Pur mostrando ancora tanta ruggine per la lunga inattività, Camila Giorgi è riuscita a sbloccarsi. A Washington la marchigiana ha interrotto la serie di 7 sconfitte consecutive che durava addirittura dal terzo turno dell’Australian Open.
Il successo contro Sachia Vickery, qualificata, all’esordio del torneo WTA International della District Columbia è arrivato dopo 194 di attesa, intervallati da numerosi forfait e tanti misteri sulle sue condizioni.
6-2 7-5 il punteggio finale in cui c’è stata un’ottima partenza, fatta di belle accelerazioni e buona continuità, ma ancora la sensazione (e fin qui è anche normale) è che Camila non riesca ad avere i due set nelle gambe come continuità di gioco. Un calo sensibile infatti si è presentato a inizio della seconda frazione, quando Vickery (n.151 del mondo) ha ripreso un break di svantaggio e ha sfiorato più volte l’allungo. Brava Giorgi sul 2-3 a riemergere da due palle break, al limite tra coraggiosa e folle quando ha cancellato un set point sul 4-5 con una seconda palla veramente al limite. Nel mezzo, un break di ritardo buttato via dal 40-0, sul 4-3 e servizio.
Vickery, molto nervosa, ha perso poi la battuta sul 5-5 e non è riuscita ad approfittare delle chance di tie-break avute, chiudendo al primo match point contro la sua avventura cominciata lo scorso fine settimana. Adesso, per l’azzurra, non ci sarà Sloane Stephens, numero 1 del seeding. La statunitense infatti ha messo in campo una nuova prestazione disastrosa nella sconfitta subita 6-2 7-5 contro Rebecca Peterson. Non è nuova, Sloane, a partite dove sembra non riuscire a uscire da una spirale negativa fatta di errori e progressivo “stacco” mentale, e oggi si è verificato anche questo. Il match point della svedese è la giusta fotografia della partita, con l’americana che ha sparato lungo di due metri un dritto centrale, che doveva essere senza grandi pretese, segno che aveva già la testa nello spogliatoio da diverso tempo e soprattutto dopo aver mancato la chance di chiudere il secondo set in suo favore ha completamente lasciato perdere.
Fuori la numero 1, fuori anche la numero 2 del seeding. Madison Keys si è fatta sorprendere da Hailey Baptiste, numero 283 del mondo, che si è imposta 7-6(4) 6-2. All’esordio assoluto nel circuito maggiore, la giocatrice di casa (nata a Washington il 3 novembre 2001) ha sfruttato al meglio la prima wild-card della carriera cogliendo lo scalpo di una top-20. Buona la sua prova, ma il 2019 di Keys ha un po’ il sapore di un’annata estremamente delicata per via dei tanti risvolti che potrà avere sul suo futuro. È vero che è arrivato il titolo a Charleston, ma per lei che era annunciata come giocatrice di altissima classifica fino a qualche anno fa ora la situazione sembra essersi stagnata in un livello che rischia di non darle più di un piazzamento nelle prime 15-20 del mondo andando progressivamente a perdere smalto e brillantezza.
Lei come Stephens è stata spesso abituata a rendere molto meglio negli Slam piuttosto che nei tornei del circuito WTA, ma quest anno ha perso troppe volte in maniera sorprendente. Appena 25 le partite giocate, un record di 15 vittorie e 10 sconfitte (14-8 senza la Fed Cup) e partite perse contro avversarie non di prima fascia: Mona Barthel (Indian Wells), Samantha Stosur (Miami), Viktorija Golubic (Fed Cup), Sorana Cirstea (Madrid), Polona Hercog (Wimbledon), Baptiste (Washington). E ora sembra tanto in difficoltà, Madison, quando si trova dall’altra parte della rete un’avversaria che non cede alle prime sbracciate potenti. Incagliatasi in una delicata situazione, oltretutto, perché questo è l’anno dei 24 e il trend al momento sembra essere in negativo per una carriera che deve trovare ora una scossa e non appiattirsi in una fase che non le appartiene.
Oltre a Baptiste, avanza agli ottavi di finale anche Catherine McNally. Nata il 20 novembre 2001, la statunitense ha colto il primo successo nel circuito maggiore con il 6-4 6-2 inflitto a Lin Zhu. E l’unica nota negativa, riguardo alle teenagers, è rappresentata da Coco Gauff. Dopo l’exploit di Wimbledon l’attesa per il rientro in campo era enorme. Il torneo di Washington aveva messo biglietti a pagamento fin dalle qualificazioni proprio per lei, che ha raccolto stadi pieni di appassionati e curiosi fin dal sabato. Superato il turno cadetto, però, ha perso 6-4 6-2 contro Zarina Diyas in una partita giocata in un clima da Fed Cup, tanto che quando la kazaka si è aggiudicata il primo e il secondo set nessuno sugli spalti le ha riservato nemmeno un applauso, e si sentiva chiaramente lei in mezzo al campo urlare tutta la propria soddisfazione verso il proprio angolo.
Tutti i risultati
R. Peterson b. [1] S. Stephens 6-2 7-5
C. Giorgi b. [Q] S. Vickery 6-2 7-5
Z. Diyas b. [Q] C. Gauff 6-4 6-2
[4] S-W. Hsieh b. K. Flipkens 6-4 6-3
[WC] C. McNally b. L. Zhu 6-4 6-2
[8] M. Puig b. [WC] A. Kiick 6-4 6-2
K. Mladenovic b. S. Rogers 6-4 6-4
[WC] H. Baptiste b. [2] M. Keys 7-6(4) 6-2
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