolucci (dodicesimo nel 1973).
Ancor più significativa l’avanzata di Berrettini nella Race, dove si issa al nono posto, ad appena venti lunghezze (2180 a 2160) dall’ottavo gradino occupato da Kei Nishikori, che, se occupato a inizio novembre, vorrebbe dire qualificazione al Master. Insomma, per il capitolino si aprono prospettive impensabili solo qualche settimana fa: l’importante sarà continuare il percorso compiuto fin qui senza caricarsi di inutili pressioni.
In vetta resta Novak Djokovic, che però vede assottigliare il proprio margine di vantaggio sul più diretto inseguitore, Rafael Nadal, che ha fatto suoi gli US Open per la quarta volta, arrivando a quota diciannove nel computo dei titoli Slam. Il maiorchino dista ora solo 640 punti dal serbo (9865 a 9225): due settimane fa erano 3740 (11685 a 7945). Rafa non ha più nulla da difendere da qui a fine anno ed è saldamente in vetta nella Race, dove conta 1960 punti di scarto su Nole.
Dietro a Roger Federer, terzo, si fa largo Daniil Medvedev, che con la prima finale in un Major scavalca Dominic Thiem, out all’esordio, divenendo quarto. Il russo eguaglia dunque l’omonimo ucraino Andrei, che toccò identico best ranking nel maggio del 1994.
Pur eliminato al debutto, Stefanos Tsitsipas strappa il settimo posto a Kei Nishikori: il giapponese è uscito al terzo turno, ma l’anno scorso aveva raggiunto il penultimo atto.
Fra i top twenty, oltre a Berrettini, si fanno notare Diego Schwartzman (16; + 5) e Stan Wawrinka (19; + 5), entrambi approdati ai quarti. Ben più consistente la risalita di Grigor Dimitrov, che ha interrotto un lungo periodo negativo arrivando in semifinale: il bulgaro è venticinquesimo, con un sonante + 53 rispetto alla precedente edizione della classifica.
In ascesa pure Alex de Minaur (31; + 7), Andrey Rublev (38; + 5), Pablo Andujar (50; + 20) e Dominik Koepfer (86; + 32), tutti giunti agli ottavi, l’ultimo partendo dalle qualificazioni. Bene anche Pablo Cuevas (44; + 9), Daniel Evans (48; + 10), arrivati rispettivamente al secondo e al terzo turno. Entra nei cento Tommy Paul (92; + 22), vincitore del Challenger di New Haven.
Precipita dal sedicesimo al settantunesimo posto (- 55) Juan Martin del Potro, assente per infortunio, cui è uscita dal conteggio la finale di dodici mesi or sono. Brusco calo anche per John Isner (20; – 6), Joao Sousa (64; – 20) e John Millman (95; – 35).
Nonostante l’uscita al debutto newyorkese, il migliore italiano, Fabio Fognini, rimane undicesimo. Alle spalle del ligure e di Berrettini troviamo Lorenzo Sonego (52; – 3), che ha confermato il titolo a Genova, Marco Cecchinato (66; 0), Andreas Seppi (77; 0), Stefano Travaglia (80; + 1) e Thomas Fabbiano (87; 0).
Seguono Salvatore Caruso (120; – 18), Paolo Lorenzi (121; + 14 con il terzo turno a Flushing Meadows da lucky loser), Jannik Sinner (128; + 9), Lorenzo Giustino (138; – 10), Alessandro Giannessi (140; + 10), Gianluca Mager (142; 0), Filippo Baldi (148; – 2), Federico Gaio (154; – 9) e Roberto Marcora (180; 0). Oltre il duecentesimo posto, giusto alle spalle di Stefano Napolitano (203; + 9), brilla Matteo Viola (204; + 36), finalista nel Challenger di Maiorca, dove si è concesso il lusso di battere Andy Murray.
Nel ranking WTA torna numero uno Ashleigh Barty, pur eliminata già negli ottavi. L’australiana si giova del crollo dell’ex regina Naomi Osaka: la giapponese si è fermata al medesimo turno, ma era la campionessa uscente. L’emorragia di punti le costa addirittura la discesa dal podio: ora è quarta (- 3). Oltre alla Barty, a sorpassare Naomi sono Karolina Pliskova (seconda; + 1), anche lei out negli ottavi, e la semifinalista Elina Svitolina (terza; + 2): l’ucraina eguaglia così il primato personale, stabilito nel settembre di due anni fa.
Subito dietro, ecco l’incredibile Bianca Andreescu. La canadese, classe 2000, ha sbancato New York, conquistando quello che, data la giovanissima età, potrebbe essere ricordato in futuro come il primo di una lunga serie di centri a livello Major. La classifica premia Bianca facendola salire al quinto posto, dieci posizioni più in alto rispetto alla vigilia del torneo. La sua ascesa è ancor più impressionante se si considera che aveva cominciato la stagione da numero 152.
La tennista dell’Ontario precede, nell’ordine, Simona Halep (sesta), in discesa di due gradini, e Petra Kvitova (settima), Kiki Bertens (ottava) e Serena Williams (nona), ognuna in calo di un posto. Nell’elite mondiale, grazie al piazzamento in semi, rientra dopo più di tre anni l’elvetica Belinda Bencic, decima (+ 2).
Seguono Johanna Konta (undicesima; + 5) e Qiang Wang (dodicesima; + 6), entrambe fermatesi ai quarti: per la cinese si tratta del career high. Più in basso, balzi consistenti per Taylor Townsend (83; + 33) e Kristie Ahn (93; + 48), arrivate negli ottavi, la prima dalle quali. Da notare, inoltre, che il terzo turno porta la quindicenne Cori “Coco” Gauff (106; + 34) già in prossimità delle cento.
In forte calo, invece, Sloane Stephens (14; – 4), Madison Keys (16; – 7), Anastasija Sevastova (18; – 7), Carla Suarez Navarro (44; – 11), Lesia Tsurenko (68; – 28), Dominika Cibulkova (96; – 26), Kaia Kanepi (109; – 27) e Maria Sharapova (135; – 48).
Tra le italiane guida sempre Camila Giorgi (52; – 4). Dietro la marchigiana figurano Jasmine Paolini (124; – 7), Giulia Gatto Monticone (158; – 2), Martina Di Giuseppe (178; + 3) e Martina Trevisan (199; – 6).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Rafael Nadal, 3 Roger Federer, 4 Daniil Medvedev (+ 1), 5 Dominic Thiem (- 1), 6 Alexander Zverev, 7 Stefanos Tsitsipas (+ 1), 8 Kei Nishikori (- 1), 9 Karen Khachanov, 10 Roberto Bautista Agut.
Le top ten del ranking WTA: 1 Ashleigh Barty (+ 1), 2 Karolina Pliskova (+ 1), 3 Elina Svitolina (+ 2), 4 Naomi Osaka (- 3), 5 Bianca Andreescu (+ 10), 6 Simona Halep (- 2), 7 Petra Kvitova (- 1), 8 Kiki Bertens (- 1), 9 Serena Williams (- 1), 10 Belinda Bencic (+ 2).
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