(3) Roger Federer b. (13) Borna Coric 2-6 6-4 7-6(7)
È un Federer in versione Highlander quello che, a trentasette anni suonati, sopravvive anche ai doppi turni sul rosso e approda ai quarti degli Internazionali. Dopo Joao Sousa in mattinata, Roger ha battuto anche Borna Coric, per di più annullando al croato due matchpoint. Davvero singolare vedere Roger sul Grandstand, ma il programma odierno quanto mai fitto ha obbligato anche i grandissimi (vedi Nadal) a emigrare dal centrale.
Se l’incontro mattutino con il portoghese era stato poco più di un buon allenamento, la sfida pomeridiana con il croato ha assunto contorni epici. Fra l’altro Coric, che aveva già sconfitto Roger l’anno scorso sull’erba di Halle e sul cemento di Shanghai, si presentava ben più riposato dell’avversario, essendo sceso in campo per il secondo turno – un rapido 6-2 6-2 a Cameron Norrie – già l’altro ieri.
Federer ha cominciato male, perdendo il servizio nel game d’apertura da 40-0 e ritrovandosi in un battibaleno sotto per 4-0. Coric ha mantenuto con autorità il vantaggio chiudendo 6-2.
Nella prima metà del secondo set The Swiss Maestro ha continuato a soffrire parecchio. Per un po’ è parso fosse sul punto di cedere, ma si è salvato aggrappandosi al servizio e provando anche a pedalare da fondo contro uno specialista del ramo. Nel sesto game è stato lui a strappare la battuta al croato, salendo poi 5-2 con un sontuoso recupero da 0-40 (pur non mettendo mai in campo la prima nelle tre palle break). Sul 5-3 ha perso improvvisamente il servizio a zero, ma ha ribrekkato Coric nel gioco seguente, pareggiando il conto set. In questo parziale due punti in più per Borna (33 a 31) ma due game in più per Roger.
Il terzo si è risolto in un duello punto a punto. Coric ha avuto due chance per ottenere il break, nel quinto e nel nono game, ma in entrambi i casi ha sbagliato un diritto, affondandolo in rete e poi tirandolo in corridoio.
Inevitabile affidare il verdetto al tie-break. Il ventiduenne di Zagabria è scattato bene, salendo 3-1 e 5-2, e si è procurato due matchpoint con una bella accelerazione di diritto, dopo che Roger aveva accorciato. La prima opportunità, sulla battuta, Borna l’ha sciupata con un altro diritto in rete e Federer ha annullato la seconda con un servizio vincente, procurandosi poi a sua volta una palla match con un bel diritto incrociato in uscita dalla battuta. Coric si è salvato con il servizio, ma poi ha messo l’ennesimo diritto in rete. Alla seconda occasione Roger ha chiuso con un buon passante che Coric, ormai in confusione, non ha saputo rimandare di là.
Così, dopo due ore e trentuno minuti (cui va aggiunta l’ora e venti con Sousa), l’inossidabile Federer si è regalato l’approdo ai quarti, dove troverà Tsitsipas, impostosi nella notte su Fognini. In totale Coric ha fatto più punti (107 a 95), ma Roger si è aggiudicato quelli che davvero contavano. Da ricordare che già la settimana scorsa a Madrid l’elvetico aveva salvato due matchpoint contro Gael Monfils, perdendo poi con Dominic Thiem dopo essere stato lui a non sfruttarne altrettanti.
In mattinata Federer, che rientrava al Foro dopo tre anni, aveva battuto Sousa per 6-4 6-3. Il fuoriclasse di Basilea non ha mai perso il servizio, annullando con autorità tutte le sei palle break concesse al portoghese e mettendo così a frutto i break nel settimo game del primo set e nel primo del secondo (quest’ultimo replicato alla fine).
Le parole di Federer dopo il match con Coric
«Non so se mi fosse già accaduto di salvare dei matchpoint per due settimane di fila, ma è stato divertente. Quando ti trovi in queste situazioni e ci sei già stato da poco è più facile giocare. Il problema è quando non succedono mai e poi d’improvviso succedono. È difficile perché metti tanta energia e concentrazione in ogni singolo punto. Non vuoi sbagliare, ma fare la cosa giusta».
«C’era una grande atmosfera, e sento di essere stato anche un po’ fortunato. Borna era in vantaggio. Per me ci sono stati dei momenti cruciali per restare nel match nel secondo e nel terzo set. Le cose sono decisamente andate dalla mia parte stasera».
«Non avevo mai visto il Grandstand prima d’oggi, ho giocato sul Pietrangeli in passato ma mai su questo campo. Mi sono divertito molto, il pubblico non poteva avere un atteggiamento più entusiastico. Erano tutti per me, che è bello, ma per l’avversario è dura. Borna è un ottimo ragazzo, spero che lo sosterranno in futuro».
«Non penso che dovremmo giocare con le righe bagnate. Nessuno vuole che un giocatore si infortuni o accada qualcosa di sciocco solo per fare andare avanti i match. Per questo penso sia fantastico ciò che hanno fatto i raccattapalle, ossia asciugare le righe. Sono stati molto rapidi. So che l’operazione è un po’ faticosa, ma è per la sicurezza dei giocatori».
«Kyrgios? Non credo che dovrebbe essere sospeso. È andato via dal campo, cosa ha fatto, ha lanciato una sedia? Non è abbastanza per me. Prenderà zero punti per il torneo, credo sia già dura a sufficienza. Sa di aver commesso un errore».
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