Alla vigilia del doppio appuntamento con i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati, abbiamo assistito al ritorno al successo dell’australiano Nick Kyrgios che negli ultimi sei mesi, dopo la roboante vittoria di febbraio nell’ATP 500 di Acapulco – dove si era imposto superando tra gli altri tre top 10 (Nadal, Isner e Zverev) – si era distinto solo per le sue guasconate e non certo per i risultati raggiunti in campo avendo raccolto solo 5 vittorie in 12 match disputati nei 7 tornei successivi.
Il tennista australiano si è imposto nell’ ATP 500 di Washington dando spettacolo specie in semifinale e in finale dove grazie anche a tre tie break consecutivi vinti, ha piegato altri due top ten: la testa di serie numero 1 Tsitsipas in semifinale, annullando anche un match point (punteggio 6-4 3-6 7-6) e il russo Medvedev nell’ultimo atto (7-6 7-6).
Kyrgios risale in classifica dal 52simo al 27simo posto alla vigilia di un trittico fondamentale di tornei (Toronto, Cincinnati e Us Open) che potrebbero riportarlo definitivamente nei quartieri alti della classifica più confacenti a suo indubbio valore dimostrato tangibilmente dai risultati ottenuti negli scontri diretti contro i top ten. Infatti dal’analisi delle performances dei 18 tennisti che hanno raggiunto il traguardo tra i 26 che precedono Kyrgios in classifica attualmente emerge che al di fuori dei Fab Three, solo Alexander Zverev, Del Potro e Tsitsipas hanno fin qui fatto meglio dell’australiano.
Dominic Thiem conquista per la prima volta il trofeo di casa a Kitzbuhel e si conferma il giocatore più forte del momento sulla terra rossa alle spalle dell’inavvicinabile Nadal.
Raggiunge quota 14 nei tornei vinti, andando in doppia cifra sulla superfice a lui più congeniale (in 17 finali disputate sulla terra rossa), risultato conseguito in cinque anni a partire dal 2015. Il bilancio sarebbe ad oggi molto più cospicuo e prestigioso se in questi anni il tennista austriaco non si fosse trovato di fronte Nadal che lo ha fermato all’atto finale nelle ultime due edizioni del Roland Garros e nel Masters 1000 di Madrid nel 2017 e nel 2018:
Thiem consolida in classifica il ruolo di “primo tra gli umani” ai piedi di un podio riservato ai Fab Three:
Settimana degli italiani
Dai top ten questa settimana è uscito Fabio Fognini che non è riuscito a difendere i punti in scadenza per effetto della vittoria ottenuta a Los Cabos in Messico lo scorso anno. Il ligure è stato eliminato nei quarti per mano del giovane americano Fritz che poi è approdato in finale cedendo le armi di fronte a uno scatenato Schwartzman.
La settimana è stata comunque molto proficua per i colori azzurri: in campo maschile Sonego ha disputato un eccellente torneo sulla terra rossa di Kitzbuhel battendo in sequenza terraioli nati come l’argentino Delbonis – a cui ha dovuto annullare 8 match point – e gli spagnoli Carballes Baena e Verdasco, prima di giocare ad armi pari contro Thiem, favorito numero uno e beniamino di casa, nell’incontro più spettacolare del torneo.
Ottime notizie dal circuito Challenger dove Stefano Travaglia si è imposto a Sopot (seconda vittoria in stagione dopo quella di Francavilla), migliorando il suo best ranking (dal 95simo al 79simo posto). Seconda vittoria in stagione anche per l’astro nascente del tennis italiano, Jannik Sinner, che dopo il successo a sorpresa ottenuto a Bergamo a inizio anno ha conquistato il trofeo sul cemento di Lexington.
Grazie anche al recupero posticipato dei punti ITF conquistati nel primo semestre dell’anno, lo l’altoatesino sale al 135simo posto del ranking. È il più giovane tennista presente nei top 200. Compirà 18 anni il 16 agosto, l’età che aveva il canadese Auger Aliassim un anno fa, alla vigilia del Masters 1000 canadese, occupando sostanzialmente la stessa posizione in classifica che oggi occupa l’italiano.
Ma finalmente arrivano squarci di sereno anche dall’Italia in rosa. Jasmine Paolini ottiene il miglior risultato della carriera raggiungendo la semifinale nel torneo WTA 125 di Karlsruhe in Germania, che le consente di avvicinare la top 100 (al numero 118). Ma soprattutto riaffiora dagli abissi anche Camila Giorgi che non vinceva un match da gennaio (secondo turno agli Australian Open). La tennista di Macerata sul cemento di Washington ha vinto quattro match inciampando solo sull’ultimo ostacolo contro l’ americana Pegula, al primo successo in carriera.
Trattasi per la tennista italiana della settima finale in carriera (di cui due vinte) che le consente di invertite una pericolosa tendenza negativa, risalendo in classifica dal 62simo al 52simo posto. Di seguito le finali in carriera della tennista azzurra:
Coco Gaugg e Zheng Qinwen sono giunte in finale nel match che metterà in palio…
C'è anche Flavio Cobolli al Fan Village delle Nitto ATP Finals di Torino. Ventiduenne romano…
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…