Con un lungo post su Instagram, Novak Djokovic è tornato sulla straordinaria finale di domenica contro Roger Federer e sul suo trionfo a Wimbledon.
«È stato un match da ricordare per sempre. Una partita che ha avuto tutto. Una partita che trascende il nostro sport. Sono eternamente grato di averne fatto parte. Massimo rispetto per Roger per una lotta titanica».
Il serbo, vincitore di quattro degli ultimi cinque titoli Slam, ha commentato l’ultimo anno che l’ha visto dominatore assoluto del circuito: «Negli ultimi 12 mesi è stato un vero e proprio viaggio per me, recuperando dall’infortunio e cercando di tornare al livello di tennis che mi avrebbe permesso di competere per gli Slam. La fiducia in me stesso, la resilienza, la dedizione e il grande supporto da parte delle persone a me più care mi hanno permesso di essere dove sono oggi. Sono fortunato e ne sono consapevole».
Con il successo in 4 ore e 57 minuti nella finale di domenica, la più lunga della storia del torneo londinese, Nole ha raggiunto Bjorn Borg a quota cinque titoli sui prati dell’All England Club: «Wimbledon, è stato un grande piacere fare la storia e condividere il campo con una leggenda del nostro sport ancora una volta. Continuerò a sognare di far parte di questi momenti memorabili in futuro. A proposito, l’erba aveva un sapore come mai prima».
Da un’altra parte, precisamente in Spagna, invece, lo zio e allenatore di Rafael Nadal, ovvero Toni, ai microfoni di “Radio Marca” ha contestato chi ha definito il match di domenica la “sfida del secolo”. «Secondo i miei dati, la finale di Wimbledon del 2008 (vinta da Nadal su Federer 9-7 al quinto set) è stata migliore», ha affermato il coach iberico.
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